sabato 30 aprile 2005

Ma perche' un blog?

Diversi amici criticano/non capiscono il mio tenere un blog (per altro cosi' low-tech e poco estetizzante). E io vi sparo il Mario Perniola (Contro la comunicazione, Einaudi): "La comunicazione e' l'opposto della conoscenza. E' nemica delle idee perche' le e' essenziale dissolvere tutti i contenuti. L'alternativa e' un modo di fare basato su memoria e immaginazione, su un disinteresse interessato che non fugge il mondo ma lo muove".
Ciapa li'! Sembro naif? No, lo sono, e voglio esserlo.

Svuota-cestino dell'anima

Ha ragione il mio vecchio amico Marcello: purtroppo non abbiamo la funzione "svuota cestino" nelle nostre anime. Cosi' ci scaviamo dentro, e piu' andiamo a fondo e piu' spazzatura troviamo: veleni, rifiuti tossici, scorie radioattive, delusioni, umiliazioni, rabbie inespresse, amori buttati, cose non dette, sogni non realizzati, progetti non compiuti...Ed e' tutta roba non riciclabile, altro che "Recycle bin"! O forse si': si possono buttare fuori, esprimerla artisticamente/culturalmente: con musica, fotografia, pittura, cinema, poesia, danza...Oppure bruciarla annichilendosi fisicamente, con lo sport, oppure col sesso, e fare del corpo un tempio, non una discarica (ben camuffata).
Forse si sta meglio ad essere un po' piu' superficiali. Come diceva quel tipo di Lu, i tre piaceri della vita sono nella pelle: riempirla, svuotarla, farla andare su e giu'. Burp! Salute!
Com'era la canzoncina? "Voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida / Passo le notti nero e cristallo a sceglier le carte che giocherei / A maledire certe domande che forse era meglio non farsi mai" (Manuel Agnelli, o' filosofo). A proposito: il nuovo disco degli Afterhours e' gia' uno dei top del 2005, in casa Zaio. Anche Luana lo ascolta ripetutamente: dovrei preoccuparmi? No, anche perche' e' uno dei momenti di maggiore felicita' della nostra coppia. Comunque adesso esce il nuovo Oasis, e la festa continua! Sex and love and rock'n'roll, is all my brain and body need...

venerdì 29 aprile 2005

Ciapaquay news aprile 2005

Proseguono le registrazioni del mio nuovo cd, quello basato su alcune poesie di Pavese, autorizzato dalla Einaudi. Sette pezzi, il basso lo suonera' Pino Parello, qualche chitarra Andrea Frascolla, ci sara' un intervento da Siracusa di Ezio Minafra, un pezzo lo cantera' la Francesca Pongiluppi degli Anais, io sto facendo tutto il resto (batteria, chitarre varie, rumori, voci, tastiere). Sta uscendo una roba...sorprendente, sentirete. Un pezzo suona molto primi Cure, uno molto Velvet Underground, uno molto REM...con le parole di Pavese trasformate in canzoni, oibo'!? Stavolta almeno non mi diranno che i testi sono banali!
Come alcuni sanno, e' una cosa che faccio soprattutto per me stesso. C'e' chi si compra la moto, c'e' chi gioca a calcetto, chi fa dei viaggi, chi si droga: io faccio cd. E' un hobby sano, mi sembra, forse un po' solipsistico, ma pazienza. Tanto che non so che diffusione dargli, ne sono molto geloso/orgoglioso, tollero male le critiche! Poi per curiosita' qualche copia la daro' ai negozi, ma non ne regalero' manciate come coi precedenti. Sono tutti fans e compiacenti, se il cd e' regalato.
La Ciapaquay Records si rifara' viva a maggio.
Ciapaquay= termine in dialetto luese per definire persona che "cerca di acchiappare le quaglie", dedita a attivita' difficili, inconcludenti e apparentemente insensate, giudicata quindi da tutti come perditempo e sciocca. Ah, la saggezza popolare dei paesielli sulle colline del Monferrato!

Lo yoga mi rende nervoso

Ho provato una lezione di yoga, trascinato da mia moglie. Risultato? Un culo cosi' (ok, sono arrugginito, ma era simile alla tortura, a tratti), dolori ovunque, sensazione di disagio esistenziale misto a sarcasmo, e un nervoso addosso che avrei fatto a botte. Rilassante!? Mi dicono che tira fuori dell'energia che va poi canalizzata opportunamente, sara'. A me e' venuta fame di cibo malsano, birra, cocacola, e voglia di musica punk'n'roll! Mi e' piaciuta la respirazione profonda, ma si stava trasformando in una imbarazzante russata...Meglio una sdraiata su una spiaggia semideserta in Sardegna, una passeggiata nei boschi, una nuotata, una corsa in un prato, una pennichella dopopranzo, una sana trombata, suvvia.
Ho capito che io (la mia mente) e il mio corpo siamo due entita' piuttosto separate, distinte, altro che mens sana etc. Il corpo e' uno sgabuzzino, una cantina, una dicarica, una vecchia macchina sporca a cui non cambi olio e acqua, basta che vada, finche' va. E la mente? "Guardate dietro ai vostri occhi chiusi? Cosa vedete?" Buio, colori psichedelici, forme indistinte, 'na paura: e chi ci vuole guardare? Che persona superficiale e incosciente che sono, neh?
Non so se ci torno, a yoga.