lunedì 26 settembre 2005

Siamo come quello che mangiamo

Un libro che mi ha colpito e influenzato molto e' "Cibo per la mente" dei coniugi Miller, ed. Macro (www.macroedizioni.it). Riassumendo, quello che mangiamo influenza non solo la nostra salute ma anche il nostro carattere e la nostra psicologia. Ci sono cibi "contrattivi" ed "espansivi", tutto sta nel trovare l'equilibrio nel mezzo, e mangiare cose piu' naturali (e insapori, mi sembra), e in quantita' ragionevole. Per esempio se mangio tanta carne sono/divento aggressivo e incazzato. Mah! Ho conosciuto vegetariani stronzissimi. Che dire allora di quei sardi ultracentenari che mangiano solo carnazza, formaggiazzo, vinazza e superalcolici (mirto e filoferru), che stanno da dio (non per nulla li studiano scienziati di tutto il mondo, che non sia qualcosa di genetico). E poi ci si ritrova con una pericolosa attrazione per il digiuno mistico, perche' meno mangio meglio penso, meglio mi comporto, questo e' poco ma sicuro. Il pericolo pero' e' diventare ossessionati/ossessivi, l'anoressia, la bulimia, l'esaurimento nervoso. Lasciamo perdere, va.

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