martedì 21 febbraio 2006

Le montagne russe dell'umore


Lo confesso: ogni tanto, raramente, per fortuna, ho dei down tremendi. Sabato scorso, per esempio. Come sulle montagne russe, la vertigine di scendere, sembra di morire, senza ragione apparente, e poi, faticosamente, si risale. Si trovano delle buone spinte, delle ragioni, dei piaceri, per tirare avanti. L'amore di una donna, lo sguardo stupito o il sorriso di un figlio, una giornata di sole, una poesia, una canzone, un bel film (ieri ho visto Sideways), gli occhi commossi di un genitore, gli amici. A volte invece sembra che tutto questo non abbia valore, non esista, e allora è dura anche solo svegliarsi la mattina. Per fortuna succede raramente. Ma succede. Ho sempre detestato i luna-park e il carnevale. Per fortuna a pasqua si rinasce, si risorge. O no? Ma sì, dai.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao franco, per stare sulle montange russe bisogna aggrapparsi forte a tutto ciò che ci è più caro. per quanto mi riguarda anch'io odio andare al luna park, ma a volte succede che qualcuno mi ci vuole portare a tutti i costi... un bel disco, un bacio o due chiacchiere davanti ad una birretta sono i modi migliori che conosco per dimenticare i momenti più duri.
cambiando argomento invece: il primo 7 dei ccm sarebbe un sogno! l'altra volta sono passato da feltrinelli e volevo farti un saluto, ma poi non ti ho trovato e dovevo correre a casa. l'unica volta che abbiamo scambiato qauttro chiacchiere è quando ti ho intervistato per il mercantile sulle vendite natalizie (ti ricordi quello con la giacca nera e lo zaino, tutto trafelato? sono io...)
ciao
diego (husker)