venerdì 31 marzo 2006

Paolo Rossi


Sono andato a vedere Paolo Rossi, e l'ho trovato in forma, per niente cotto. Lo spettacolo è molto musicale (band notevole e una splendida sorprendente Syria alla voce), il secondo tempo inizia con "Anarchy" dei Pistols in spagnolo (?), foto di Chet Baker e Tom Waits, citazioni di Jannacci, Gaber e Andreasi, una verve meno veemente del passato, forse, ma sempre molto divertente e intelligente. Unica nota preoccupante: età media del pubblico 55 anni! Non è che i ggiovani quelli come Rossi li considerano dei vecchi sfigati noiosi? Non è che Silvio vince di nuovo, e lo votano i ggiovani? Ne riparliamo dopo il 10 aprile. Continuo però a captare segnali preoccupanti, dappertutto. No, non ci voglio pensare... Emigrare in Spagna?

lunedì 27 marzo 2006

Tutti uguali


Cosa mi rende comunista? Il fatto che per me, sul lavoro, nella società, nella vita, tutti siano uguali, stessi diritti, stessi doveri. Voglio dire: siamo tutti unici e diversi, ma la legge, la norma è uguale per tutti. Ci pensavo l'altro giorno dopo aver servito in libreria con la stessa gentilezza, lo stesso atteggiamento, lo stesso sorriso, un ex-ministro e un no-global con cane e dreadlox: non c'è differenza. Non sono deferente, non faccio differenze, in partenza. Poi sta a voi essere bravi e gentili, o esseri umani. La mia vendetta, se non fate i bravi, però sarà invisibile, col sorriso. State attenti a come vi comportate. E in questi giorni l'editore Il Mulino ha distribuito gratis il libro "Le buone maniere". Appunto. Occhio. Tutti quanti.

giovedì 23 marzo 2006

Lydia Lunch


Ho letto Paradoxia di Lydia Lunch. LL è un'icona, un mito fin dai tempi di No New York (il suo gruppo si chiamava Gesù bambino e le teste di c...), cinema, spoken word, letteratura, tutto estremo, in una parola: punk. Abusata dal padre da bimba, a 13 anni aveva già provato tutte le droghe (eccetto l'eroina, no grazie), entro i 18 viveva di prostituzione, spaccio, piccoli crimini, espedienti, per poi diventare un'icona dell'arte estrema underground in tutte le sue espressioni. Il tutto raccontato e scritto dannatamente (è il caso di dire) bene. Una specie di girone infernale di sesso/droga/alcool/delinquenza/anarchia vissuto e ricordato con grande lucidità, quasi orgoglio. Quando la vita si fa arte, e viceversa. Arte povera, disperata, forse, ma molto poetica. E alla fine si risorge sempre, non si muore mai. I dischi erano abbastanza insopportabili, questo libro no. Notevole anche la casa editrice Leconte: www.storie.it.

mercoledì 22 marzo 2006

Berlusconi a Genova


Le frasi e il comportamento di B. a Genova si commentano da sole: quello che mi ha colpito è MA QUANTI SONO? Non è vero che ha solo spettatori pagati ad arte. Oltre a fascisti ripuliti e lampadati e signore rintronate dalla tv c'erano anche tanti, troppi giovani, e persone "normali", che lo seguono, lo stimano, lo trovano simpatico, a volte lo adorano! Esiste un popolo di Berlusconi, eccome, metà dell'Italia! L'ho visto coi miei occhi, e sono sempre più preoccupato per le prossime elezioni...Gaber diceva "Non ho paura di Berlusconi in sè, ho paura del Berlusconi in me". Quanto e quanti berlusconi ci sono fra di noi, tutti i giorni! Tanti.

martedì 14 marzo 2006

Lo sci di fondo


Ho scoperto, a Cogolo, vicino a Peio, uno sport invernale che fa per me (oltre al curling e le pattinatrici): lo sci di fondo. Un mazzo tanto, ma anche magic moments. Niente casino (certe piste di sci sembrano la stazione di Milano Centrale!), silenzio, natura, aria buona, misticismo. E' una bella metafora del mio essere, della mia "vita da mediano": faticoso, silenzioso, fuori moda, lento, continuo, quasi sereno, demodè, fanè, un po' anni 60/70, basso profilo, alternativo, appartato. Un po' come la bicicletta, ma più bello e salutare. Sport del 2006!

lunedì 13 marzo 2006

Consiglio elettorale

Non parlo molto di politica. A seconda dei momenti mi disgusta/annoia/infastidisce. Mi sembra che sia un pretesto per fare carriera/soldi/casino (vedi: autonomi). Ho sempre votato tappandomi il naso, ma ora sto per soffocare :-) Non è stato male Diliberto l'altra sera nel confronto col Berlusca.
Per ora fatevi una risata. Comunque non sono molto sicuro della vittoria del centrosinistra. Vedremo.

domenica 12 marzo 2006

Le pile ricaricate a Peio


Ok, ho ricaricato le pile a Peio per una settimana. Ero sull'esaurito andante, ho staccato la spina prima di fare corto circuito, mi ci voleva. Ho anche rinunciato alla serata "caccalla" per fare valigie etc., era molto probabile una sbronza depressa e molesta. Per vedere dov'ero visitate www.hotelsantamaria.it, una pacchia (ingrassato di 2 kg, ehm...). Ho persino sciato: fondo, yeah! Scriverò un post a parte, una rivelazione. Peio è il posto ideale per settimane bianche "da famiglia", ottimo rapporto qualità/prezzo (rispetto alla Valdaosta, ma ci vogliono 5 ore di viaggio...), l'anno prossimo ci torno (e magari provo lo snowboard, mi sembra meno pericoloso degli sci). Mio figlio Alessandro (9 anni) ha vinto la medaglia d'oro nella gara di fine-scuola, mi sono commosso, meno male che avevo i rayban neri... Anche il piccolo Matteo ha messo gli sci, a modo suo: anarchico, spericolato, "lavativo" (disse il maestro). Spavento il venerdì: una delle mamme del gruppo (eravamo 5 famiglie di compagni di scuola) ha picchiato la testa sciando, per fortuna niente di grave. Se mai scierò metterò il casco!
E ora il ritorno alla realtà: lunedì missaggio del disco, martedì libreria. Vediamo quanto ci metto a scaricare le pile. E " quello che non mi uccide mi rende più forte" (Nietzsche, massima del momento). Arriva la primavera, arriva.