giovedì 20 aprile 2006

I messaggi del corpo


Oramai anche i medici più allopatici/reazionari hanno capito che il corpo è un tutt'uno, non si può (a meno di cose gravissime) curare una parte e distruggerne un'altra. Perchè il corpo si ribella, ci parla, ci dice come stiamo, lancia segnali d'allarme. Prendiamo me: asma allergica che non posso tossire se no mi piego dal male alla schiena (e l'allergia è a questo mondo, mi sa), crampi lancinanti alle articolazioni, nausea, catarro verdegrigio, disappetenza (se voglio perdo mezzo chilo al giorno), latente eccitazione sessuale dalle 9 alle 24, dimenticanze tipo "Avrò chiuso la porta?", momenti di panico tipo terremoto/Chernobyl, mi commuovo per niente, o sorrido o dormo, o dormo e sorrido, insomma, cosa se ne evince da tutto ciò...E' arrivata la primavera!
La vita è bella. 'Nzomma, abbastanza.

lunedì 17 aprile 2006

"Dov'eri tu nel '77?"


Federico Fiumani era il leader dei Diaframma, prime mover della scena new wave italiana degli anni 80 (insieme ai Litfiba), erano un po' i Joy Division casalinghi di chi aveva vent'anni a quell'epoca. Ho consumato il vinile bianco di "Siberia", che ritengo tuttora una delle più belle canzoni italiane di sempre. Ora è uscito questo zibaldone di pensieri, poesie, ricordi, curiosità, un mosaico letterario di un musicista coerente (e spigoloso, infatti non ha mai "sfondato" come Pelù) che ha sempre scritto molto bene. Consigliato agli over40 che vissero quelle storie, musicali e umane, e un po' ne rimpiangono l'energia, l'ingenuo entusiasmo, quei suoni sporchi e "nuovi" che rimbombavano nelle orecchie e anche nell'anima. "Forse stanotte se avrò attraversato la strada che non riesco a vedere, poi in un momento coprirò le distanze per raggiungere il fuoco vivo sotto la neve"...Non eravamo felici, nessun rimpianto, ma com'erano gonfi i cuori di quei ragazzi vestiti di nero e di grigio!

giovedì 13 aprile 2006

Coglioni o stronzi


Ve l'avevo detto, sono tantissimi, gli stronzi, tanti quanto i "coglioni". Avete visto? Per un pelo, e, ironia della sorte, grazie a quelle leggi e a quegli italiani all'estero con cui pensavano di vincere. Ha ha! Chi è più coglione ora? I risultati delle elezioni comunque sono inquietanti, e non si può certo esultare. Un consiglio? Chi può vada all'estero: Spagna, Irlanda, Messico, affanculo. Qui ci sono solo coglioni e stronzi. E quelli come me, che non si sentono nè l'una nè l'altra cosa: alieni, angeli, demoni, fantasmi, streghe, folletti, indiani da riserva...

lunedì 10 aprile 2006

Io conoscevo Jeffrey Lee


E' uscito un disco particolare, che mi tocca dentro: "I knew Jeffrey Lee"(www.lain-records.com), una specie di tributo a Jeffrey Lee Pierce dei Gun Club, leggendario gruppo dei miei anni 80. L'avevo anche visto dal vivo (con Kid Congo Powers), eravamo in 15, in un locale di Alessandria, tanti anni fa. Il Circo Fantasma (www.circofantasma.it) ha messo insieme Manuel Agnelli, Steve Wynn e Nikki Sudden (altro grande loser della musica) per un disco bellissimo. Jeffrey Lee era un mito, un pazzo visionario, un Jim Morrison punk isterico ossessionato da fantasmi voodoo e dal deserto, la frontiera, la miseria. Fire of love, Miami, The Las Vegas Story, tre dischi grandiosi che avevo consumato in macchina, girando di notte. Altro che Springsteen. Ma quanto malessere, quanto veleno, quante allucinazioni, però...

sabato 8 aprile 2006

Sto sbiellando


Sono stanco, quasi sfinito. Il tran tran, il lavoro che ormai me lo sogno di notte ("All work and no play..."), il cd che langue, la casa, la famiglia, settimane che passano in mezzora, mattine che durano 10 ore, sguardo nel vuoto, troppo piena la testa, paranoia, paure ingiustificate, ossessioni... Dormirei tre giorni di fila, e poi come sarei? Avete visto il video dei Placebo "A song to say goodbye" (e che canzone!)? Ecco, non vorrei diventare così. Ma sono sulla strada per. Ma non preoccupatevi, che lo ritrovo il mio sorriso. E' solo una fase passeggera.

venerdì 7 aprile 2006

Marco Travaglio


Martedì scorso son riuscito a far venire Marco Travaglio in libreria a parlare di "Mille balle blu". E' stato il mio modo di fare campagna elettorale, in un certo senso. MT (simpaticissimo, cordiale e per niente montato, a differenza di certi scrittori di provincia) ha snocciolato, da solo, un greatest hits di Napoleone Berlusconi, contestualizzando le gaffe e le cazzate dette e fatte. Ci si è sbellicati dal ridere, con un po' di amarezza, malinconia e vergogna, però. Speriamo che serva a "leggere, capire, decidere" (slogan dell'ultima proposta tematica Feltrinelli). Ne riparliamo dopo le elezioni. Nel frattempo, comunque: grazie da parte mia a Marco Travaglio, come libraio, cittadino, lettore.