giovedì 4 maggio 2006

Effelunga? Io no


Non ho aderito allo sciopero dei dipendenti Feltrinelli che ha avuto tanta risonanza ("Ma come? La Feltrinelli non è di sinistra?"). Condivido il malumore per il mancato rinnovo del contratto integrativo interno, al quale devono lavorare i sindacalisti, ma non condivido i toni e le conclusioni "culturali" e politiche della diatriba. Manco lavorassimo per Berlusconi, o un altro bastardone. O forse, proprio per questo, le aspettative sono deluse. Ma allora, meglio un padrone di destra? Sono tutti uguali, i padroni, destra e sinistra, come nei film di Alberto Sordi (ricordate Moretti?)? Secondo me no. Il blog della "protesta" (www.effelunga.blogspot.com) ha dei toni aggressivi, acidi, sarcastici e spesso esagerati che secondo me Carlo Feltrinelli non merita (e i vari manager li ha scelti lui). Ho paura che esacerbare i toni rovini la trattativa e soprattutto la convivenza fra colleghi (alcuni non mi parlano quasi più, sono un crumiro!). E anche stavolta sono un cane sciolto, un bastian contrario, uno fuori dal branco, nè carne nè pesce, un provocatore, politicamente scorretto, un illuso (uno che stima l'azienda e i suoi capi!), un pazzo, un coglione, un perdente, un alieno, uno che lo prende in quel posto e se lo fa piacere, un venduto, una vittima, un bastardo, uno stronzo, etc. etc. Come al solito, come sempre, come lo scorpione dell'aneddoto di Orson Welles: è nella mia natura. Non è che nella vita sto sempre dalla parte sbagliata: è che non sto da nessuna parte, forse giusto la mia, ma neanche tanto. He's a real nowhere man...un inno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

avanti per la propria strada senza paranoie. non posso e non voglio giudicare lo sciopero della feltrinelli, ma credo nella legittimità della tua non adesione. più che una cane sciolto io mi considero un bastian contrario con coscienza. mi piace andare contro i ragionamenti imperanti e spesso tendo a creare una sorta di conflitto dialettico con la gente, per capire meglio chi ho davanti. certo, su alcune cose non transigo e alla fine cerco di non prendermela quasi mai. sui padroni di destra e di sinistra non sono completamente d'accordo con te. secondo me un padrone, prima dell'appartenenza politica resta uno che fa i suoi interessi a discapito degli altri, perseguendo il massimo guadagno possibile.
husker diego

Anonimo ha detto...

Secondo me c'è padrone e padrone. E il discapito è da valutare. E' questione di stile e di valori. Se si stima il proprio padrone è meglio, no? E' meglio avere come capo gente come Fiorani (come aveva mia moglie), Berlusconi (come chi lavora a Mediaset), o Carlo Feltrinelli? Fate vobis.