giovedì 27 luglio 2006

Bloggo, ergo sum? NO


Tranquy, sono ritornato dalle vacanze, e che rientro...:-/
Tutto bene, bis dell'anno scorso, in più gita a Barcellona, posterò qualcosa. Sai cos'è? Non ho più tanta voglia di bloggare, ho la forte tentazione di cancellare tutto. Ok, è una specie di diario in pubblico, ma TROPPO pubblico. Quasi quasi torno alla newsletter / mailing list. Nascondermi, covare in segreto, coltivare le cose davvero importanti, dopo aver tagliato i rami secchi (tanti). Tanto il tempo è sempre meno, a meno di svegliarsi all'alba o non dormire molto (che sarebbe tutta salute: mi faccio certe pise su in campagna! scriverò un Elogio della pennichella, pardon, PECCHINELLA, come diceva la mitica zia Riccarda ;-)).
Cos'è la foto? Foto aerea di S'Agarò, dove sono andato a fare il signore in vacanza. E ci torno, altro che. Mio papà ci portava a Milano marittima, negli anni 70, io in Spagna, mi difendo no?
Ripescare "Long hot summer" degli Style Council, please.
Non vedo l'ora che sia settembre (ripescare anche Settembre, Alberto Fortis).

domenica 16 luglio 2006

I veri amici


Lo ammetto, ho passato un lungo periodo in cui non credevo nel valore dell'amicizia. Soprattutto quando c'è stato un fuggi-fuggi dopo il matrimonio e i figli, per cui si cordializzava solo con compagni di sventura (all'asilo, per esempio). Le mail e le riunioni dei mitici Caccalli della SIP, certe parole come quelle di Andrea su Syd Barrett (vedi il post "Like a rolling stone"), i messaggi di Aldo, i caffè con Franco, mi hanno rincuorato e scaldato il cuore. Finchè si cazzeggia a vent'anni ok, ma il vero amico lo vedi nei momenti difficili, anche in quelli dolorosi. Si offre di aiutarti, puoi confidargli un segreto tranquillamente, si interessa a te, anche se non hai più vent'anni e il rock'n'roll (suonato e vissuto) è un ricordo che fa sorridere.

Elogio della pennichella


La pennichella, anzi la pecchinella della zia Riccarda, è una figata, salute e serenità. D'inverno un po' scomodi con un plaid corto, d'estate con le tapparelle abbassate e un ventilatore...Ho sempre avuto il mito del sempre sveglio, dormire il meno possibile, ora invece no, starò invecchiando. "Un riposo senza sogni, un sonno di pietra roccia montagna fresca bosco vuoto assoluto respiro profondo e sorridente distacco indifferenza superiorità" (appunti sul cellulare...). Spesso fare sogni fa stare solo male. Il riposino è un lusso da signori, altro che vecchi. E al risveglio un bel caffè, o un the freddo. Piccoli piaceri, chi si accontenta gode.

domenica 9 luglio 2006

Che bella Barcellona


Sono riuscito, quest'anno, ad andare a Barcellona (un'oretta da S'Agarò): ma che figata è?! Un mix di Londra, Parigi, e ...Genova! E che emozione la Sagrada Familla. Ovviamente agli Itaglioti cosa piace? La Rambla! Mio figlio l'ha definita sagacemente "una strada di circensi" (condivido, ma un po' Ale mi preoccupa, ha 9 anni!). E la Sagrada Familla: "Ma ci sono ancora le impalcature, che pacco". Ignoranti, state almeno zitti! Ho capito perchè Barcellona sta sostituendo Londra come meta di "emigrazione" commerciale ed artistica. E quanto e come siamo indietro, in Italia. Io all'estero intanto cerco di non farmi riconoscere, altro che campioni del mondo.

sabato 8 luglio 2006

Sono più responsabile, ora


Ci vuole senso della responsabilità in ogni cosa che facciamo, diciamo, scriviamo. Prevedere le conseguenze, per evitare di fare danni, materiali e intellettuali, agli altri, e a se stessi. Anche in un blog. Perchè un blog è un nonluogo pubblico, visitabile da tutti, se no faremmo delle newsletter, delle e-mail a pochi amici. Ci si espone, che ci piaccia o no. Esiste sì la libertà di espressione, ma è un oggetto pericoloso, con cui si rischia. E bisogna essere consapevoli che
1) nulla sfugge a nessuno (mai sentito parlare di Echelon?)
2) ci sono persone permalose e vendicative, quindi occhio a fare nomi
3) non tutti hanno lo stesso senso dell'umorismo , dell'autoironia, dell'autocritica
4) non bisogna confondere lavoro e vita privata, nè pensare che siano due cose separate.
Perchè scrivo questo avviso un po' terroristico? Perchè io sono sempre stato un po' ingenuo, incosciente, mai calcolatore, troppo sincero, nella vita, e nel blog (un blog con nome e cognome!). E sono qualità che ti fanno rischiare brutti colpi. Sbagliando si impara. Ma se non si è coscienti della possibilità di sbagliare si diventa coglioni pericolosi. Soprattutto per se stessi.