domenica 31 dicembre 2006

Chi si ricorda Pino e gli Abeti?

Stanotte non mi incontrerete a Deferrari a calpestare vetri rotti e a farmi innaffiare di spumante. Non è tempo, non è cosa. Non lo è mai stato. Prima di avere dei figli (avanti Cristo, direi) passavo i capodanni coi vecchi amici caccalli in luoghi sperduti e freddi, tipo il Beigua della foto. Ricordo che un anno con Arimondi andammo a dormire col cappotto: non c'era il riscaldamento! In questi veglioni tragicomici, veri massacri enogastronomici, si materializzava la leggendaria one night band Pino e gli Abeti: 6 o 7 ubriachi col fez in testa e occhialinasobaffi finti che stupravano classici del rock da party con testi pecorecci. Un manager della Piaggio si trasformava in un rapper incredibile, un altro passava la notte a guardare il cielo, in trance per le canne e il due di picche della ventenne romana, altri si prendevano a pugni, un altro restava coricato mormorando Lassateme murì, un altro vomitava a furia di ridere, le future mogli assistevano con divertita compassione...Che robe, ragazzi! Come dicono i vecchi: ci divertivamo con poco. Appena i figli crescono, però, raga, li riuniamo Pino e gli Abeti? Nel 2016, dai.
Auguri a tutti, ma soprattutto a chi ha passato un capodanno al suono di Pino e gli Abeti.

sabato 30 dicembre 2006

Memorabilia 2006

Il post più importante e temuto dell'anno: bilanci, classifiche, compilation, propositi, obiettivi, sogni nel cassetto, memorabilia.
Avevo 47 obiettivi all'inizio dell'anno, alcuni enormi, altri ridicoli: raggiunti 16, uno su tre. I mancati me li porto quasi tutti dietro nel 2007, vediamo fra un anno (molti me li porto dietro da un pezzo...).
Ho visto SOLO 37 film (ma per visti intendo dall'inizio alla fine), letto 35 libri (niente male, quasi 3 al mese!), acquistati/acquisiti SOLO
27 cd (ho tagliato le spese in cd). Molti i magic moments, bene!
E ora le liste, per iniziare l'anno senza specchietto retrovisore...
Il 2007 sarà un anno straordinario. Lo vedrete, lo leggerete.

I 10 libri preferiti
Pessoa, Il libro dell'inquietudine (Feltrinelli)
Labranca, Il piccolo isolazionista (Castelvecchi)
Fromm, Fuga dalla libertà (Mondadori)
Hodgkinson, L'ozio come stile di vita (Rizzoli)
Emily Dickinson, Lacrime di seta (Feltrinelli)
Philopat, Lumi di punk (Agenzia X)
TVOR 1980-1985 (lovehate80.it)
McNeil-McCain, Please kill me (Baldini C. Dalai)
Lydia Lunch, Paradoxia (Leconte)
Krishnananda, A tu per tu con la paura (Feltrinelli)

I 10 film preferiti
Million dollar baby
La stella che non c'è
Sin city
The terminal
Donnie Darko
Sideways
Yellow submarine
Neverland
La febbre
Romanzo criminale

Programmi preferiti alla TV
MTV Brand:new
Nip/Tuck
Quello che gli uomini non dicono
David Letterman
SOS Tata
Simpsons/Griffin
Parla con me (Dandini)
Desperate housewives 2
Everybody hates Chris
Happiness (BBC)

I cd più ascoltati
The Clash, London calling
Joy Division, Closer
Rolling Stones, tutto fino al 1970
REM, In time
U2, All that you.../The unforgettable fire
Circo Fantasma, I knew Jeffrey Lee
Ramones, tutto fino al 1980
Fabrizio De Andrè, tutto
Tom Waits, Orphans
The Beatles, tutto

Le canzoni per una compilation
Johnny Cash, Hurt
Tori Amos, Enjoy the silence (dei Depeche Mode)
The Clash, Working for the claampdown/I'm not down
Ivano Fossati, I treni a vapore
De Andrè, Hotel Supramonte
Rolling Stones, Wild horses
U2, The unforgettable fire
The Smiths, There's a light that never goes out
REM, Daysleeper/At my most beautiful
Placebo, A song to say goodbye
Afterhours, Quello che non c'è
Strokes, Heart in a cage
Bloc party, Two more years
Talking heads, Once in a lifetime
Contrazione, La mia vita

Magic moments
Registrare il mio cd
Il mare a Stintino
Pejo e Cogolo (medaglia di Ale, pasticceria e sci di fondo)
S'Agarò e Barcellona
L'Enrico a Genova
Ritrovare/rivedere vecchi amici di Genova, Sassari, Biella
Andare per boschi coi figli
Il "Cinema Zaio" (i film visti in 4 sul divano coi pop-corn)
I messaggi di Aldo
Le pause-pranzo con Franco e Marcello
Andare a trovare i miei a Chiavari

Frasi emblematiche
Quello che non mi uccide mi rende più forte (Nietzsche)
Hope I die before I get old (The Who)
I problemi che abbiamo sono solo quelli che desideriamo avere (Jodorowsky)

giovedì 28 dicembre 2006

"Contro le donne"



















Mia moglie si commuove leggendo Una madre lo sa della Concita De Gregorio, una collega di Milano scrive una toccante recensione dell'ultimo Erri De Luca, la tv in chiaro è una imbarazzante parata di tette-culi-coscie, e allora, per combattere indifferenza/misoginia/maschilismo striscianti, mi sono letto questo indignato pamphlet (la Ballestra lo definisce "una scenata") sulla condizione delle donne, per rinfrescare il "femminismo" a cui mi iniziarono circa 23 anni fa la Miriam dei Contrattacco e i Crass di Penis envy. Lo consiglio alle amiche e anche agli amici maschietti, tanto per prendere coscienza dei passi indietro che hanno fatto negli ultimi venti anni i diritti, la dignità, la qualità della vita delle donne. E non solo quella delle più "sfortunate", come le immigrate-schiave perseguitate dall'infame legge Bossi-Fini, ma anche le nostre più o meno emancipate e benestanti compagne/sorelle/madri/figlie.

Maledetti specchietti retrovisori


Il passato mi insegue, mi tallona, certi giorni sembra quasi che stia per superarmi, surreale. Vorrei andare avanti, viaggiare, senza guardare mai nello specchietto retrovisore. Dovrei/potrei/vorrei vivere hic et nunc, ho delle ottime ragioni per godermi il presente, e costruire un futuro, e invece da sempre mi diletto in fantabiografie di me stesso, giro nella mia testa stucchevoli e inutili film, con sceneggiature tipo "Cosa sarei / Cosa sarebbe potuto accadere se / Cosa avrei potuto fare o essere / Che fine avrei fatto se", titoli così. Un cineclub sfigatissimo, sempre vuoto e silenzioso. Ma non so cosa farci, è nella mia natura. E Dicembre è un mese micidiale per la mia cineteca: in libreria sotto natale passano tutti gli attori e le comparse del mio fare cinema, soprattutto del passato.
Ma come si fa a viaggiare senza specchietti retrovisori?

martedì 19 dicembre 2006

Odio il Natale
























Così come odio le feste comandate in genere: capodanno, befana, carnevale, pasqua+etta, ferragosto, le abolirei tutte. Sono solo pretesti per spendere o far spendere soldi ed energie. Sarà un caso se il numero dei suicidi aumenta alla fine dell'anno, vuoi per l'ansia consumistica, la mancanza di una famiglia alla Mulino bianco, e poi è tempo di bilanci. Tutti nervosi e di fretta. Da ragazzo risolvevo con abbuffate e bevute, ora non posso più, con moglie astemia e due figli, sai che spettacolo. Odio l'ansia da regalo (che tanto mi riduco sempre all'ultimo giorno), e poi soprattutto il lavoro da me diventa esasperato, furioso, da esaurimento. Ogni anno lo stesso pensiero: non vedo l'ora che sia il 7 gennaio!

mercoledì 13 dicembre 2006

Le classifiche di dicembre


Dicembre, tempo di classifiche, bilanci, nevrosi e gran lavoro (un po’ atteso, un po’ temuto) in libreria. Grazie al cielo un libro è sempre uno dei migliori (in tutti i sensi) regali che si possano fare/ricevere. Però che mazzi ci facciamo sotto Natale! E allora, per farci due risate, sommersi da colli e pilazze di libri, dalle mie parti durante l’anno registriamo le richieste più divertenti, assurde e bizzarre, e a Natale ci stampiamo le migliori. Molte farebbero la gioia di Stefano Bartezzaghi… Eccovi la compilation con “il meglio” del 2006: il libraio più bravo è quello che le raccoglie senza battere ciglio, perché il cliente ha sempre ragione, soprattutto se vuole un libro, anche quando ti fa le seguenti richieste:
-Vorrei un libro sul cubo di Kubrick
-Il rosso e il nero di Standby
-L’apocalisse di Socrate
-Avete le cronache di Ernia?
-Lo tenete qui Sant’Antoine d’Exupery?
-Avete un manuale su come fare le messe nere?
-La luna e i falò di Cesare Prandelli
-In filosofia non trovo Sofocle
-Ieri ho perso da voi una protesi dentaria, l’avete mica trovata?
And the winner is:
-Vorrei qualcosa su LSD, elettroshock e urinoterapia.
Ma anche i librai danno delle risposte eclatanti/imbarazzanti/disperate, a volte. La migliore, la più emblematica dell’anno (vedi alla voce “Sindrome da megastore”), è la seguente:
-Ce ne sono 199 copie, ma non lo trovo.
(dal Mucchio di Dicembre 2006, rubrica "L'angolo del libraio", pag. 127)

martedì 12 dicembre 2006

Cani sciolti, amici miei


Nella recente riunione di vecchi amici grazie alla lucida arguzia di Arimondi si è arrivati a una constatazione enorme, epocale, esistenziale: se non ci si conforma a un gruppo sociale, una lobby, una minoranza, una tipologia, una ideologia, ragionando con la propria testa senza paraocchi nè pregiudizi preconfezionati, si fa poca strada, si fa fatica, in società e anche nel privato. "Ragazzi, gli emarginati siamo noi!", altro che gay, comunisti, fascisti, ebrei, nazisti, massoni, cattolici, diessini, ruffiani, arrivisti, spie, alternativi, intellettuali, rovinati, ultras...C'è un gruppo, una tribù, una bandiera per tutti i gusti e i talenti. E poi ci sono "quelli come noi", i cani sciolti. Persone piuttosto normali, ma col difetto di pensare troppo, gente che non perde mai il senso dell'umorismo e dell'autoironia, e per questo siamo strani, antipatici, mal visti. Poveri cani sciolti. Vanno in giro un po' perplessi e divertiti, fanno qualche cagata in giro e nessuno che gliela raccoglie o nasconde, anzi, tutti a disprezzare e prendere a calci. Perchè non hanno un padrone, nè fanno parte di un branco. Qualcuno poi va in paranoia e diventa una mina vagante. Ma non è il nostro caso, amici miei. Che fatica però, la vita del cane sciolto.