martedì 24 luglio 2007

50 anni di Situazionismo

Nel luglio 1957 veniva fondata l'Internationale Situationniste (tra l'altro in provincia d'Imperia), nel 1967 usciva La società dello spettacolo di Debord: non ho visto da alcuna parte rammentati questi anniversari, in memoria di un'idea/movimento che conserva 50 anni dopo molti elementi di attualità soprattutto in campo "antagonista". I testi situazionisti sono citatissimi e direi "applicati" da no-global, cyberpunk, centri sociali, anarchici, e zone (temporaneamente autonome) limitrofe.
Il situazionismo "è visione del mondo che ha uno scheletro anarchico e occhi postmarxisti, e una mente che lucidamente vede questa come una società dello spettacolo dove gli imperativi della produzione e del consumo si sono tradotti in tirannia di corpo, mente, anima. E per soprammercato sfasciano la sola terra che abbiamo" (Angelo Quattrocchi).
Personalmente ho riletto La società dello spettacolo e l'ho trovato ancora pieno di spunti e intuizioni direi visionarie molto stimolanti. Debord l'aveva scritto a mo' di "manuale per la rivoluzione" che sembrava imminente nel 1967-1968... Noi oggi possiamo apprezzarne le micidiali previsioni in campo massmediatico, la vitalistica rilettura di Marx, lo studio delle psicogeografie (ossia come l'ambiente/la città influenzi il nostro vivere, altro che feng shui), il gusto (modernissimo) del détournement creativo (che oggi chiamiamo "campionamento", "sampling" o semplicemente "copia-incolla") orientato al disorientamento nella comunicazione e nell'arte (vedi anche alla voce "Lettrismo"), lo spirito anarcoide-ribelle, vitalistico e un po' folle, a seconda delle pagine lucido, scientifico, ingenuo, sarcastico, folle (ma con un metodo). Spero di avervi incuriosito, e vi elenco dei titoli fra cui scegliere per la vostra biblioteca di casa:
Debord, La società dello spettacolo, Massari
Debord, Commentari sulla società dello spettacolo, Sugarco
Vaneigem, Trattato del saper vivere, Massari
AA.VV., Situazionismo, Massari
Bertelli, Dell'utopia situazionista, Massari
Stanziale, Mappe dell'alienazione, Massari
Jappe, Guy Debord, Manifestolibri
Debord, I situazionisti e la loro storia, Manifestolibri
Marchisio, McMarx, Manifestolibri
Debord, Panegirico, Castelvecchi
Perniola, I situazionisti, Castelvecchi
Ghirardi, Non abbiamo paura delle rovine, Deriveapprodi
Sommariva, Pillole situazioniste, Malatempora
Marelli, L'ultima Internazionale, Boringhieri
vari titoli della Nautilus visibili su www.ecn.org/nautilus/catalog.html .

Senza dimenticare che "la rivoluzione comincia a casa, preferibilmente davanti allo specchio del bagno" (Husker Du).







2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto "la società dello spettacolo" con l'introduzione di quel buon vecchio pazzo di Freccero 4 anni fa e ho fatto le tue stesse riflessioni...L'ho letto per fare una tesina sulla politica-spettacolo, e non sai quanti spunti ho tirato fuori., mi sembrava di leggere dei nostri politici di oggi a "Porta a porta"! Da leggere, assolutamente. Bravo Franco!

Franco Zaio ha detto...

Grazie, Anonimo e senza firma. Questo blog è il più letto e meno commentato che conosco. Tutti mi dicono: Ti leggo sempre. Ma mai uno che commenti o si firmi. Boh: vi vergognate, siete timidi? :-)