lunedì 27 agosto 2007

Memento mori


Il 27 Agosto 1950, 37 anni fa, il corpo senza vita di Cesare Pavese veniva ritrovato in una camera dell'Hotel Roma a Torino. Mentre ci penso mi arriva questo messaggio della mia amica Francesca (la cantante degli Anais): E' morto mio padre, senza che nessuno se ne accorgesse... Sfuggiamo continuamente al pensiero di questi eventi, ma è sbagliato. Bisogna prepararsi, pensarci più spesso. Perchè si vive meglio se si pensa al morire, dicono. Tutto assume una prospettiva diversa, sia la quantità che la qualità della vita che si vive. Anche i momenti di spensieratezza. E quelli di rabbia e tristezza.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo della morte nella cultura occidentale se ne parla con timore e l'educazione religiosa che abbiamo ricevuto o riceviamo non è certo un valido aiuto. C'era una canzonetta che diceva:
"Son contento di morire
ma mi dispiace...
Mi dispiace di morire
ma son contento".
Che sia la cura?

Attilio

Anonimo ha detto...

Senza dimenticare "Era meglio morire da piccoli con i peli etcetera" :-)))
FZ

Anonimo ha detto...

Erano così rassicuranti i "batuffoli"...

Attilio