giovedì 22 novembre 2007

Genovesità




A parte il film di Soldini e il nuovo libro di Maggiani, di cui vi parlerò appena riesco a sottrarlo a mia moglie, c'è nell'aria un certo ritrovato orgoglio, soprattutto estetico ma anche sentimentale, della città di Genova. Ieri, sfidando il tempaccio, sono andato con moglie e figli (Ale entusiasta) alle 18,30 al palazzo della Borsa a sentire l'anteprima del nuovo cd di Antonella Ruggiero dedicato a Genova. AR potrebbe cantare anche la guida del telefono, per me, ma ieri mi ha steso inanellando Un giorno dopo l'altro di Tenco, Canzone dell'amore perduto di De Andrè, Ritornerai di Lauzi, per finire con una Ma se ghe penso che era una coltellata al cuore anche se non sono/mi sento genovese. Grandissima. Questa città ha bisogno di lasciarsi alle spalle il mugugno, il maniman, il complesso di provincialismo. Festival della Scienza, Soldini, Maggiani, Ruggiero: aspettiamo la prossima occasione.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma senza mugugno non sarebbe Genova, fa parte del suo fascino.
Per trovare i suoi tesori bisogna cercare e sudare, girando un angolo e maledicendo la tramontana che ti sferza il volto, aspettando un temporale estivo che non arriverà mai, passando davanti a banchetti multicolori e multiodori,
con il salmastro che ti si é infilato nell'anima e le scarpe sporche di terra.

Andrea

listener-mgneros ha detto...

Sinceramente ho amato più Genova quando per 5 anni l'ho lasciata. E' vero tutto e il contrario di tutto Credo che ognuno di noi la desideri...per una sua intimità personale...soggettivamente amo la vista da Castelletto. Certe discese verticali della mente, giù quasi a rotta di collo. Cadere dalle terrazze e dalle ringhiere dei quartieri "bene"..fino a penetrare nello scivolo dei vicoli. Dall'alto verso un utero odoroso e caldo...non per ridiventare feto..ma per pura copula speziata.

darkste ha detto...

Non sono mai stata a Genova.
Genova a me dice molto De Andrè, Cristoforo Colombo, Ivano Fossati, Beppe Grillo, Giuseppe Mazzini, Nicolo' Paganini, Sandro Pertini, Luigi Tenco e Palmiro Togliatti....
posso le persone rappresentare i luoghi? O i luoghi si possono vivere solo vedendoli?

...

Arimondi ha detto...

Se ti sei fatta un idea di Genova attraverso De André, Fossati e Tenco ti sei fatta un'idea molto realistica di una parte della città.

Poi ce ne sono molte altre di parti, solo per citarne alcune: uomini e donne che innaffiano i loro giardini sui tetti, spiati da coloro che aspettano l'autobus a Castelletto, l'inconfondibile e meraviglioso odore di piscio dei vicoli che si mescola al mistero di chi c'è dietro l'angolo (spacciatore o famigliola? Battona o negozio di focaccia?), il vento che spezza gli ombrelli, la vista mozzafiato della città dai monti, il rotolare delle creuze di città dal monte Righi fino a Piazza Annunziata, la chiusura delle persone, i commercialisti, la voglia di fuga, la varietà assoluta degli scorci.
Non può non mancare da lontano e ci torno sempre con eccitazione e gioia.

Treviso me la ricordo per le belle donne (invero, la più belle) e per l'ordine assoluto. E' così ancora?

Anonimo ha detto...

Ancora una volta mi fermo ad osservarti in silenzio
Quando ti guardo non riesco a parlare.
Sono in piedi, la tramontana
mi attraversa come una lama sottile, non fà male.
Sai di sale, di canzoni tristi,
di belle donne e di brutte storie.
Vorrei andarmene e non tornare
ma non so perdere.
Ti respiro come se fosse la prima volta mentre ascolto il tuo rumore.

Wison

Anonimo ha detto...

Arimondi non fare il tacchino che ti appendo al soffitto dai testicoli.
G

darkste ha detto...

l'ordine, si devo ammetterlo le donne. si sono belle, tutte sempre molto preparate anche alle 6 di mattina... treviso è una sfilata.... ma sai ho spesso la netta sensazione che questa città nel suo ordine e nelle sue belle donne ben rappresenti la superficialità del ns nordest che vive sui denari e spesso le apparenze (anche se, per carità, nessuno me ne voglia...anche sul gran lavoro...)

Arimondi ha detto...

Per noi che siamo del Sud del Nord le città del nord-Est sono abbastanza terrorizzanti nella loro lindezza e ricchezza. Un misto di invidia e di repulsione. Ho vissuto a Verona per quasi due anni (che è molto meno "linda" di Treviso) e si percepiva un rigore (non molto sincero, mi è parso) a volte per me un pò soffocante.
Genova d'altra parte può essere soffocante per altre cose.

darkste ha detto...

Ma é un po' tutto così: APPARIRE APPARIRE APPARIRE APPARIRE.
Io di soffocamento son morta e rinata circa mille volte in questi 26anni. Poi ti ci abitui, come lel torture hai presente? tira la corda tira tira... stai quasi per soffocare, diventi violacea quasi blu... e zac la mollano ...respirri due minuti e poi di nuovo... perfortuna che il dolore nn mi spaventa altrimenti sarei già scappata...

uhm per la "lindezza" ... molte cose pulite fuori sono SPORCHEsporchissime dentro.

darkste ha detto...

chiedo venia per gli errori di battitura: sono una ragazza perennemente di fretta. Non vorrei riempire questo bellissimo e colto blog di sfondoni grammaticali, sintattici e altro. ;)

leorso ha detto...

Bhe io sono dislessico e mi dimentico le consonanti, però mi capisci, spero.