venerdì 29 febbraio 2008

Hoodoo Gurus :1000 Miles Away

Cose che succedono solo da Disco Club. Dopo aver comprato l'ultimo di Bob Mould, passare un quarto d'ora a rammentare l'onda del rock australiano degli anni 80: Stems! Hoodoo Gurus! Lime Spiders! Church! Trifids! Celibate Rifles! Quegli australiani sapevano fondere i muscoli del rock USA con le melodie UK. Ho postato questa canzone degli HG perchè da un'idea della musica che facevano i Lost all'epoca a Genova: rock senza etichette (e senza look). Non si esce (vivi) da questa nostalgia anni 80. Un giorno poi parlerò anche del revival garage-punk (i Fuzztones a Sestri!) e del Paisley underground (Steve Wynn e i Green on Red a Genova!)...

Il sognatore ironico


Dopo il post di ieri sera, ho riaperto casualmente Il libro dell'inquietudine di Fernando Pessoa (ed. Feltrinelli), e mi sono fatto del male, o forse del bene, riscoprendo dolorosi passi come il seguente:
"Sono sempre stato un sognatore ironico, infedele alle promesse segrete. Ho sempre assaporato, come altro e straniero, la sconfitta dei miei vaneggiamenti, assistendo casualmente a ciò che credevo di essere. Non ho mai prestato fede alle mie convinzioni. Ho riempito le mie mani di sabbia, l'ho chiamata oro, e ho aperto le mani facendola scorrere via. La frase era stata l'unica verità. Una volta detta la frase, tutto era fatto, il resto era la sabbia che era sempre stata."
Spesso non siamo noi a trovare i libri: sono loro a trovare noi. Mannaggia.

giovedì 28 febbraio 2008

Troppa carne al fuoco



e poi la carne brucia. Oppure non cuoce. In entrambi i casi non si mangia, non si raggiunge l'obiettivo, non si gode, e manco ci si accontenta. Troppi progetti, promesse, sogni, ma anche fatica, impegni, doveri. Troppo di tutto. It's all too much, gran pezzo dei Beatles. Tornato al lavoro dopo 10 giorni di ferie, mi sento come nell'occhio di un ciclone, da quante cose contemporaneamente stanno per/dovrebbero/potrebbero accadermi/realizzarsi, in tutti i campi della mia vita. Aggiungi lo shock e le conseguenze dell'incidente, le giornate più lunghe e calde, mio figlio che compie 11 anni, insomma: c'è da sbiellare. Ma meglio così che la calma piatta e cupa, la noia, o lo spleen del mio vecchio amico M. che non trova più niente che gli piaccia. Appena qualche bistecca è pronta ben cotta lo annuncerò. Per ora incrocio le dita. A presto.

mercoledì 27 febbraio 2008

Gesti di solidarietà


A costo di passare per Ciccio o buonista (come mi accade spesso, vero Mik e Listener?), voglio segnalarvi due modi di scaldare il cuore, essere migliori, o sciacquare la coscienza (fate voi, cinici che non siete altro).
Uno è l'adozione a distanza: oggi ho ricevuto dal Madagascar notizie e foto di Marie, la mia "terza figlia", e come ogni volta mi viene il magone per la tenerezza ma anche per l'orgoglio dell'aiuto che sto dando.
L'altro, dedicato a genitori coinvolti in tradizionalismo e conformismo, è l'idea delle bomboniere solidali: anzichè comprare qualche oggettino di dubbio gusto e utilità, per la comunione+cresima di mio figlio Alessandro abbiamo optato per questo bel gesto "alternativo" (almeno quello!).
Buone cose a tutto il mondo :-)
PS L'immagine scelta vi fa capire che non sono completamente rinco. Diciamo al 60% :-)

martedì 26 febbraio 2008

The Go-Betweens: Spring rain

Ieri era primavera. Oggi invece pioviggina uggiosamente. Ma voglio essere di buonumore e ottimista. E questa è la canzone giusta: "When will change come, just like spring rain?"...

Eppure sentire

Vieni, dammi la mano
Voglio entrare in contatto con la vita
Non sono sicuro di capire questo ruolo che mi è stato dato
Mi siedo e parlo a Dio, e lui non fa che ridere dei miei piani
La mia testa parla una lingua che non capisco
Voglio proprio sentire il vero amore, sentire la casa in cui vivo
perchè ho troppa vita che mi scorre nelle vene
che andrà sprecata
Non voglio morire
ma non sono neanche entusiasta di vivere
Prima che me ne innamori mi preparo a lasciarla
Mi faccio paura da morire
Ecco perchè continuo a correre
Prima di essere al traguardo posso vedermi arrivare
e ho bisogno di sentire vero amore e l'amore da allora in poi
Non riesco ad averne abbastanza
C'è un grande buco nella mia anima
puoi vedermelo in faccia
E' un posto davvero grosso
Queste sono le inquietanti parole della canzone-tormentone di questo mio periodo, potete ascoltarla qui e vedere quella simpatica "faccia di tolla" di Robbie Williams cantarla da par suo. Praticamente un inno. Da canticchiare all'alba, fotografando il porto dal mio balcone, in questi posti davanti al mare. E sorridere, pensando che la mia vita non è poi male. Sono quasi sereno, guarda un po'. MA sono sano così? E' così essere sani? E un bel chissenefrega?

lunedì 25 febbraio 2008

Seggiovia Paradiso, ritorno


Seggiovia Paradiso, andata


Dio abita in montagna


Chiedo venia ai blogger atei/agnostici, ma tutte le volte che vado sul Doss dei Gembri (2400 m.) sulla cosiddetta (da me) "Seggiovia Paradiso" vado in crisi mistica. Sarà l'altitudine, il silenzio, la pulizia, la maestosa bellezza della natura, ma ogni volta mi sembra di essere più vicino a Dio, quasi di sentirne la presenza, o una minore lontananza. Mi sento un po' sciocco e ingenuo, a confessare queste cose, ma non posso negare questa emozionante sensazione piacevole, una specie di anelito. O forse un recondito bisogno represso, che viene fuori dopo i brutti momenti. Non so, non voglio razionalizzare troppo, racconto solo quello che mi capita di sentire. Dio non fa vacanze al mare, forse :-)

Sciare, oh oh, cadere, no no no no


Non pubblico le foto di prova (sembro Fantozzi), ma lo giuro con orgoglio felice: HO SCIATO! E' troppo bello! Avevo già preso due lezioni l'anno scorso, altre due quest'anno, e poi via sulle piste con moglie e figli tutto il giorno, entusiasta e terrorizzato allo stesso tempo. Cosa mi sono perso in tutti questi anni! Mi sembrava troppo pericoloso e fighetto, come passatempo sportivo, e invece, a 43 anni suonati, ce l'ho fatta a vincere paure e remore. Mitico!

Cani in autostrada?!


Il viaggio verso l'agognato traguardo di Peio è stata un'odissea abbastanza tragica. Vacanze rovinate. Fra Brescia est e Desenzano, domenica ore 10.45, tre cani (tre!) hanno attraversato l'autostrada, non sono riuscito ad evitare uno dei tre (si è praticamente suicidato), distruggendomi la parte anteriore dell'auto e il radiatore, grazie al cielo senza tamponamenti o sbandamenti (ero lanciato). Un incubo, un macigno sul collo. I bambini che piangono e mi urlano "Assassino!" (poi però hanno capito che non avevo scelta), l'SOS che non funziona, carro attrezzi fino a Brescia-periferia, alloggio forzato in albergo last minute. Abbiamo passato il pomeriggio a visitare questa bella mostra, e cenato nell'ottimo ristorante Oltre la Via Lattea, per tirarci un po' su di morale. Alessandro a fine giornata ci ha abbracciati dicendo: "Dai, se non altro abbiamo arricchito il nostro bagaglio culturale!" (lo adoro, anche se fa impressione, sentire certe cose da un undicenne). Auto riparata il giorno dopo, traguardo raggiunto lunedì sera, un lunghissimo giorno dopo, col morale a pezzi.
Maledizioni e brutti malanni a chi abbandona i cani, criminali. Mi sono "tornati su" gli altri due brutti incidenti del mio passato, e sono andato "in botta". E' stata dura recuperare il sorriso.

sabato 16 febbraio 2008

Stacco la spina per una settimana


Da oggi in ferie, dopo una serata memorabile: incontro in libreria con Leoluca Orlando (un bel personaggio, sia umanamente che come politico), pizza e cinema con mia moglie al Porto Antico (Sogni e delitti di Woody Allen). Oggi faccio le valigie, stacco il pc (me lo porto dietro giusto per continuare a scrivere Le prime volte), e stacco la spina da tutto. Non so se sia giusto, lavorare e faticare 11 mesi con la contropartita di un mese di vacanze e serenità tra Pejo, S'Agarò e la Sardegna (da qualche anno ormai sono un abitudinario). Certo però che io, a differenza di moltissimi, non vivo in funzione delle vacanze e dei viaggi, assolutamente: sono solo un premio, un appuntamento, un giro di boa, un modo di ricaricare le pile, non certo lo scopo principale della frustrante vita quotidiana.
Arrivederci, a risentirci, a rileggerci.

giovedì 14 febbraio 2008

Damien Rice - The Blower's Daughter

Buon San Valentino...

Bob Mould - It's Too Late

Sta per arrivarmi il nuovo disco di uno dei miei eroi musicali: Bob Mould. Potete ascoltarlo tutto su www.myspace.com/bobmould. Nel frattempo però vi propongo questa canzone del 1989 (!) con tanto di parole per canticchiarvela :-)
Lately I've been thinking
And how the whole world's come undone
Everybody's got this sinking feeling
Feeling they're on the run
But I know a place where time stands still
I can picture it in my mind
But I'm not sure if we can get there
(There is no reason reasons rhyme
Why can't you see we're almost out of time)
It's too late it's too late it's too late
To cover what you've done
It's too late it's too late it's too late
To call for anyone at all
Well I guess I should be so brave to think that I'm the only one who knows
It's too late it's too late it's too late
To cover what you've done
Oh no we need a change (This world's stranger now)
Now is not the time to run away (There must be a way)
A way that we could listen to the warning signs so pay attention
This is my intention to prevent this fate before it gets too late
And as the hands of the clock go round and round
And the world keeps marching on
Can you afford to let it fall now?
(The fish in all the streams are dying
Fluorocarbons fill the sky
And I don't really want to die before my time has come)
It's too late it's too late it's too late
To cover what you've done
It's too late it's too late it's too late
To call for anyone at all
Well I guess I should be so brave to think that I'm the only one who knows
It's too late it's too late it's too late it's too late
Now now
It's too late
(Lately I've been thinking
Haven't had that sinking feeling now)

Sono un po' stanco ma non mi lamento


Ogni anno arrivo alla settimana bianca parecchio stanco e un po' esaurito, con la speranza, anzi la necessità vitale di ricaricare le pile in montagna, e con la soddisfazione di essere in condizione di farla, quella benedetta settimana a 2000 metri. Che fatica, però, arrivarci senza sbarellare. Non mi devo nè posso lamentare, con questi chiari di luna.

martedì 12 febbraio 2008

Misurare le opinioni


Avevo appena pubblicato un post etichettato "Politica". Poi mi sono ricordato dei pesanti casini che ho già avuto esponendomi per eccessiva sincerità, e l'ho eliminato. Chiedo scusa a mia cugina Chiara, a Cornflake girl (simpatica new entry) e a Wilson, ma devo stare molto più accorto e non dimenticarmi mai che questo blog ha un nome e un cognome, e le persone cattive, intolleranti e ostili sanno dove trovarmi o a chi rivolgersi per farmela pagare. In questi momenti mi viene quasi voglia di chiudere il blog e aprirne uno davvero anonimo per poter dire davvero quello che penso in tutti i campi. Ma non sarei più me stesso.

lunedì 11 febbraio 2008

Amore condizionato


Aneddoto, sentito con le mie orecchie.
Il nonno: "Se non vai bene a scuola non ti voglio più bene".
Il nipotino di 6 anni: "Io non voglio bene a chi mi dice certe cose".
Commenti ricevuti via SMS (da altri desperate daddies):
-Più svegli di noi di un millennio!
-Ha capito più cose di noi...
A parte i bambini, anche tra adulti quante volte è sottintesa la clausola "Ti voglio bene se..." o "Sto con te ma..."? L'amore/affetto incondizionato, senza condizioni nè rese dei conti, a prescindere, è materia rara, di questi tempi. Ma quanto necessaria e preziosa. Dopo l'aneddoto sopra riportato voglio ancora più bene, e in una maniera diversa, incondizionata, direi, alla mia prole. Sono un proletario!

domenica 10 febbraio 2008

Memories are made of this


Ricordati che le cose che ti entrano in testa poi ci restano per sempre, gli disse. Forse dovremmo rifletterci.
Però certe cose uno se le dimentica, no?
Sì. Ci dimentichiamo le cose che vorremmo ricordare e ricordiamo quelle che vorremmo dimenticare. (da La strada di Cormac McCarthy, ed. Einaudi 2007).
Forse è per questo che da anni ho un diario nel cassetto, e questo blog on line (che non è affatto un diario). Per quanto memorabili siano le cose che scrivo, per quanto dimenticabili siano le cose che penso. Non sempre coincidono. Ha ragione AR: sono uno spudorato ingenuo Pollicino che lascia briciole di sè lungo il cammino, per non perdersi nel bosco, prima di sparire.



The Specials - Ghost Town

Questa meravigliosa canzone e il video mi ricordano, a proposito di Psyco, i lunghi giri in auto di notte con Arimondi, Wilson, Jack e compagnia bella, magari su una 127 nera bombolettata, alla guida il Dottor Putro...Quante ore, quanti giorni, quanto tempo avevamo a disposizione, da buttare! Rimpianti? No, solo ricordi che fanno sorridere.

sabato 9 febbraio 2008

La verità che ricordavo

Padri degeneri! Arimondi porta i figli a vedere i Baustelle, io li accompagno a scuola ascoltando e canticchiando nervosamente queste parole degli Afterhours:
"Sento di avere una milza nel cervello
La mia vita è un po' più facile
ma è finta e non è bello
Come quando ero bambino,
come quando ero sereno
Sono sano cosi? E' così ch'essere sani?
Sono sano cosi? E' così ch'essere sani?
Spiego ai miei sogni il concetto di onestà
loro che si son trasformati in una professione adatta
Voglio la verità che ricordavo
perchè questa è troppo brutta
Sono sano cosi? E' così ch'essere sani?
Il sole sale sopra il continente del male
sopra il quale sto crescendo,
migliorando e dove fingo
di non essermene accorto
che non sto vivendo: sono morto!
Sono sano così? E' così ch'essere sani?
Voglio la verità che ricordavo..."
Ma la musica pop non dovrebbe essere consolatoria?! Comunque: grazie a Manuel Agnelli. E' così ch'essere sani :-)

giovedì 7 febbraio 2008

C'era una volta lo Psyco

Lo Psyco Club di vico Carmagnola a Genova è stato IL posto dove passare le sere/notti nei primi anni 80 insieme a personaggi come i miei compari-blogger Listener, Arimondi, Wilson, e chiunque avesse a che fare con il punk (all'inizio) e soprattutto la new-wave (dopo). Lo Psyco portò a Genova nomi come Siouxsie, i Damned, gli XTC, Tuxedomoon, Dee Dee Ramone, Fuzztones, Los Lobos, Linton Kwesi Johnson, Psychedelic furs, Nico, Not Moving, Steve Wynn, i primi Litfiba e Diaframma (e sono solo i primi nomi che mi vengono in mente). Era un club con bar, divanetti, micropista da ballo e un micropalco, dove magari suonava Freak Antoni, o qualche gruppo locale, oppure c'era una performance di body-art, mentre alla tv c'era un video dei Bauhaus o dei Cabaret Voltaire, e Nico (quella Nico) che barcollando chiedeva al DJ il primo singolo di Jesus & the Mary Chain...Mi manca quello Psyco, anche se non sono sicuro se avrebbe senso e soprattutto mercato/pubblico, adesso. Se potessi uscire la sera, comunque, io vorrei andare in un posto come lo Psyco. Se ci fosse.

mercoledì 6 febbraio 2008

iGod


Oggi è il "Mercoledì delle Ceneri", rito che mi è sempre piaciuto, forse per reazione al Carnevale. Un po' per scherzo, un po' per curiosità, ho messo "God" su Google, e ho trovato un posto chiamato "iGod" (fantastico) in cui puoi avere un breve colloquio con un Dio virtuale. Piuttosto burbero, mi ha chiesto il mio nome, come ero arrivato lì, e cosa volevo. Gli ho chiesto delle prove, e lui mi ha risposto "Stai scherzando?". Provate, è uno spasso. Massimo quattro domande/frasi, però: Dio ha molto da fare, ha fretta :-)

PS No, non sono in crisi mistica, tutt'altro.

martedì 5 febbraio 2008

Carnevalate


Ultimo giorno di carnevale, meno male, mi mette una tristezza...Mi vengono in mente due carnevali: uno in prima elementare, con un favoloso vestito da Arlecchino. Appena mi vidi allo specchio piansi un'ora disperato. Mai più mascherato, da bambino, da quella volta. Mi mascherai di nuovo solo in terza media (1977): da "punk", pensa te, appena visti in TV all'Altra domenica di Renzo Arbore. Pantaloni di similpelle, gilet fatto con un sacco della spazzatura, capelli impiastricciati, strappi e spille da balia ovunque, e in mano i 45 giri di Clash (White riot!), Jam, Sex Pistols, Eddie & the hot rods, Ian Dury (Sex and drugs and rock'n'roll, ha ha ha) messi furtivamente nel compatto della festa. Fui quasi linciato! Fu una di quelle mitologiche prime volte che racconterò nel libro che sto scrivendo, che si chiamerà giustappunto Le prime volte. Se mai uscirà (vedi il cd su Pavese...). Ma sì che uscirà, anche se chissà quando.
PS Immagine rippata da www.shockdom.com/orsociccione (non so chi sia l'autore, sembra Tim Burton no?).

The Jam - Going Underground

Una delle canzoni "definitive" della mia adolescenza, mi da carica e brividi ancora adesso. Nervosismo, rabbia, energia, poesia, orgoglio, stile. Vi saluto, vado a prendere la metro... :-)

lunedì 4 febbraio 2008

La Genova di Maggiani

C'è tempo ancora fino al 10 c.m. per andare a vedere questa bellissima mostra, tratta da questo bellissimo libro, entrambi imperdibili per chi ama Genova, oltre che lo scrittore Maggiani, che stavolta raggiunge vertici di poesia toccante raccontando e descrivendo anche (soprattutto) la Genova meno "da cartolina", quella dei vicoli ma anche quella del Porto, del Ponente, delle industrie dismesse, e dei brulli monti intorno. Curioso che a valorizzare e decantare Genova spesso siano personaggi non genovesi, come se gli indigeni non la apprezzassero tanto oppure volessero tenerla solo per sè, nella sua bellezza da scoprire a volte con fatica. Grande Maggiani, grande Genova (anche se un po' stronza). Ci sono andato ieri coi ragazzi dopo un gelato in piazza delle Erbe: favoloso il gelato, scontroso e antipatico il gelataio. Ennesima conferma della natura controversa di questa città.

domenica 3 febbraio 2008

Into the Wild, il trailer

"Into the wild"

Sono andato a vedere Into the wild insieme a un mio "amico del cuore" (no, non è gay, anzi) che è venuto giù da Milano apposta per vederlo insieme a me, e poi ho capito perchè. E' un film che ti da una riga di emozioni e di cose su cui riflettere che ne esci scosso, se non distrutto, emotivamente (come già mi aveva anticipato Andrea). Sono due giorni che ci penso.
Alcuni flash/spunti di riflessione/momenti commoventi:
-la frase "La felicità non esiste se non è condivisa"
-soli si impazzisce, se non si muore
-il pianto del padre William Hurt
-la natura è ostile all'essere umano (almeno in Alaska)
-la bellezza del viaggiare senza meta
-l'importanza del leggere libri sempre, il più possibile, come nutrimento dell'anima
-la colonna sonora di Eddie Vedder
-la bellezza della ragazzina cantautrice hippie
-ma perchè ca**o non se ne è andato in Messico con la tipa?!
Insomma, un film indimenticabile, imperdibile, direi epocale. Ne parleremo ancora per parecchio. A questo mondo, questa società, non si sfugge, se non volendo/potendo pagare dei prezzi molto alti. Tanto vale viverci.