venerdì 29 febbraio 2008

Il sognatore ironico


Dopo il post di ieri sera, ho riaperto casualmente Il libro dell'inquietudine di Fernando Pessoa (ed. Feltrinelli), e mi sono fatto del male, o forse del bene, riscoprendo dolorosi passi come il seguente:
"Sono sempre stato un sognatore ironico, infedele alle promesse segrete. Ho sempre assaporato, come altro e straniero, la sconfitta dei miei vaneggiamenti, assistendo casualmente a ciò che credevo di essere. Non ho mai prestato fede alle mie convinzioni. Ho riempito le mie mani di sabbia, l'ho chiamata oro, e ho aperto le mani facendola scorrere via. La frase era stata l'unica verità. Una volta detta la frase, tutto era fatto, il resto era la sabbia che era sempre stata."
Spesso non siamo noi a trovare i libri: sono loro a trovare noi. Mannaggia.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

questo lo prendo. mi si addice..

Anonimo ha detto...

Occhio: è un libro che da dipendenza...

mirko72 ha detto...

Frenk, okkio, fioccano i post sul mio blog... (così sarai contento)

Mik

leorso ha detto...

Leggetelo ascoltando l'inno ala gioia, perlomeno si compensano un pò.
Oggi ne bianco ne nero, mi si addice il grigio.

Anonimo ha detto...

ciao...è da un po' che sbircio (quasi) quotidianamente sul tuo blog...Pur avendone sempre avuto la tentazione, non ho mai commentato niente.però dopo il tuo commento su into the wild e ora questo post su Pessoa, non posso fare a meno di dirti che il tuo blog mi fa bene,mi fa pensare che alla fine qualcuno che la pensa in modo "diverso" c'è.Mi fa bene quello che scrivi.Come il libro ha trovato te, questo blog ha trovato me.Pensa a una persona di 23 anni che si deve rapportare con i suoi coetanei di oggi,che studia per conseguire una laurea "per reagire"(alla afterhours)e lavora in un call center di pazzi e poi legge il tuo blog...anche questa è solidarietà!!!
ciao,Giusy

Franco Zaio ha detto...

Grazie Giusy, commenti come il tuo mi gratificano e mi incoraggiano a continuare le mie "esternazioni", nonostante i 20 anni di differenza (gulp). O sono io che ho "sempre 23 anni" (come dice sarcasticamente a volte mia moglie), o le cose che penso>scrivo vanno oltre le differenze di età e situazione personale. Grazie di esserci, e lascia pure i commenti, non è mica un club privato per 40+enni inquieti :-) sono certo che hai molte cose da dire e anche insegnare a molti. Vive le blog!