lunedì 19 maggio 2008

Il gusto della lettura


Consiglio questo libro a tutti gli amanti del leggere e della letteratura (e fra chi mi legge sono la maggioranza). Riporto paro paro la scheda dal sito della casa editrice dato che non ho di meglio da aggiungere, se non che mi è piaciuto, lo ritengo un must per chi lavora nel mondo dei libri e rimarrà memorabile (in quale personaggio identificarsi? Firmino? Il libraio? Norman? Tutti e nessuno?):
Firmino è la voce di tutti quelli che considerano la lettura e la fantasia il cibo piú prezioso per l'anima. Un magico racconto dickensiano nero, divertente e malinconico sul potere di redenzione della Letteratura.
La storia del topo Firmino che si ciba di libri per non morire di fame ha incantato i lettori di tutto il mondo, che lo hanno eletto a simbolo di quella figura emarginata, ma ostinata, che è il lettore di romanzi nella nostra società.
Pubblicato in America da una piccola casa editrice no profit con una tiratura di mille copie e fuori dal circuito della grande editoria, Firmino ha vinto tutti i piú importanti premi letterari per esordienti negli Stati Uniti. Dopo l'ultima Fiera di Francoforte è diventato un caso internazionale.

«Non ne potevo piú di topi. Sono ovunque: al cinema, in televisione, nei fumetti, nelle fogne sotto casa. Poi ho conosciuto Firmino. Solo un topastro sfigato e malinconico come lui mi poteva rimettere in pace con il mondo dei roditori» (Niccolò Ammaniti)
«Firmino, il topo che Walt Disney avrebbe inventato se solo fosse stato Borges. Se leggere è il vostro piacere e il vostro destino, questo libro è stato scritto per voi» (Alessandro Baricco)
«Firmino racconta di tutti noi il giorno in cui abbiamo scoperto che con un libro potevamo inventare la nostra vita» (Valeria Parrella)
«Chi ama leggere farà subito amicizia con Firmino. Questo memorabile topo di biblioteca generato da una pantegana alcolizzata ci insegna che leggere è anche un peccato di gola. I buoni libri, ci ricorda Firmino, si divorano e lasciano, come questo di Sam Savage, il miele in bocca e un po' d'amaro nelle viscere» (Domenico Starnone).
Sam Savage, nato nel 1940 nel South Carolina, è un esordiente assoluto. Ex professore di filosofia, poi meccanico di biciclette, carpentiere e pescatore, ha scritto con Firmino il libro della sua vita.

6 commenti:

listener-mgneros ha detto...

ho letto un articolo su Savage e ho messo questo libro in lista, ma finchè non termino "Storia della rivoluzione francese" di Jules Michelet (6 volumi 400 pg ognuno) non ho spazio, comunque grazie per il post

Anonimo ha detto...

Dì la verità, Listener: sei un fan della ghigliottina! :-)

listener-mgneros ha detto...

visto che va di moda il revisionismo..io mi sono scelto il mio:
"Signori la vita è breve vale la pena di viverla per calpestare la testa dei nostri re" W.Shakespeare

Anonimo ha detto...

ciao Franco,
l'ho comprato dietro tuo suggerimento, l'ho cominciato e devo darti ragione. Se mantiene quello che promette all'inizio E' UN LIBRO DA NON PERDERE. GRAZIE.
claudia

Anonimo ha detto...

domenica a quargnento ci sarà il mitico palio dell'oca..mi raccomando!

Franco Zaio ha detto...

@Quargnento people: Domenica mi tocca lavorare, purtroppo (più o meno una al mese la devo fare), che tristezza. Mi sarebbe piaciuto venire coi due cinghiali di casa. E' il caso di dire PORCA L'OCA :-D
Ciau Quargnantè!