mercoledì 20 agosto 2008

Libertà di scelta?

La lettura di Latouche, Gesualdi e altri mi ha riportato un po' di energia "politica". Sono morte le ideologie, ok, è in stato di morte apparente la Sinistra in Italia, e allora le istanze ecologiche, le scelte di vita "alternative", le forme di solidarietà, l'autoproduzione, il senso di responsabilità civica, il dono/scambio di cose e tempo, la difesa dei diritti diventano le uniche forme di "attività politica" possibili, per quanto necessarie, a ben vedere. Le nostre scelte di consumo, i nostri acquisti contano, eccome. Aneddoto di quotidianità spicciola: ieri non ho voluto comprare la Coca-Cola a mio figlio, spiegandogli pure le ragioni. Palloso? Forse. Ma qualcosa bisogna pur farlo, per migliorare il mondo o perlomeno per difenderci dal "non-pensiero unico". E per non diventare uno che "si fa i cazzi suoi e fanculo tutti gli altri", senza doveri se non verso se stesso, senza riconoscere i diritti degli altri. No, non voglio essere/diventare così. Abbiamo tutti freedom of choice.


20 commenti:

leorso ha detto...

"Forse basterebbe solo un pò più di rispetto per quello che siamo e per quello che facciamo, a prescindere che agli altri piaccia o no."

Lo diceva Vlad Dracula

silvano ha detto...

Rinuciare e/o prendere atto dell'impossibilità di cambiare la società è di per sè una sconfitta; rinuciare alla libertà di scelta personale, alla possibilità di difendere il proprio privato rappresenta l'annichilimento finale, a ben vedere la morte di sè e del sociale.
La spiegazione del perchè no alla Coca-Cola, non cambierà mai il mondo però è simbolica e può essere fondamentale nella formazione di una scelta libera e di rispetto di sè. Autocoscienza, vedi tu se è poco.
ciao, silvano.
P.S. vai con i Devo (li ho rispolverati pure io in questi giorni);))

randagio ha detto...

Anche perchè oggi a volte sembra davvero che le uniche "ribellioni" possibili siano quelle agibili nel privato, per quanto magari poco significative a livello globale.
Non potrò cambiare il mondo, ma almeno non ne sarò complice... questa sembra diventare l'unica strada percorribile.

4 dogs records ha detto...

"La rivoluzione inizia alla mattina davanti allo specchio del bagno "
Franco hai fatto benissimo a dire no alla Coca-Cola,e sopratutto a spiegare il perchè del rifiuto.
Meglio una Maffo-cola qualsiasi che quella di quei sacchi di merda.
cerchiamo di fare un consumo critico,chi di voi sà che la Muller
(fate l'amore con il sapore) finanzia gruppi di estrema destra in austria?
Che la Danone proprietaria della Ferrarelle fà le peggio cose in Africa ?
Beh! al posto della Ferrarelle c'è un'ottima acqua minerale lievemente frizzante prodotta dalla Spumador (BG) costa 1/4 o forse meno e soprattutto non è una Multinazionale.
Noi nel nostro piccolo cerchiamo di fare una spesa " consapevole " certo è uno sbattone però ... da qualche parte bisogna pur cominciare.

listener-mgneros ha detto...

mi devo rifiutare di comprare fruste delle multinazionali? e per i cazzi in lattice devo prima essere sicuro che non siano prodotti in cina? Se trovo una schiava le devo chiedere che idee politiche ha prima di sculacciarla?
Devo essere un feticista poltical correct?
Noia

Anonimo ha detto...

mah, consiglierei a listener di cercare su internet qualche fallo di gomma riciclata, magari c'è già un mercato...per il resto sarò pallosa anch'io ma, visto che abito in quasi-campagna, se posso mi procuro verdura e latte (di capra) dai produttori, poi faccio parte di una rete di invasati che si chiama GAS (gruppi d'acquisto solidali), se volete trovate tutto in rete. Non si tratta di fare del fanatismo, ognuno è libero di avvelenarsi come vuole, ma forse di iniziare a pensare non solo a noi stessi ma a chi lavora la terra e spesso in condizioni disumane per le multinazionali con l'unico strumento che abbiamo: il non consumo o comunque almeno il consumo consapevole!

listener-mgneros ha detto...

la gomma riciclata ha un solo difetto assomiglia alle ideologie riciclate: meno spessore e va bene per battaglie scadenti...

Anonimo ha detto...

apprezzo l'ironia e anche l'essere contro corrente ma spesso constato che tutto ciò si perde nella banalità più assoluta...annichilirsi si ma con degli argomenti e a me quelli della battaglia "scadente" non convincono.

mirko72 ha detto...

Forse un buon motivo per non scegliere le marche note è che costano il doppio rispetto alle altre. Delle scelte ideologiche me ne fotto!

Anonimo ha detto...

Sei un grande!
Mi adotti?

Franco Zaio ha detto...

@Mik72: ma quali scelte ideologiche?! Sono scelte di vita, definibili al limite politiche nel senso di "sociali".
@franziska: guarda che Listener fa l'antipatico ma poi partecipa a un GAS anche lui. Fetish, però. :-D

listener-mgneros ha detto...

Mi sono disintossicato dal fare le cose in gruppo in anni non sospetti, quando i gruppi dominavano, per la dominazione preferisco quella a due..sorry.

Anonimo ha detto...

A proposito di questo post, potresti non sentirti solo visitando il blog

http://www.vivere-semplice.org/?p=193

un po'radical-chic, ma condivisibile...

l'anonima fra

Franco Zaio ha detto...

Oh ma non si può mai scherzare, Listener! :-)

Clelia ha detto...

Meno male che c'è qualcuno che non pensa solo al suo orticello e "fanculo gli altri" Bravo Franco!


Clelia

listener-mgneros ha detto...

Ma si "fanculo"...a gli altri...appunto "fanculo" a chi non vuol codividere il bel pensiero, "fanculo" ai pensieri diversi! Si si "fanculo" a chi non è come me....a chi beve coca cola!"fanculo"
Eh che cavolo pensa a cosa bevi, invece prima di iniziare a pensare liberamente! Pensa come me e non bere! Beviamo tutti la stessa cosa basta che non sia la stessa di quelli la..."fanculo"! Noi si che pensiamo agli orti altrui...
Aggiungerei anche che ci pensiamo "nella misura in cui..." e "fanculo" naturalmente!
Noi e loro, anzi voi e loro...
Non più cibo per la mente oramai con la mente per il cibo. ;o)

Elsa ha detto...

Meno che il mondo è variopinto...Diversamente sarebbe un noia!
Però ribadisco che anche con opinioni diverse si può arrivare a ciò che non è riciclato o quantomeno inteso così...ideologie comprese! Senza dimenticare il rispetto per chi non la pensa come noi...io penso ci sia sempre da imparare, quando una persona pensa di essere arrivata,forse è meglio che si metta in discussione.I figli insegnano tanto...dico bene Zaio?

Franco Zaio ha detto...

@elsa: i figli insegnano tanto, sì, ma più che altro responsabilizzano, nel senso che ti senti in dovere di lasciargli qualcosa di bello e di buono, tra cui anche un mondo più vivibile, con qualche piccolo miglioramento.
@listener: hai messo il sale nel caffè, stamattina? :-D Lo sai che anche io sono nauseato dal buonismo e dall'impegno ipocrita, però concedimi qualche momento di ingenuo ottimismo costruttivo: tengo famiglia! :-)

listener-mgneros ha detto...

io commentavo i fanculo...li trovo ipocriti e comici. sanno di steccato tra paperino e gastone...sanno di tutto quello che da sempre vedo, altro che occuparsi degli orti altrui...e se gli altrui non volessero intrusi? Ognuno nel suo giardino dovrebbe far entrare cosa vuole e chi vuole, e non per questo essere mandato a fanculo.
esiste un altra linea una linea rossa oltre la quale vale la frase:
"The future teaches you to be alone
The present to be afraid and cold
So if I can shoot rabbits
Then I can shoot fascists" M.St.Preachers "if you tolerate this" Ma questa è rivolta, roba per altre persone e altri tempi e altre nazioni.
Non mi sembra che nessuno di noi sia in grado di sparare a nessuno, nemmeno a illusioni di sughero.
il resto non mi suona veritiero, anzi suona stonato, a listener of course.
Quanto al sale preferisco usarlo per cicatrizzare, da ottimi risultati.
Il tutto scritto senza urlare ma con convinzione. ;o)

Franco Zaio ha detto...

Ma nè io nè Clelia mandavamo a fanculo nessuno, era un modo di definire con una frase quelli che pensano così. Nel mio blog lo sai che non si urla e non si manda nessuno a quel paese :-)