venerdì 10 ottobre 2008

The suicidal show


Ma che società, che gente, che mondo è quello in cui succedono cose come questa? Io non ho parole. Voi?
Mi viene in mente l'episodio che aveva poi originato quella meravigliosa canzone degli Zincoblenda (new-wave, Genova 1983) chiamata "Sospeso". Tipo sul Ponte Monumentale in via Venti che minaccia di buttarsi giù, capannello di persone che guardano, e un anziano genovese alla moglie: Dai andiamo via che tanto non si butta.
Che brutto mondo, che brutta gente.
(Nella foto: il ragazzo suicida)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non servono le torri gemelle, la società occidentale, come ho già detto altre volte, va verso l'implosione socio-finanziaria. Fottuti telefonini, li ho già visti in azione dopo un incidente in cui un anziano era stato investito e ucciso. I ragazzetti erano lì a riprendere la scena. Apparentemente nessuna pietà, nessuna emozione.

Andrea

listener-mgneros ha detto...

La macchina non ha colpa, è chi la usa a dover pagare per la propria incompetenza umana. Ma pensare che il genere umano sia ricettivo ad un evoluzione è mera utopia, quasi una forma di bigottismo utopico. Poi la società occidentale non mi risultà...in oriente accade di meglio? Il sistema è unico.