martedì 31 marzo 2009

The Byrds - Turn! Turn! Turn!

Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato; un tempo per uccidere e un tempo per guarire; un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere; un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare; un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle; un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; un tempo per cercare e un tempo per perdere; un tempo per conservare e un tempo per buttar via; un tempo per strappare e un tempo per cucire; un tempo per tacere e un tempo per parlare; un tempo per amare e un tempo per odiare; un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
(dal Libro dell'Ecclesiaste)

sabato 28 marzo 2009

Passato e futuro della musica



Se per voi la musica ha un significato diverso dall'essere una suoneria o un sottofondo su cui fare jogging o ballare svogliatamente, vi invito a leggere questo libro (la scheda qui). Certo Castaldo è sempre un po' idealista, utopistico e affezionato romanticamente al tempo in cui il rock "inventava un passato mitico per immaginare un futuro". E' però anche indubbio che la musica oggi abbia perso molto potere immaginifico, creativo, innovatore, persino politico-sociale, oserei dire. Ha perso molto fuoco e desiderio. Questo indipendentemente dal cambiamento di supporto sonoro, dalla forma di ascolto e dalla riproducibilità. "Bisogna ricominciare a inventare pezzi originali. Non sottovalutiamo l'incapacità della nostra epoca di inventare il Nuovo. L'impossibilità di immaginare un qualsiasi tipo di futuro spinge a una consumazione compulsiva di pezzi di passato riciclato. Fino all'inevitabile esaurimento." Parole sante.

E' sempre più difficile, alla mia età perlomeno, rimanere impressionati da una sedicente novità musicale. Quasi sempre dico "Eh però questi sembrano". Raramente esclamo "E questi chi sono? Mai sentito niente del genere". Spesso anche la musica più "libera" o liberatoria (come dovrebbe essere il jazz e il rock) ormai si riduce a accademia, capacità interpretativa (vedi il detestabile X-factor, vedi la cultura della cover nei locali), ripetizione o riproposizione più o meno sagace di idee del passato.

Anche in musica ormai è difficile immaginare e costruire un futuro. Che tempi.

venerdì 27 marzo 2009

Guardatevi un po'


"Uno spasso" di Wislawa Szymborska (ed. Adelphi)
Gli è venuta voglia di felicità,
gli è venuta voglia di verità,
gli è venuta voglia di eternità,
guardatelo un po'!
Ha appena distinto il sonno dalla veglia,
ha appena intuito di essere sè,
ha appena intagliato con mano nata da pinna
un acciarino e un missile,
facile da affogare in un cucchiaio d'oceano,
non tanto ridicolo da far ridere il vuoto,
vede solo con gli occhi,
sente solo con le orecchie,
sua lingua ottimale
è il condizionale,
con la ragione biasima la ragione:
in breve: è quasi una nullità,
ma ha la testa piena di libertà, onniscienza e essere
al di là d'una carne stolta,
guardatelo un po'!
Eppure sembra esistere,
è accaduto davvero
sotto una delle stelle di provincia.
A modo suo è vivace e assai attivo.
Per un misero figlio degenerato del cristallo-
è davvero alquanto stupito.
Per un'infanzia dura nei rigori del branco-
è già poco non individuale.
Guardatelo un po'!
Ma avanti così, non fosse che per un istante,
per il palpito d'una galassia distante!
Che almeno si possa intravedere
cosa ne sarà, visto che è.
Ed è- accanito.
Accanito, va ammesso, e tanto.
Con quell'anello al naso, la toga, il maglione.
Uno spasso, comunque.
Un poverino qualunque.
Un vero uomo.

Vi ricorda qualcuno che conoscete? ;o)

martedì 24 marzo 2009

Avvelenati ma resistenti



Crediamo in un nuovo umanesimo con il superamento di strutture ormai desuete per le urgenze e i sogni di chi anela a un mondo migliore. In Italia esistono milioni di persone che hanno una certa sensibilità, che non sono qualunquiste o indifferenti, che sono fraterne e solidali, che hanno ideali e passioni comuni su difesa di ambiente e diritti umani, su giustizia, accoglienza e convivenza. Ma oggi siamo più che mai disorientati perchè come le api non troviamo più la via per tornare all'alveare. Alle api succede perchè sono avvelenate da nuovi pesticidi che rischiano di portarle all'estinzione, a noi invece perchè hanno avvelenato le nostre coscienze, ci hanno impoverito da un punto di vista culturale e sociale.
(dall'intervista a Paolo Archetti Maestri sul Manifesto).
Ammiro e sottoscrivo le parole di questo valoroso gruppo di Acqui. Scopriteli/ascoltateli nel loro myspace. Ce ne fossero. La resistenza continua, grazie anche a gente così.

lunedì 23 marzo 2009

Crisi, cambiamento, rivoluzione

"Non lo sai
Stanno parlando di una Rivoluzione
Sembra un sussurro
Non lo sai
Stanno parlando di una Rivoluzione
Sembra un sussurro
Mentre fanno la coda per il sussidio
Piangendo alla porta degli eserciti della salvezza
Sprecando tempo agli uffici di collocamento
Aspettando una promozione
La povera gente si ribellerà
E si prenderà la sua parte
La povera gente si ribellerà
E si prenderà ciò che le appartiene
Non lo sai, faresti meglio a correre, correre, correre
Ho detto che dovresti
Correre, correre, correre
Finalmente la situazione si capovolgerà
Parlando di Rivoluzione"

Questa crisi porterà necessariamente a dei cambiamenti, se non proprio a una rivoluzione. Bisogna ripensare, rivalutare, ridimensionare, riciclare, reinventare, ricominciare, recuperare, oltre che resistere (= ri-esistere). Rivoluzione come una nuova evoluzione: niente può restare sempre uguale, e non si può andare sempre peggio.

domenica 22 marzo 2009

One more?

Sono un fan assoluto dei prodotti di despair.com , e li uso spesso come immagine di commento ai miei post. Se avessi la disponibilità finanziaria li importerei (traducendoli), secondo me si venderebbero. E così eccovi suggerito un business alternativo, se avete soldi da investire, di questi tempi. Sono bravissimo, io, ad avere idee con cui poi fanno i soldi gli altri ;-(
Il poster che vi propongo oggi è più "filosofico" e psicologico del solito (in genere si riferiscono, con brillante sarcasmo, al mondo del lavoro e al mito amerikano del successo) .
E poi, soprattutto, "One more" COSA? ;o)

sabato 21 marzo 2009

Elisa - Una poesia anche per te

Elisa - Una poesia anche per te

Forse non sai quel che darei perché tu sia felice.
Piangi lacrime di aria, lacrime invisibili che solamente gli angeli san portar via. Ma cambierà stagione, ci saranno nuove rose.
E ci sarà dentro te e al di là dell’orizzonte una piccola poesia.
Ci sarà, forse esiste già al di là dell’orizzonte una poesia anche per te.
Vorrei rinascere per te e ricominciare insieme come se non sentissi più dolore ma tu hai tessuto sogni di cristallo troppo coraggiosi e fragili per morire adesso solo per un rimpianto.
Ci sarà dentro te e al di là dell’orizzonte una piccola poesia.
Ci sarà dentro te e al di là dell’orizzonte una poesia anche per te.
Perdona e dimenticherai,per quanto possa fare male in fondo sai che sei ancora qui e dare tutto e dare tanto quanto il tempo in cui il tuo segno rimarrà. Questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve.
Ci sarà dentro te e al di là dell’orizzonte una piccola poesia.
Ci sarà forse esiste già al di là dell’orizzonte una poesia anche per te, anche per te, per te.

Lo so, è quasi retorica, questa canzone, in questi tempi poi. Qualcuno la troverà patetica, lo so. Ma a qualcuno farà piacere, qualcuno ne ha quasi bisogno. Buona domenica, e buona primavera, a quel Qualcuno.

venerdì 20 marzo 2009

Papy pride

Ieri era la festa del papà, qualcuno se ne è ricordato/accorto? Io sì, ma il 95% del mondo mi sembra di no. Non ripeto quanto scritto un anno fa, nè voglio annoiare con considerazioni psico-sociologiche sulla decadenza della figura paterna (neanche patriarcale) e sugli effetti che questo calo di immagine e appeal abbia sulle persone et cetera.
Così vi riporto gli SMS di risposta al mio mandato il 19 mattina ai miei amici padri: "Ma a te la fanno la festa del papà? Auguri amico papà".
-Daddy pride!
-Ma è oggi?
-A me hanno fatto gli auguri tutti e due e come regalo si sono messi a litigare subito dopo.
-La fanno anche a me a casa la festa, ma non proprio quella ;)
-Io sono fregato in partenza perchè oggi è il compleanno di mio figlio e nessuno mi caga.
-A me già l'hanno fatta. Auguri a te cazz.
-Caro Franco, vorrei solo essere sicuro che la festa non me la facciano al lavoro... Auguri incredibili anche a te.
-Adesso che so che è negativo posso dirti che stamattina ho festeggiato la festa del papà con un bel test di gravidanza? :-)
Ma quello che mi ha fatto più ridere è stato:
-Sono le mogli che devono farci il regalo: un buono da spendere allo Zanzibar (trad.: famigerato locale dell'angiporto di Genova).
Grazie amici padri. Vi lascio una massima del solito ottimo Federico Nietzsche:
"I padri hanno molto da fare per riparare al fatto di avere dei figli".
Ehm...

mercoledì 18 marzo 2009

Mai appendere niente al chiodo

E invece no. Non bisogna mai abbandonare i propri sogni, le proprie passioni, i propri progetti, anche quando hanno l'apparenza dell'hobby creativo da dopo-lavoro. Mai appendere al chiodo la chitarra, la macchina fotografica, la tavolozza, la zappa dell'orto, la scrittura et cetera, anche se probabilmente non diventeranno mai strumenti professionali o fonti di qualche reddito. Mai rinunciare, mai arrendersi, mai "smettere", a costo di dormire molte ore in meno, perchè rinunciando a quello che ci piace fare (creare), quello che potremmo fare per ore senza neanche accorgerci del tempo impiegato, si peggiora, si invecchia, anzi si muore proprio, dentro. Non è mai tempo perso, anche se non ha un riscontro economico. E comunque, insistendo, non è detto che non arrivi mai, questo maledetto riscontro. E magari si riesce pure a far diventare una professione la cosa che più ci piace fare nel "tempo libero". A volte, raramente, i sogni si realizzano, se non ci si arrende.




sabato 14 marzo 2009

Orgogli e pregiudizi



Il video di Raffaella Carrà ha ricevuto ben tre commenti omofobi (debitamente cestinati: viva la moderazione attivata), essendo la Raffa un'icona gay (anche se io non capisco il perchè). Visto anche che a Genova quest'anno ci sarà il GLBTQI Pride voglio esprimere la mia posizione, il mio sentire in proposito.
Io sono un essere umano, una persona, non sono gay nè etero, e neanche bisex, trans, queer, intersessuato: io sono contro anzi direi che vado oltre le etichette e i generi.
Non mi interessano, anzi non mi riguardano, i gusti e le tendenze sessuali delle persone, in quanto fanno parte della loro sfera intima e privata in cui si dovrebbe poter essere davvero liberi (oltre che consenzienti).
Ci sono solo persone brave o cattive, simpatiche o antipatiche, generose o prepotenti, intelligenti o stupide. Invece, nel 2009, ci sono ancora un sacco di pregiudizi che rovinano l'esistenza di chi è diverso in campo sessuale. La sessualità di una persona non influisce sull'opinione e sulla stima che ne ho.
L'importante è amare e essere amati, sia sentimentalmente che fisicamente, comunque. Non (mi) importa chi, da chi, come, dove, perchè.
Quanti drammi, quante tragedie si sarebbero evitate nella storia se considerassimo le persone solo in quanto esseri umani, in quanto nostri simili concittadini del mondo. La diversità, come la biodiversità, è una ricchezza, un valore positivo e costruttivo (se rimane nei confini della convivenza, della condivisione e del rispetto reciproco).
"I diritti non vanno difesi solo quando riguardano noi, vanno difesi i diritti di tutti. Riconoscere i diritti a qualcuno non vuole dire toglierli ad altri, ma fare aumentare i diritti di tutti" (grande Lella Costa, all'inaugurazione della sede del GP).

mercoledì 11 marzo 2009

Luci, ombre e paure

La nostra paura più profonda
non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda,
è di essere potenti oltre ogni limite.
E' la nostra luce, non la nostra ombra,
a spaventarci di più.
Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? "
In realtà chi sei tu per NON esserlo?
Siamo figli di Dio.
Il nostro giocare in piccolo,
non serve al mondo.
Non c'è nulla di illuminato
nello sminuire se stessi
cosicchè gli altri
non si sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere,
come fanno i bambini
.
Siamo nati per rendere manifesta
la gloria di Dio che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi:
è in ognuno di noi.
E quando permettiamo alla nostra luce
di risplendere
, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di fare lo stesso.
E quando ci liberiamo dalle nostre paure,
la nostra presenza
automaticamente libera gli altri.
Nelson Mandela

Sulla gloria e sul Dio che è dentro ognuno di noi sono un po' perplesso, considerando la cattiveria e l'orgogliosa ignoranza (che diventa prepotenza e violenza) che vedo e sento in giro nel mondo.
Sulla paura invece concordo: dovremmo liberarci dalle paure, sia le nostre interne sia quelle che ci vengono propinate dai media e dai politici.
Aveva ragione il mio amico del cuore quando mi scrisse: "La paura toglie energia e bellezza a tutto, è veramente la palla al piede di cui più dovremmo tagliare la catena. Che spreco di noi stessi."
Pensa che vita, che mondo, se non avessimo paura.

martedì 10 marzo 2009

U2 - Beautiful Day (Live Letterman)

Il nuovo U2, con tanto di Brian Eno, è uno dei dischi dell'anno. Bono sembra aver ritrovato la voce di 20 anni fa. Ascoltate questa performance della settimana scorsa. Quando alla fine cita i Ramones e canticchia "I remember you" mi sono commosso, lo ammetto. E lo so, che gli U2 sono dei dinosauri, retorici e ripetitivi. Ma forse anche io lo sono :-) Questa canzone poi è uno dei miei inni "felici": se comincio la giornata con questa in autoradio vuol dire che è un bel momento, una bella giornata. E questo marzo è un gran bel momento, in effetti.

domenica 8 marzo 2009

"Abbiamo sbagliato tutto?"


Ogni tanto (raramente, per fortuna) questa angosciante domanda fa capolino nei pensieri dei genitori un minimo responsabili, quelli che vogliono essere presenti. Si fanno sacrifici, si rinuncia a una buona parte di se stessi (tempo libero, carriera, spese, interessi) per i figli, e poi certi giorni hai dei feedback di ingratitudine se non di critica e insoddisfazione che la domandina, tanto inutile quanto velenosa, ti rovina una bella giornata. Allora ti coalizzi con la madre (che se li scorrazza tutti i pomeriggi, avendo preso part-time "per stargli vicino" e ha la sensazione di essere in fin dei conti poco più di un autista-maggiordomo) e gli dici "Ricordati di non dare mai più niente di scontato e dovuto, perchè ci sono ben altri modi di essere genitori, e se questo è quello che pensi, di noi e in genere, se questo è quello che siamo, quello a cui serviamo, allora abbiamo sbagliato tutto, e possiamo sempre cominciare a farci una bella riga di cazzacci nostri, anzichè stare dietro a te e ai tuoi isterismi. Ci sono genitori che le vacanze se le fanno senza figli, e che mettono se stessi in tutto prima dei figli".
Dopo questa precisazione i miei figli, almeno per qualche giorno, hanno cambiato completamente atteggiamento. Paura eh? Vediamo quanto dura. Punto e a capo.

giovedì 5 marzo 2009

La migliore musica per farlo

L'amore, intendo, l'accoppiamento, il sesso, un figlio, fiki-fiki, insomma quella roba lì. Ho appreso dal bel libro di Gino Castaldo che per Anthony Kiedis (il cantante dei Red Hot Chili Peppers) il miglior disco in assoluto per accompagnare il sesso è Kind of blue di Miles Davis. Avrei detto, conoscendo il personaggio, George Clinton, Hendrix, James Brown, e invece.
La riflessione è intrigante e divertente, come tutte quelle sulla musica e l'ambiente/situazione in cui la si ascolta (memori della musica per ambienti di Brian Eno, il concetto/pratica della musicoterapia e anche di questo mio post).
Certo, la musica gradita in certi momenti cambia anche a seconda dello stato d'animo e del partner: una cosa è farlo coi Cocteau Twins, un'altra con i Rolling Stones, un'altra con la musica classica, un'altra ancora con un martello techno...

Quindi lancio un sondaggio fra chi legge il mio blog:
qual'è la vostra musica/canzone, il vostro musicista, il vostro disco preferito per farlo (e farlo bene)?
Rispondete numerosi e possibilmente seriamente, indicando solo musica e musicisti, e non suoni come la pioggia, il rumore del mare o la sirena dei bombardamenti :o)
Penso proprio che ne sentiremo (ne sentiate) delle belle.

lunedì 2 marzo 2009

Steppenwolf - Born to be Wild


Questa è per chi si ricorda gli Anticorpi (FZ, Andrea, Noce, Gino, Luca P. e Luca T.), che la eseguivano (opportunamente stravolta, distorta, allungata) dal vivo 14 anni fa. Oggi ho sentito Gino (dopo secoli), ed entrambi concordiamo sul fatto che "Non che fossimo gli Stones, però avevamo un bel tiro melodico, che potrebbe virare facilmente sul brit-pop (Kaiser Chief, Rakes...) se si volesse trovare un riferimento sonoro attuale". Avremo mai il tempo e la voglia di fare un concerto-rimpatriata? E ci sarà di nuovo l'attuale vicedirettore di Rolling Stone a richiedere urlando questa cover? Sogni di rock'n'roll, nostalgia canaglia, e soprattutto "You can't always get what you want, but if you try sometimes you might find you get what you need" :-)

domenica 1 marzo 2009

Mejo Pejo








Quella sotto era la vista la mattina dal balcone della nostra camera all'albergo San Rocco (è proprio l'anno dei cambiamenti positivi questo: gli altri anni andavo in un altro albergo).
Quello sopra è il mio attico sul mondo, il luogo magico dove tutti gli anni vado in crisi mistica, quest'anno un po' meno perchè ci sono andato con gli sci e dovevo concentrarmi di brutto per non perdere il controllo e farmi male.
Questa volta è andata tutto perfettamente: il viaggio, la sistemazione, il cibo, le sciate (il piccolo Matteo medaglia di bronzo: d'altronde, con la faccia che ha...), il sole, la neve, tutto.
Il ritorno alla routine sarà duro, ma ho ricaricato le pile per bene, in vista di una primavera cruciale.
Quasi mi vergogno a dirlo, forse è da piccoloborgheseitalianomedio "togliersi delle soddisfazioni" con le vacanze, ma...sono stato felice. Mi sento un uomo fortunato, pensa un po' (chiedo scusa).
Vediamo quanto mi dura questo sorriso, adesso.
PS Tornato a casa: bolletta della luce tripla del solito, telefono e internet disconnessi, giornata di pioggia uggiosa...uhm...sgrunt...