martedì 3 novembre 2009

Paolo Benvegnù - Suggestionabili

"Io so la mia verità e voglio usare il cranio come un archibugio
Per sparare la mia verità che non è inchiostro nero ma sangue che grandina gioia. La mia verità è come una finestra nel vuoto inchiodata ai suoi cardini. La mia verità, linea di protezione e coerenza ai deserti che cambiano
Ma sono suggestionabile sono troppo suggestionabile
Siamo troppo suggestionabili
Infantili ed interpretabili siamo troppo suggestionabili
Ci muoviamo ma siamo immobili siamo troppo suggestionabili
Io so la mia verità. Sono passato in mezzo agli inferni alle mie pazzie, ma è la mia verità. E spero possa esploderti in faccia spaccarti la testa. La mia verità è nell’ostinazione a cercarmi a ferirmi a capirmi. La mia verità è rinnegare i padri le madri le bocche e gli stomaci
Ma sono suggestionabile sono troppo suggestionabile
Siamo troppo suggestionabili
Infantili ed interpretabili siamo troppo suggestionabili
Ci muoviamo ma siamo immobili siamo troppo suggestionabili
Io so la mia verità e voglio andare in fondo a tutto quello che so
Io voglio assaporare ogni secondo che avrò.Perché io sono un uomo. Io sono insicuro. Io sono il padre la madre il figlio
Io sono il vertice. Io sono l’assoluto. Io sono il genio. Io sono il mio assassino. Ma sono l’unica cosa che mi rimane
Io sono l’ultima cosa che ho. Sarò la prima cosa che avrò
Se sono l’ultima cosa che mi rimane.
Sarò la prima cosa che mi rimane.
Siamo troppo suggestionabili"

Un invito a conoscere questo personaggio della musica italiana ancora poco conosciuto ai più. E no, non arriva da X-factor e neanche da Amici, spiacente.

2 commenti:

chiara ha detto...

ciao! ho viste Benvengnù in concerto a Milano tempo fa... e ammeto che me ne sono andata a un certo punto, un po' boring... però questo testo è bello, più da leggere che sentire cantare.

Anonimo ha detto...

Boh, mi ricorda qualcosa di Max Gazzè.

Andrea