venerdì 31 dicembre 2010

Memorabilia 2010

Tradizionale (per me) e temuto post di fine anno: bilancio-rendiconto e ricordi da mettere in una scatola nella cantina dell'anima. Il 2010 non è stata una annata molto positiva, per me, eccetto per la musica (il disco sui Clash e quello dei Fenomeni coi relativi concerti). Il lavoro mi ha assorbito (direi prosciugato) parecchio tempo ed energia, tolti al privato e al personale (vedi come ho trascurato il blog a favore di Facebook, più veloce e superficiale).Ho raggiunto solo 30 dei 73 obiettivi (piccoli e grandi) che mi ero prefigurato:  devo ammettere che forse chiedo-pretendo troppo da me stesso, ma anche il mondo e le altre persone non scherzano. Posso dire di aver fatto del mio meglio? No, perchè non è bastato, spesso, nè a me nè agli altri. Quindi il 2011 sarà certo migliore, perchè so imparare dagli sbagli che faccio. E quelli che continuo a fare evidentemente mi piace rifarli o fanno parte della mia natura, per cui amen. PS Le liste sottostanti sono in ordine cronologico e non di importanza.
Magic moments
Andare al cinema con mia moglie
Le serate con gli amici di 25 anni fa
Il disco sui Clash e le sue presentazioni dal vivo
Sciare con tutta la famiglia a Pejo
I Fenomeni: la band, il disco, i concerti
Stintino, la Sardegna, gli amici sardi
La Caminada a S'Agarò all'alba
Il tour a Roma
Guardare l'NBA col 13enne Alessandro
Sentire e capire le radici
Riscoprire e discutere me stesso
Bad moments
Quest'anno non li voglio elencare nè ricordare, troppo frequenti e lunghi quando non irrilevanti. Preferisco non indugiarci. Nessuna tragedia nè problemi di salute.
Libri
Non li conto più (e sbaglio), mi sono tolto anche da Anobii (peccato ma et cetera). Quelli che mi sono piaciuti di più:
Carver, Voi non sapete cos'è l'amore
Labranca, Haiducii
Baricco, Emmaus
Grossman, Vivere e amare
Ponticelli, Emozionarsi fa bene
Risè, Il maschio selvatico
Bly, Il piccolo libro dell'ombra
Piccolo, Momenti trascurabili di felicità.
(Ometto volutamente le case editrici.)
Musica
Acquistata pochissimo, zero novità, ascoltata principalmente su youtube. Preferiti in ordine cronologico:
Cat Power
Gun Club
Malika Ayane
beat italiano 1966-1969
reggae soprattutto versione dub
Clash
PJ Harvey
Bob Mould e Husker Du
Jimi Hendrix
Depeche Mode
Film
Sono andato ben 14 volte al cinema, un record, soprattutto col piccolo Matteo, e poi ho Sky Cinema.
La prima cosa bella
La bocca del lupo
Mine vaganti
Revolutionary road
La nostra vita
Toy story 3
Departures
La messa è finita
Tra le nuvole
TV
Desperate housewives
David Letterman
Parla con me (Dandini)
NBA
Current
Vieni via con me (Fazio-Saviano)
TG3 notte
SOS tata
La Samp

Concludo augurando un 2011 migliore a quei pochi affezionati che ancora visitano il mio blog anzichè cazzeggiare su Facebook: spero di essere più comunicativo (oltre che sereno), l'anno prossimo.
E ora punto e a capo.
Prosit.


sabato 25 dicembre 2010

Enjoy the Silence

Ennesima volta che posto questo video. Per la bellezza della musica e delle parole, ma anche per ribadire il bisogno di silenzio che mi prende ogni tanto. Un silenzio così difficile da cercare e da trovare. Il silenzio che c'è solo all'alba in spiaggia a Stintino, o sulla Caminada di S'Agarò, o sulla piana tra Quargnento e Lu. Sono questi i momenti in cui riesco a sentire il rumore del mio cuore e del mio respiro. Sono quelli i momenti in cui mi rendo conto che esisto.

sabato 18 dicembre 2010

La canzone del mese

Ogni volta a Natale

Tutti gli anni arrivo stanco e snervato al Natale. Tutti gli anni mi riduco a fare i regali all'ultimo momento così che anzichè una cosa piacevole diventano uno stress. Tutti gli anni poi faccio un bilancio personale, gli obiettivi raggiunti, le cose belle salvaguardate, i buoni propositi dell'inizio-anno, e son dolori, anche fuori casa. Tutti gli anni fa un freddo bastardo che spesso va a finire anche dentro l'anima. Tutti gli anni mi dico Il prossimo Natale non lo affronterò nè passerò così. Quest'anno (oggi) mi sono anche ammalato (influenza). Insomma, Babbo Bastardo, non puoi scegliere un altro camino l'anno prossimo? Non sono stato neanche cattivo, neanche quando avrei potuto o dovuto esserlo. Ah ma l'anno prossimo...

giovedì 9 dicembre 2010

I Clash nel cuore

Che serata indimenticabile, ieri al teatro Hops! Inizialmente intimorito dalla dimensione teatrale (palco alto, poltroncine da cinema), al terzo pezzo mi sono rilassato. A metà sono cominciati i duetti, tutti emozionanti, qualcuno da brivido (Guns of Brixton con Francesca degli Anais). Ho suonato per la prima volta con un mio local hero, Marco Cheldi degli Sleeves, una London calling da paura. Ho improvvisato The magnificent seven con quel gran signore di Bobby Soul (ricevere "complimenti di cuore" da lui!!), e poi Attilio, Andrea con una fiammante nuova Fender Jaguar, Joe Falchetto, Diego...e poi tanti amici appassionati dei Clash in platea, Fritz dj sopraffino (OI), la simpatia di Cristina, fabio e Claudio dell'Hops (posto fichissimo)...insomma, una serata che ha scaldato il cuore a molti. Grazie a tutti, e grazie ai Clash.
PS Il bis lo faremo a febbraio, quando Fritz farà una mostra di memorabilia dei Clash.

martedì 7 dicembre 2010

Franco Zaio rocks the casbah


Mercoledì 8 dalle 21 serata Clash a cura del sottoscritto e Fritz Barile ai dischi. Ospiti a sorpresa, brividi e sorrisi garantiti. Poi vi racconto, se non potrete esserci.

sabato 4 dicembre 2010

Crass, not Clash

Durante la serata di ieri mi sono tornati su i Crass, una band fondamentale della mia vita, persone a cui devo (insieme a tantissimi altri) molte istanze ed idee in cui credo ancora oggi. E combinazione ho appena divorato questo libro. La scheda è questa. Imperdibile per chi li amò all'epoca, e anche per chi li odiò, giudicandoli pallosi e poco divertenti. Consigliatissimo per chi vuole conoscere una importante esperienza inglese (e mondiale) del movimento alternativo non solo musicale (anzi: la musica era un mezzo, non un fine).

I Crass al 261 25 anni dopo


Ieri sera sono andato con Luana all'inaugurazione del 261: c'erano Oscar a mettere i dischi, Marzio al bar, Raimondo a fare gli onori di casa, dentro ho rivisto Massimo Badhead, Riky, Massimo C., Roberto G., e diversi volti noti della scena new wave anni 80. Sembrava un flashback dello Psyco, 25 anni dopo. Quando sono entrato c'erano i Tuxedomoon, e poi Siouxsie, Black Flag, Crass, Dirt...Al 261 ci andavo a suonare coi Contrattacco, 26 anni fa, che emozione tornare tra quelle mura. Il tempo passa, i capelli imbiancano (età media 40-45 anni), ma certe emozioni e passioni musicali restano sempre vive, giusto un po' sopite dal tran tran. Grazie Agitacja! Alla prossima!

domenica 7 novembre 2010

La cultura del nulla

Purtroppo, non lo possiamo negare, la cultura contemporanea sembra non aver più nulla da dire né ai giovani né agli adulti, perché pare non credere al valore dell'uomo: la libertà è identificata col capriccio individuale, la felicità con il successo, il piacere e il denaro. La ragione – capacità di conoscere la verità delle cose e dei valori – è sfiduciata. Il senso del limite e delle regole sembra un insulto alla dignità: l'individuo è il centro di se stesso. La vita viene presentata come il mito dell'eterna giovinezza, fatta di trionfi e soddisfazioni, dove tutto è facile e spesso dovuto, dove la fatica e il sacrificio sono banditi, dove l'essenziale è apparire, essere visti e ammirati. E' l'affermazione del nulla: nulla di senso, nulla di valore, nulla di rapporti veri e costruttivi. È il nichilismo.
Ma la vita non è così e se non siamo educati alla vita reale – non a quella virtuale – saranno delusioni gravi e pericolose per i singoli e per la società intera.
Non indovinereste mai chi ha scritto queste belle parole: Bagnasco, l'arcivescovo di Genova. E io le condivido, ma mi preoccupo anche un po'.


domenica 31 ottobre 2010

The Dream Syndicate - Halloween

Quando ero bambino mica si facevano ste feste, sti dolcetti e scherzetti. E poi, anche se si fossero fatti, io non avrei partecipato: odio le mascherate da quando mi vestirono da Arlecchino e vedendomi allo specchio piansi disperato. Avevo già capito tutto Pirandello, inconsciamente.

sabato 30 ottobre 2010

Change Your Mind

Com'è dificile far cambiare idea alle persone, soprattutto a quelle più importanti. Certe idee si formano come stalattiti di amarezza e incomprensione, goccia dopo goccia, lacrima dopo lacrima. Piove sempre sul bagnato, e le giornate si accorciano, c'è sempre meno luce, meno sole.

venerdì 22 ottobre 2010

Sorry, bloggers

Non so se chiedere scusa a me stesso o ai bloggers che ho trascurato in questi mesi, spesso persone interessanti e profonde con cui davvero si condividevano gusti, emozioni, sensazioni, libri, dischi, tutto. E' che il media blog richiede più tempo e dedizione, rispetto a Facebook (per non parlare di Twitter: una pigolante sintesi estrema della comunicazione, per cui mi aspetto di arrivare agli ideogrammi, ormai).
Chiedo scusa, e basta. Cercherò di ritagliarmi più tempo per il blog, rispetto a un Facebook che ti porta via giusto qualche minuto magari sul cellulare. Il fatto è che da quando sono entrato nella seconda metà della vita il tempo sembra essersi ridotto, assottigliato, scorre velocissimo. Ma mi impegnerò.
Un saluto a tutti, vi voglio sempre bene, ma non ce l'ho fatta, negli ultimi mesi, a starvi dietro, e mi dispiace. A presto, promesso.

lunedì 11 ottobre 2010

La mia terra

Io sono un po' svizzero, preciso più che riesco, ma modesto senza arroganze. Sento il sapore del mare che con il suo fascino rovina il gusto del vino. Rimpiango un orizzonte trompe l'oeil. Sradico ogni giorno ogni piccola radice che cresce sotto i miei piedi. La nebbia è il mio cielo, il sole un abbaglio, la terra arata è il mare in cui naufrago.

venerdì 8 ottobre 2010

Sorseggiare l'Ombra

Forse vivo più intensamente degli anni passati, non ho più tempo per raccontare e commentare. Un po' è colpa di Facebook, così veloce (ma superficiale). Un po' forse è perchè non ho più tante cose da dire. La politica la commenterò quando guadagneranno come gli insegnanti. La vecchiaia che avanza? Oggi sono a casa con febbre, tosse e mal di schiena (che se tossisco vedo le stelle). I figli? Crescono e danno anche delle soddisfazioni, ma che mondo affronteranno, bah. La musica anche, distrae e vitalizza, guai se non ci fosse. Gli amici, i genitori, i colleghi, il lavoro, la casa...Meglio tornare a letto, non sto mica bene. Vado a buttare giù un po' di Ombra.

mercoledì 29 settembre 2010

Un Fenomeno a Roma

Questa è la copertina del disco dei Fenomeni in cui mi pregio di suonare la batteria (e il tamburello). Siamo andati a suonare a Roma, al festival beat del Micca club, fighissimo locale in via Micca. Viaggio in auto col buon vecchio Andrea + strumenti + dischi, raggiungendo Mat e Pier (reduce da un'intervista all'alba su RaiDue) per una ottima magnata ("ce semo attoppati") al Bucatino, Testaccio doc: coda alla vaccinara, pajata, amatriciana, vinello sincero, sambuca con la mosca. Poi visita da Soulfood, bellissimo negozio in cui abbiamo ascoltato per la prima volta il nostro disco. Quindi giro per Roma alla Nanni Moretti, soundcheck, pizza, molte Leffe e cocktails vari, e concerto freakbeat irruente, prima dei Ganzi di Firenze. Irruente significa che Matteo al secondo pezzo era già sul pubblico e sui muri, scalzo, da vero Iguana Beat, il basso di Andrea che alla fine sembrava Lemmy dei Motorhead, l'ultimo pezzo con crollo della batteria, maracas fracassate, corde rotte, cose così :-)) Locale pienissimo e reazioni positive, anche se molti si aspettavano forse un approccio meno punk. A letto alle 4.
Domenica da turista con mia moglie, colazione da Necci ("il bar di Pasolini"), menù turistico 14 euro (ma il caffè extra costava 4 euro, ladri geniali), e passeggiata in una delle città più belle che io conosca. L'unica cosa che mi lascia perplesso di Roma è la sensazione di caos e improvvisazione, nelle strade e ovunque. Il tutto però si affronta con molto senso dell'umorismo, non come a Milano che stanno sempre incazzati. Sono Pazzi (simpatici) Questi Romani.
Un weekend indimenticabile.

venerdì 24 settembre 2010

Heroes

La senti la mattina mentre vai a lavorare, e non sai se sentirti eroe o fallito. Ma forse le due cose si includono. Every day.

giovedì 16 settembre 2010

Strange Days

Giorni strani ci hanno trovato. Giorni strani ci hanno scovato, e distruggeranno le nostre gioie casuali. Noi dovremmo andare a giocare o cercare una nuova città. Strani occhi riempiono strane camere, le voci segneranno la loro stanca fine, l'hostess sta sorridendo, i suoi clienti dormono a causa di un peccato, mi senti parlare di un peccato e tu sai che questo lo è. Giorni strani ci hanno trovato e durante le loro strane ore noi tiriamo avanti da soli, i corpi confusi, le memorie maltrattate, mentre corriamo dal giorno verso una strana notte di pietra.

E' un periodo molto stressante/stressato, questo, per il mio lavoro. Lavoro 12 ore al giorno, cento cose a cui pensare contemporaneamente, senza perdere il "focus" nè la motivazione, anche quando il lavoro finisce. Questa canzone dei Doors dice tutto meglio di quanto potrei cercare di fare io. Posso solo aggiungere che questi strani giorni finiranno, e la notte non sarà di pietra, dopo.

lunedì 6 settembre 2010

My Drug Hell - Girl at the Bus Stop

Questo è un mio vecchio amico di Londra, Tim. E questa deliziosa canzone la dedico a tutti i disgraziati che si passano ore sui mezzi pubblici, come me. In quei viaggi si può leggere, ascoltare musica, sognare, pensare a canzoni come questa.

martedì 31 agosto 2010

Sono pur sempre Franco Ramone

Segnalo a tutti lo speciale sui Ramones in XL in edicola oggi, spassoso (i fumetti: in uno starring il Miraglia!) e commovente (i ricordi di Philopat e Marky). Giusto l'altro giorno su fb con Adolfo Massazza e Grieco rimembravamo quel concerto del 1980 che cambiò la vita a un sacco di ragazzi (vedi anche http://zaio.blogspot....com/2009/12/il-mio-primo-concerto.html). Sono stati i più importanti, i Beatles di noialtri nati nei 60's. Leggete i nomi e le scritte di questo video: c'è TUTTO.

PS Ricordo inoltre, a chi mi conoscesse da poco, che 15 anni fa fondai i leggendari Ramoni, tribute-band con testi in italiano e genovese, che realizzò un 7" e fece da spalla ai Mummies e a lui, il mitico Dee Dee. E scusate se è poco ;-)

domenica 29 agosto 2010

Inquinamento estetico

Per (ri)apprezzare la quotidianità, le cose che vediamo tutti i giorni, abbiamo (plurale minoritatis) bisogno di più bellezza, in tutto, dagli oggetti più banali alle strutture che vorremmo definitive ed eterne (salvo calamità naturali). Sarebbe importante (bello) che le cose pubbliche fossero fatte con un gusto che unisca il funzionale all'estetico, e non solo fatte tanto per farle, interessandoci a malapena della funzionalità (e neanche duratura). Parlo di strade, spiagge, palazzi, marciapiedi, lampioni, muri, aiuole, rotonde, tombini, semafori...In Catalogna ogni anno noto una cura del dettaglio in questi ambiti che mi rattrista al confronto del ritorno in Italia. Un esempio macroscopico: le spiagge. Là sono pubbliche, e ciononostante ogni mattina vengono pulite come neanche le nostre private. Raccolta differenziata dei rifiuti, un mezzo che pettina la sabbia, docce gratuite. La natura, nelle sue espressioni, viene accompagnata o addirittura evidenziata, quando crea cose curiose, e non fatta fuori di brutto, tagliata, estirpata.
Per farvi un esempio guardate questa foto: sono i bidoni della spazzatura e il recipiente per la cacca dei cani. Ora pensate alla nostra spazzatura e alla cacca dei nostri marciapiedi: non vi viene da piangere? Ma l'Italia non era detta "il Bel Paese"? Forse siamo in pochi a notare queste cose, queste brutture, queste sottili cattiverie che a poco a poco ci avvelenano la vista, e la vita, abituandoci al brutto, allo sporco, al guasto, al decadente. Alla morte. Non è solo l'inquinamento atmosferico ad avvelenare e uccidere. Anche così, ci uccidono lentamente. 

Ritorno alla realtà (più o meno virtuale)

Ecco dove sono stato, per sette giorni che adesso al ritorno sembrano venti. Domani si torna alla realtà. S'Agarò è uno dei miei "luoghi del cuore": è la quinta volta che ci vado! Una specie di appuntamento-miraggio. Bei posti, bella gente, ottimo rapporto qualità/prezzo. Unica nota negativa: presi due chili, micidiale l'ABBUFFE', nonostante il tennis con Ale, lo snorkeling con Matteino, e le lunghe camminate da solo sul Camì de ronda a picco sul mare (seguirà reportage). Sono quasi diventato un buddha :O)
E' successo qualcosa di importante, mentre ero lontano? Non credo proprio. E se sì, non mi ha toccato.

domenica 15 agosto 2010

Virtualmente assente


















Per un po', penso fino a fine mese, sarò assente da questi schermi. Ho un sacco di cose da dire e da fare nel mondo reale. Arrivederci a tutti, reali e virtuali, a settembre.
PS L'immagine scelta è un indizio di dove andrò e cosa farò, in tutti questi giorni.

sabato 14 agosto 2010

I temporali di agosto

Le pioggie di questo strano ferragosto mi ricordano i temporali a Lu Monferrato di quando avevo 19 anni. Forse ispirato da questo video, uscivo e me li prendevo tutti. La bellissima ragazza con cui stavo (chissà che fine ha fatto) mi guardava con un sorriso triste, probabilmente pensava che fossi pazzo, considerato anche il modo in cui giocavo con il nostro amore, sprecandolo, sottovalutandolo. Mi ricordo una sua frase, dopo un pomeriggio in cui ammisi di essere stato felice: Ma perchè non me lo hai detto? E io pensavo già alla prossima felicità, la prossima avventura, senza godermi il presente, senza costruire un futuro. Beota gioventù.

sabato 7 agosto 2010

Estati in città, anni 80

Si è un bel po' svuotata la città. E la mente subito rincorre i ricordi delle estati in città, da ragazzo, con la casa "libera", passate a girare tutta la notte, giocando a pallone a Quarto o in piazza della Vittoria, e poi a casa di qualcuno a vedere film splatter o di serie P, o video musicali (mi è rimasta impressa la sera che guardammo "Urgh! a music war" a casa mia, saremmo stati in 20), nel frigo solo birra e vino, nel piatto solo spaghetti aglio e olio, crollare (a letto, sul divano o per terra) alle 4...le mattine dopo una caffettiera intera, e si ripartiva con due ore di sonno. Ora diciamo "Ci divertivamo con poco", ma quel Poco era Tanto, altro che.

mercoledì 4 agosto 2010

Sono un Fenomeno

Questa è l'ultima cover (tradotta in italiano: "Acqua sporca") dei favolosi Fenomeni, la mia band di bitt psicadelico grazie alla quale io e Andrea "Fenderman" torniamo indietro di 20 anni, come divertimento e spirito. I Fenomeni sono un...fenomeno nato su Facebook: c'è una pagina con tanto di canzoni ascoltabili che vanta già 285 fans in tutto il mondo, oltre ai complimenti di mostri sacri come Mike Stax e gli autori originali di alcune nostre cover. Il nostro approccio al bitt non è mai demenziale, anzi, è ammirato e appassionato, ed è frutto della passione e competenza di Matt e Pier, che mi hanno coinvolto in questo trip out of time. I Beatles, gli Stones, i Byrds, i Sonics e tutto il 60's garage-punk sono una mia passione da almeno 25 anni, da quando cioè ci fu il revival guidato da Fuzztones, Unclaimed, Chesterfield Kings e company. Dopo il successo del concerto con gli Illuminati de Roma, a fine settembre sbarcheremo dal vivo a Roma, dove ci aspetta tra gli altri anche una certa Asia A.. A settembre dovrebbe uscire il nostro primo disco (vinile 7", ovviamente) con 4 pezzi. Insomma, sono un Fenomeno.

sabato 31 luglio 2010

Caro amico ti sego

Ho spesso riflettuto sull'amicizia, in questo blog. Ci ritorno sopra in occasione della fine di un'amicizia. Ho deciso di non cercare più un mio vecchio amico, uno con cui ho condiviso momenti importanti, belli e brutti, e una confidenza particolare. Da quando le cose sono andate storte, ossia da quando sarebbe il momento di dimostrare amicizia, il mio ex-amico non risponde alle mie disinteressate offerte di aiuto, nè ai miei Come stai?, e le rare volte che l'ho incontrato fa il sarcastico e l'antipatico. 
Per fortuna non è l'unico amico che ho, mi dispiace solo che sia finita un'amicizia che ha radici oltre 20 anni fa. Ma pazienza, me ne farò una ragione: ho diversi altri amici, vecchi e nuovi, con cui riscaldarsi reciprocamente il cuore. 
E forse non è neanche giusto aspettarsi che certe amicizie durino una vita: in fondo un po' si cambia, negli anni, e anche senza accorgercene ci ritroviamo di fronte a persone (se non specchi) con cui non abbiamo più niente da spartire. E allora bye bye.   

domenica 25 luglio 2010

Samuele Bersani

Visto in piazza (agratis) a Varazze, sabato. Bersani è uno dei cantautori che stimo di più, e sabato ne ho avuto conferma: bravo, simpatico, raffinato, ironico, spesso poetico (sentite le parole di Ferragosto). Ce ne fossero. E ne facessero di concerti così anche a Genova, non capisco perchè. Ma d'altronde, come dice lui, mi sembra impossibile da non capire, mi sembra di vivere in un pesce d'aprile. E' sempre bellissima la cicatrice che mi ricorderà di esser stato felice.

giovedì 22 luglio 2010

Run Run Run

Correre, camminare spediti, è una forma di autoipnosi. Già a Stintino, ogni mattino, alle 7, alla Pelosa (beh, il posto meritava, prima che si riempisse assurdamente). Ogni estate questo trip, un'ora o due, mentre la gente dorme ancora, senza musica se non quella del proprio corpo (il respiro, il cuore, i piedi) fino a uno stato di trance che rilassa, distrae e astrae. Vorrei mantenere questo rito tutto l'anno: è tutta salute, fisica e anche mentale.

Toy story fans club

A casa siamo fans di Toy story dal primo. Il terzo, visto stasera in un bellissimo 3D, conferma il fans club Zaio. Lo consiglio anche se non avete scimmio... pardon figli al seguito, uno spasso (anche se ci sono molti riferimenti agli episodi precedenti). Dulcis in fundo, canzone di Randy Newman, e scusate se è poco.

martedì 20 luglio 2010

Sun Is Shining Dub - The Aggrovators

Questa per il giorno, invece. (Per chi non lo sapesse: pezzo originale di Bob Marley, da Kaya).

Aaah, relax, no stress :-)

Could you love me tonight...

Colonna sonora ideale di queste notti di afa, fin dal lontano 1979, quando coi miei amici Giuliano e Lorenzo attraversavamo la piana di Occimiano in vespino 50 fendendo l'umidità con i cuori confusamente in tumulto. E ancora adesso, questo mantra sexy e insinuante mi ricorda quanto sia importante l'amore: farlo, cercarlo, aspettarlo, coltivarlo.

lunedì 19 luglio 2010

Centri asociali

Sono un appassionato di musica reggae, e mi sarebbe piaciuto andare al CSOA Terra di Nessuno a sentire Luciano. Per fortuna ho letto sul manifesto: "from 23 till the morning comes". E bravi! E poi il giorno dopo chi ci va a lavorare?! E' una tradizione dei centri sociali, questa dei concerti a notte fonda, forse perchè destinati a persone che non lavorano e non si devono alzare la mattina presto. Certo è che poi molte persone non ci vanno, con certi orari. Ed è un peccato anche per i centri sociali, dove potrebbero arrivare persone "estranee" al discorso CSOA attirate dalla musica. Amen. Spero di prendermi una rivincita con gli Skatalites venerdì in piazza a Casarza. Nuff respect :-)

mercoledì 14 luglio 2010

Holding Back The Years

Anche questa è praticamente un inno, con certe parole. Mi è tornata spesso in mente, in Sardegna, nei giorni scorsi. La cosa importante è che ho recuperato il sorriso, anche di chi mi vuole bene, e ho capito una grande cosa: che un'altra vita era, è e sarà possibile. Altri ritmi, altri stili, altri valori, altri colori, altri calori. Quindi I'll keep holding on...

PS Vediamo quanto dura, la ricarica di energia positiva. Bentornat* a tutt*.

The Kinks - Sunny Afternoon

Sono tornato. E questo è una delle canzoni di questa strana estate.

domenica 20 giugno 2010

Chiuso per tre settimane























Non accederò a internet, blog, Facebook, mail per tre settimane. Non è una dieta, un fioretto, una rinuncia, o chissà cosa: è che ho un casino di cose da fare nella vita "reale", non avrò nè il tempo nè il modo di mettermi al computer.
Ci rileggiamo a metà luglio.
Buona estate a tutt*.

venerdì 18 giugno 2010

La gente non è buona

Ma perchè molte persone di fronte a un cambiamento o una novità vedono subito l'inconveniente o l'aspetto negativo? Perchè così tante persone pensano di aver capito tutto della vita? Perchè così tante persone si ingegnano a fottere il prossimo, anche quello innocuo e innocente? Perchè così tante persone vedono o prevedono la malafede, la fregatura, la stupidità altrui? La maggior parte della gente non è buona: è stronza e autoindulgente. Lo dicono anche i favolosi Cramps (rest in peace Lux Interior, dio ti benedica Poison Ivy), e anche Nick Cave, non sono io che sono paranoico o ingenuo o sfortunato. L'esperienza insegna. Ed è dura e amara la vita, per chi vuole cambiamenti, novità, una vita serena e onesta, un po' di affetto, qualche sorriso, qualche soddisfazione, qualche entusiasmo, qualche idea, qualche sogno. Qualche eccezione per fortuna ancora resiste, ma conferma la regola.

Dove si va da qui (Afterhours)

Giorni di viaggi in treno. Dove si va da qui? Non lo so, l'importante è andare, fuori da me, e tornare, in me, senza perdermi.

lunedì 14 giugno 2010

The Jam - Monday

Consumai questo disco, al liceo. Conteneva anche un 45 giri in omaggio, nientemeno che Going underground. E stamattina, lunedì piovoso, mi è tornata in mente questa meravigliosa canzone.

sabato 12 giugno 2010

Sick Tamburo - Sogno

Da un sacco di tempo non sogno più. O forse solo non me li ricordo più, i miei sogni. Ma mi sto impegnando a ricominciare. Il bello deve ancora arrivare.

venerdì 11 giugno 2010

Io tremo nell'estate

Tu sei come una terra
che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge.
Cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento.
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate.
(Cesare Pavese, 29 ottobre 1945)
La poesia-canzone che apriva il mio disco del 2008. Ecco, oggi SONO questa poesia. E' anche arrivata l'estate. Sarà più dura del solito: una libreria in più a cui badare, e soprattutto una nonna fisicamente indisponibile per accudire i bambini, dovremo inventarci qualche soluzione, quando non siamo in ferie. Ma ce la farò, in qualche modo. Wake me up when september ends.

lunedì 7 giugno 2010

sabato 29 maggio 2010

Little by little

Don Henley - The Boys Of Summer

Losing my religion


-La preghierina la sera puoi dirla anche nella tua mente, in fondo è un modo per parlare con Dio. -E se non mi risponde? -Guarda che Dio non risponde, ma ti ascolta. -Io voglio che risponda alle mie domande. -Beh, a volte risponde coi fatti. -Perchè non mi risponde? (Matteo Zaio, 9 anni)

Chi ha una Fede ha una marcia in più, più forza, più speranza, più luce. Il credere a un aldilà, a un Essere superiore, all'esistenza dell'Anima, rende sicuramente la vita, soprattutto quando è brutta e difficile, più vivibile, più magica ed emozionante. Qualcuno dice: come una droga (il famoso oppio dei popoli). Sia quel che sia, anche se ci sono i fanatici, gli antipatici e gli intolleranti, la differenza fra materialisti e credenti è evidente. I credenti sono più sereni. (FZ, dicembre 2007)


Il cielo lo lasciamo ai passeri e agli angeli (Heine, credo). Eh sì, da qualche anno il cielo per me è muto. Fino ai 18 anni sentivo davvero un qualcosa, come una presenza, una Grande Anima, uno Spirito, un Padre metafisico a cui mi rivolgevo nei momenti difficili, chiedendo aiuto, e anche in quelli belli, per ringraziarlo. Mitologie? Superstizioni? Come credere agli UFO? Scialuppe di salvataggio? Certo, ma questa specie di "fede" era incoraggiante come un bisogno, la spiritualità qualcosa di magico. Dovessi indicare un anno della "caduta" di questa tensione, direi quello della morte di mio suocero, nel 2002. Come un crollo di fiducia (= fede) nel cielo, nel destino. Ora seguo il catechismo di mio figlio, che vuole fare comunione e cresima, ed è bello vedere nei suoi occhi, nelle sue parole, quella luce che dentro di me si è oscurata. Mi piace accompagnarlo a messa, sentire il Vangelo (un po' meno le prediche), pensare che il messaggio di Cristo era meraviglioso e rivoluzionario, ma completamente travisato, direi trafugato dalla Chiesa. E la sera, quando i miei figli "dicono la preghierina", mi sembra di essere un intruso, una spia, un attore maldestro, lì insieme a loro. Chissà, forse un giorno quella specie di luce tornerà ad illuminare le mie notti e le mie giornate buie. Quasi lo spero, perchè ero molto più sereno, con "l'oppio dei popoli". E insieme a Morrissey mi viene da guaire Jesus, do you hate me? Do you hate me? (FZ, luglio 2007)

Ho riproposto due miei vecchi post per commentare la discussione con Matteo di ieri sera. Grazie Signore graaazieeee...

mercoledì 26 maggio 2010

Pescare luce

Se ogni giorno cade
dentro ogni notte
c'è un pozzo
dove la chiarità sta rinchiusa.
Bisogna sedersi sull'orlo
del pozzo dell'ombra
e pescare luce caduta
con pazienza
(Pablo Neruda)
Da oggi ho cominciato questo percorso, questo atteggiamento, questo proposito. So che sarà difficile e anche doloroso, ma è una cosa che devo a me stesso e a chi mi vuole bene (quei pochi).
E oggi è stata una bella giornata. E' difficile essere infelici con un sole e un cielo così. Non sono felice, non esageriamo, anche se avrei molte buone ragioni per esserlo: però sono un po' più leggero e sereno. Just a little bit. Little by little.
Ce la posso fare.


Sorry somehow


Mi dispiace non trovare più il tempo di scrivere sul blog come un tempo. Il nuovo lavoro mi ha assorbito (esaurito?) parecchio: nel tempo libero voglio/devo dedicarmi a moglie e figli, che, soprattutto il piccolo di 9 anni con la sua vivace ingenuità, a volte mi salvano dalla Stanchezza con la S maiuscola.
Una breve sinossi della situazione:
-stress per apertura nuova libreria a Savona (e forse salto le ferie di giugno anche quest'anno)
-genitori che invecchiano male, malattie, acciacchi, tristezze
-la polemica col figlio di 13 anni si è affievolita in positivo
-venerdì prossimo reunion dei vecchi amici al giapponese, dopo il funerale del padre di FG
-il disco dei Clash devo ancora spedirlo a un sacco di persone (vi chiedo scusa!) ma ne ho già fatti fuori un centinaio
-venerdì 4 giugno esordio live dei FENOMENI, gruppo di freakbeat italiano in cui suono la batteria
-io e il mio vecchio amico Andrea quando suoniamo nei Fenomeni ringiovaniamo di almeno 15 anni
-leggo parecchio ma più libri contemporaneamente e disordinatamente
-Facebook è diventato il raccoglitore dei miei pensieri più fugaci e superficiali, il blog si presta ad approfondimenti per cui non trovo il tempo
-mia moglie è sempre più bella, io invece ho 4 chili di troppo
-la casa non è mai a posto
-da domenica prossima dovrei stare meglio, dovrei
-mi ci vorrebbero giornate da 30 ore.
A presto, amici blogger. Mi mancate.

-

martedì 18 maggio 2010

Sanguineti: "Perché mi accorgo che morire adesso non serve"

Ma che persona, che personaggio. RIP Poeta.

Ian Curtis e me, 30 anni dopo

Oggi sono 30 anni che Ian Curtis ha lasciato questa terra. Ricordo che appresi con ottuso sgomento la notizia, all'acquisto del singolo Love will tear us apart. Avevo 16 anni, e da allora i Joy Division mi sono rimasti per sempre nell'anima. Dopo 30 anni le sue parole mi riflettono, mi tagliano, mi colpiscono, mi commuovono ancora.
Così come mi commuove questa foto, in cui posso identificarmi, come genitore. Purtroppo per Ian avere un figlio non era una ragione sufficiente per continuare a vivere e soffrire.
Ci pensavo oggi, a passeggio col mio fantastico Matteo (9 anni), parlando di fumetti, libri, calcio, giochi, gelati. I figli comportano fatica, responsabilità e sacrificio, ma un abbraccio o un sorriso di un figlio di 9 anni danno un senso profondo e non ignorabile alla vita. Chi non ha figli non può capire.

domenica 16 maggio 2010

Perchè tifo Sampdoria

Nel giorno atteso per 20 anni, ci tengo a spiegare il mio essere sampdoriano. E' dal 1989 che seguo la Samp, prima timidamente e poi sempre più convinto. Questa passione deriva da mia moglie e la sua famiglia, sampdoriani doc, e anche dal constatare l'acidità e la grettezza del tifo genoano, incazzoso e senza autoironia, dotato di un orgoglio che ha origini preistoriche, critico e minaccioso verso la squadra quando le cose vanno male, come se giocare nel Genoa fosse un onore particolare. Aggiungi che i genoani rivendicano l'esclusiva della genovesità, spesso scadendo nel leghista dando del terrone ai sampdoriani, e io sono un genovese adottivo.
Riassumendo, il Genoa è il passato di questa città, la Samp il futuro.
E oggi è stato un pomeriggio indimenticabile. Grazie ragazzi, il cielo è sempre più blu (cerchiato di blu)!

martedì 11 maggio 2010

Tom Waits - Downtown Train

Rarissimo emozionante filmato di Tommaso Aspetta al Premio Tenco a Sanremo, nel 1986.

Giusto per parlare di treni che passano, si rimpiangono, o di treni che si prendono, e poi sono brutti, sporchi, e non si capisce dove vadano, ma pazienza.

Come i treni a vapore, il dolore passerà.

domenica 9 maggio 2010

Dieci cose primaverili

1) Non riesco mai a "santificare" le feste. Ho sempre troppe cose che vorrei o dovrei fare, e poi qualcosa va sempre storto (il tempo, per esempio).
2) La settimana inizierà col funerale del padre di un mio vecchio amico. E tornerò a pensare queste cose, spero in senso costruttivo.
3) I politici e la cronaca sono sempre più assurdi e paradossali. Tanto che, come ha detto stasera la Litizzetto, ormai gli italiani si dividono in due categorie: quelli a cui importa ancora un pochino qualcosa, con un minimo di senso critico, e quelli che se ne sbattono allegramente (e anzi invidiano e giustificano i disonesti e gli scorretti).
4)La primavera non arriva. Ma meglio: fa pendant col mio umore, spesso.
5) Ho già distribuito circa 80 copie del mio nuovo disco, e mi scuso coi blogger a cui non l'ho ancora spedito, per le ragioni di cui al punto1.
6) E' passato un anno da quando ho cambiato posto e ruolo di lavoro. Spero di avere presto un bilancio/feedback. Io ho la coscienza a posto, e mi sono fatto un mazzo tanto, con coraggio e entusiasmo per la scelta e la sfida, ma che fatica.
7) La casa non è mai a posto, in ordine. E non posso dare la colpa ai figli e basta.
8) Vorrei svegliarmi la mattina col sorriso, e invece no.
9) A fine maggio esordirà la mia band di Italian freakbeat (1966-1969), i FENOMENI.
10) Il counter del mio blog segna un crollo di visite: o sono emigrati tutti su Facebook, o io non sono più tanto interessante. O tutt'e due le cose insieme.
Che fretta c'era, maledetta primavera. E' già quasi estate, altro che.

MARK LANEGAN 'Ugly Sunday'

La canzone del giorno.

venerdì 7 maggio 2010

Franco Zaio - Somebody Got Murdered

Quando canto questa canzone, penso a Giuliani, penso al film Missing, penso alla violenza di tutti i giorni che ci uccide sottilmente. Qualcuno è stato ucciso, e neanche lui sa come, perchè, dove.

David Sylvian - Orpheus

Questa è per te, amico mio, piemontese, paziente e saggio, e folle. Grazie.

mercoledì 5 maggio 2010

Ci sono molti modi

16 anni di matrimonio, con Luana. Questa è una delle nostre canzoni preferite. "Torneremo a scorrere", amore mio. Vedrai.

sabato 1 maggio 2010

PJ Harvey & Thom Yorke - This mess we're in

Il casino in cui siamo.

E la città tramonta su di me.

Dirt - Hiroshima

Molto simile alla musica (e alle tematiche) della mia (ci suonavo la batteria) band punk-anarchica del 1984, i Contrattacco. 25 anni dopo non è cambiato molto: al posto dei razzi nucleari ci saranno le centrali di nuova generazione (sic), le donne sono sempre più oggetto e attroiate (solo che si fanno chiamare escort), e il futuro non è luminoso, come allora.

Are you lonesome tonight?

Sarà che ho ripreso in mano Il mestiere di vivere, sarà che è un periodo di difficoltà su tutti i fronti, sarà che mi diverto poco, insomma, torno a riflettere sulla solitudine del malessere.
Ci si sente soli perchè si sta male, o si sta male perchè ci si sente soli? E che differenza fa, in fondo. E' difficile avere o trovare delle persone con cui condividere il malessere, i momenti difficili, persone che ti aiutino anche solo ascoltandoti in silenzio senza sminuire o sottovalutare quello che provi. Più facile condividere il cazzeggio e il nulleggio, certo, molto più divertente. Ma a cosa servono gli amici, se non ad aiutarti nei momenti difficili? Like a bridge over troubled water. E invece stanotte la colonna sonora è The sound of silence. Ma poi passa, passa. Tutto passa. Come diceva Gaber: tutto ha una fine, anche quando non finisce.

mercoledì 21 aprile 2010

Non essere ingrato

Spesso perdo il senso della misura, la visione del bicchiere mezzo pieno. E mi dimentico l'aneddoto delle palle da golf, che può aiutare a dare una sistematina alla prospettiva che ho della mia vita. Così può essere utile prendere un foglio bianco, dividerlo in due colonne, e da una parte scrivere le cose belle che ho/vivo, e dall'altra le stesse cose nella loro luce negativa. E constatare che non mi devo lamentare, anzi. E ricominciare a sorridere la mattina ed essere grato, persino orgoglioso, la notte. Se no si sprofonda nelle sabbie mobili di un malcontento non giustificato che diventa un'abitudine, una routine. Non parlo di "accontentarsi", non dico "pensa a quelli che invece", ma di vedere le cose più oggettivamente.

Può essere utile rileggere spesso quell'elenco.

E mi scuso di nuovo per la banalità di queste mie riflessioni.

martedì 20 aprile 2010

The Stooges - No Fun

Dice tutto.

NEW TROLLS - PRIMA C'ERA LUCE

Anche questa, fanno i FENOMENI. Figate archeologiche.

Anteprima di un bilancio

Un anno che ho cambiato lavoro.
Un anno in cui sono cambiate e successe alcune cose (non pubbliche).
Come stavo un anno fa? Come sto adesso? Sto meglio? Non so, ancora.
Tutto cambia, anche quando sembra essere piatto e tranquillo.
Mio figlio è più alto e forte di me.
I primi capelli bianchi.
I primi segnali di cedimento psicofisico.
L'entusiasmo, la Spinta, c'è sempre, è il feedback che manca.
A maggio il bilancio vero e proprio.
Questa era un'anteprima.
La primavera non è ancora arrivata.

domenica 18 aprile 2010

Hoodoo Gurus - What's My Scene (1987)

Come loro, me ne sono sempre fregato di mode, look, generi musicali, mode. Mi mancano.

Immagine pubblica

Odio le marche, gli status symbol. Appena qualcosa diventa trendy, di moda, costosa (=status symbol) io ne rifuggo, non mi piace più (se mi piaceva). Questo è essere "alternativo", questo è lo stile punk, questo è essere bastian contrario, questo è non volersi accodare.

mercoledì 14 aprile 2010

Il dovere di bloggare

"Sai, la prima cosa che faccio quando accendo il computer è andare a leggere il tuo blog". "Non scrivi più molto sul blog?". Me lo hanno già detto in diversi. Per non pensare ai 49 sostenitori che ricevono in automatico i miei post. E io che da un po' lo trascuro, lo ammetto, a favore di quella nullaggine di Facebook. Sento come un senso di dovere, verso gli amici e i blogger che mi seguono. In fondo ho anche dedicato a loro l'ultimo disco (quello sui Clash).
Chiedo scusa, e ricomincerò a scrivere di più (e magari meglio) su questo blog. Giusto ieri sera guardavo una fantastica puntata di Ugly Betty blogger. Ed è vero: il blog, il sito, è un'altra cosa. Più lunga, autoindulgente, certo, ma quanto più profonda e pregnante.
Bentornato, blogger Zaio.

Rust never sleeps

Aprile dolce dormire?! Mica tanto. Notti insonni, mal di testa da piangere, sonno e malessere diffuso e indefinito. Sarà l'arrivo della primavera, dopo tutto sto freddo. E poi è arrivato il tempo del bilancio del mio primo anno nella nuova azienda. E poi tanti progetti, lavorativi, famigliari, musicali.
...
Certe mattine mentre aspetti la metro ti rendi conto che ogni volta hai tre possibilità di scelta: salirci sopra, lasciarla passare, buttartici sotto.
Ci sarebbe la quarta possibilità: uscire dalla metro. Ma l'uscita non si trova.

martedì 13 aprile 2010

Le prime due recensioni


Sono di due miei amici, quindi forse non molto oggettive, però d'altronde io l'ho detto che questo è un disco per amici e fans :-)
Quella di Andy era sul sito di Disco Club e dice:
Il nuovo progetto di Franco Zaio è molto ambizioso: rivisitare in chiave acustica le canzoni dei Clash. Ci vuole molto coraggio per cimentarsi con un repertorio del genere, ma affrontandolo con la giusta dose di incoscienza si può centrare il risultato, tenuto conto di quanto i Clash siano stati importanti nella formazione musicale e di vita di Franco. Il progetto ha già avuto una sua presentazione pubblica (prima dell'incisione vera e propria) durante la mostra organizzata lo scorso ottobre per il trentennale di "London Calling" dai curatori del sito "Sonic Reducer"; c'è stata anche una recente succinta replica per l'anniversario del Circolo Viaggiatori del Tempo. Può risultare strano sentire i pezzi più punk in queste versioni scarne, ma questo permette di apprezzare di più le canzoni nella loro essenza, ad esempio "Should I Stay Or Should I Go?" molto dylanesca o "Complete Control". "Rock The Casbah", spogliata della sua impalcatura fracassona, risuona di un'inaspettata nota dolente, mentre "Bankrobber" diventa una protest song alla Woody Guthrie. Inevitabile anche qualche sapore country, conoscendo la passione di Franco per Johnny Cash, in "Jimmy Jazz" e "Janie Jones", più western "Hateful". Tra i brani a me più sconosciuti ho apprezzato molto "Up In Heaven", con tanto di glockenspiel; la mia preferita "Guns Of Brixton" risulta ottima anche in questa versione più tranquilla. E per una volta considero la pronuncia "italiana" , in alcuni momenti, un valore aggiunto, questa è la lettera d'amore di un fan, non la tesi di un professore d'inglese. Il disco, totalmente autoprodotto, è richiedibile presso: http://zaio.blogspot.com/. Oppure nel migliore negozio di dischi di Genova.
Quella di Fritz è sul fantastico sito-database Sonic Reducer e dice:
FRANCO ZAIO HA REINTERPRETATO QUESTI CLASSICI DEI CLASH IN UNA AFFASCINANTE VERSIONE MELODICA. IL SAPIENTE USO DEL TAMBURELLO , DEL GLOCKENSPIEL , DEI CORI NE ESALTA ULTERIORMENTE L'ATMOSFERA RAREFATTA E LO RENDE UNICO. L'HO RIASCOLTATO PIU' VOLTE NEL TENTATIVO DI INDICARE LA CANZONE PREFERITA , MA NON SONO RIUSCITO A DECIDERE . IN UN PRIMO TEMPO HO SCELTO LA 05 , LA 10 E SUCCESSIVAMENTE LA 12 .  POI MI SONO SOFFERMATO A LUNGO SULLA 19 ....MA HO ANCORA DUBBI PERCHE' SENTO DI AMARE TUTTE LE CANZONI DI QUESTO DISCO !

Grazie! Ora vediamo cosa ne pensano i vari Guglielmi, Frazzi, Gilardino, Festinese...

lunedì 5 aprile 2010

L'ennesimo inizio



Io da oggi cambio. Come, si vedrà (forse). L'ennesimo nuovo inizio. Vedrai, vedrai, vedrai che cambierà.  

venerdì 2 aprile 2010

Banalità pasquali

Pasqua è sempre un giro di boa, per me, e in particolare in quest'anno di stress da cambiamento di lavoro (il ritornello è stato "Chissà se arrivo a mangiare la colomba", come già il panettone a natale). Ci sono arrivato con una settimana di stacco dal lavoro per badare ai figli a casa da scuola, e a parte le dormite narcolettiche non mi sono riposato molto, però ci sono arrivato, insomma.
E' molto bello il concetto della pasqua come passaggio e addirittura risurrezione. Senza andare nel mistico o nel surreale, mi piacerebbe che questa pasqua significasse la resurrezione, la rinascita, il passaggio in meglio di tanti cristi, non solo del figlio del capo, JC Superstar. I poveri cristi senza lavoro, senza cibo, senza salute, senza affetti, senza futuro. E sono tantissimi, checchè ne dicano gli ottimisti alla Berlusconi o gli egoisti-ignoranti alla Lega Nord. Quindi è a loro che vanno i miei auguri di buona pasqua, e anche al cristo che, volenti o nolenti, tutti abbiamo dentro (quello che soffre, prende schiaffi, perdona, lo mettono in croce).
La pasqua da 9 anni è anche la ricorrenza della morte di mio suocero, una persona speciale che mi manca ancora tanto. La sua scomparsa mi ha cambiato tantissimo, nell'approccio alla vita, così come la malattia di mio padre. E due lezioni ho imparato: 1) mai smettere di sorridere, coltivando il senso dell'umorismo e la consapevolezza dell'essere in qualche modo fortunati 2) deve esserci qualcosa fuori dal lavoro, e i soldi non danno la felicità.
Mamma mia, invecchiando divento sempre più banale e ingenuo. Scusate.
Auguri.

giovedì 1 aprile 2010

Bambino triste come me, ha ha


Questa mia foto, risalente più o meno al 1974, mi ha portato ad alcune riflessioni personali. Innanzitutto la faccia che ho in tutte le poche foto che ho dell'epoca: tristissima! Eppure spesso si dice "Bei tempi", quando si ripensa a quella età, che dovrebbe essere stata spensierata. Ma io che faccia ho, invece?! (Sono quello in basso a destra).
In effetti non ho moltissimi ricordi di spensieratezza e allegria. Una causa oggettiva per il calcio potrebbe essere stata la miopia galoppante affrontata senza occhiali, che rifiutavo (e stavo pure in porta!). Un'altra ragione, più generale, è il fatto che ho fatto le elementari in tre città diverse: Casale Monferrato, Parma, e Sassari (!), al seguito dei trasferimenti per lavoro di mio padre. Risultato: anche quando tornavo al paesello dei nonni (e dell'infanzia) mi sentivo sempre un po' forestiero, sradicato, strano.
Questa è la ragione per cui non ho mai voluto emigrare o girare per fare carriera: non ho voluto far passare un'infanzia così ai miei figli, che per ora infatti, grazie al cielo, sono spensierati, allegri e radicati in questi posti davanti al mare (come direbbe Fossati). Chissà se me ne saranno mai grati, sic.
Mio padre io l'ho perdonato e giustificato da un pezzo, però: ma che faccia ho nelle foto da bambino e ragazzo?!!

lunedì 29 marzo 2010

Non solo qui

Come ho già scritto e detto, i Clash mi fecero conoscere e sensibilizzare a realtà scomode più di quanto fece la scuola. Mi aprirono la testa, gli occhi, e anche il cuore. Per questo ancora oggi quando sento o suono certe canzoni mi emoziono e mi "carico" sempre.

sabato 27 marzo 2010

Quando ci sono le elezioni

mi torna sempre in mente questo pezzo di Gaber. E poi senti cosa dice nell'introduzione: mi conosceva bene, Gaber, a me. Mi manca.

venerdì 26 marzo 2010

Il mio disco sui Clash


Finalmente pronto il mio disco di cover acustiche di pezzi dei Clash, grazie al mitico grafico Andrea Pompilio. E' una cosa a mio modesto parere piuttosto originale, rendere certe canzoni solo con voce e chitarra (manco fossi Johnny Cash, ci vuole il mio coraggio). E' un disco fuori commercio, per amici e fans (dei Clash), autoprodotto, sono qui che duplico e imbusto. Chi legge da fuori Genova mi scriva una mail a francesco.zaio@fastwebnet.it con il suo recapito, e glielo spedirò. Chi sta dalle mie parti sa come e dove trovarmi. Comunque ne farò una presentazione dal vivo presto al Lucrezia. E anche stasera me ne porto qualche copia dietro al Munizioniere di Palazzo Ducale, dove suonerò qualche pezzo in occasione dei 25 anni del CVT.
Ci vediamo, ci sentiamo.
I'm not down :-)

martedì 23 marzo 2010

Steppenwolf - Born to be wild (1969)

Riascoltata ieri mentre andavo a lavorare in furgone, sotto la pioggia e nuvole di pensieri, mi ha aggiustato la mattinata. Ecco a cosa serve la musica rock, a personaggi come il sottoscritto.

domenica 21 marzo 2010

Is it all too much?



Certi giorni, certi periodi, tutto sembra essere troppo. Ci si sente travolti, scavalcati, strapazzati, naufraghi, terremotati, vittime di uno tsunami di cui siamo noi la prima causa. Perchè si vuole fare troppo, a volte, o perchè ci sono troppe cose da fare, e uno teme di non avere il tempo e le forze. Come dicevo nel precedente post, a volte forse si pretende anche troppo da se stessi, per non sentirsi abulici o passivi (insomma: morti). Per sentirsi più vivi (o meno moribondi) ci si ammazza. Assurdo.
E si vorrebbe avere una vita tranquilla e ordinata, senza pretese nè frustrazioni, senza cambiamenti nè obiettivi, senza sogni nè incubi. Forse sarebbe anche più facile sorridere, così.
Non sono meno vivo, non sono meno vivo..Ma comincio a sentirmi stanco, con la S maiuscola.
Ma a Pasqua si risorge, no?

martedì 16 marzo 2010

Io sto bene, abbastanza, davvero!



Forse sbaglio ad esprimermi, forse non valuto abbastanza le conseguenze e i riscontri dei miei post su blogspot e facebook. Forse c'è un cortocircuito di comunicazione per cui quando sono positivo sembro negativo, e anche (persino) il contrario, della serie: uno si sente di buon umore e si sente dire "Che faccia che hai!?". Dato che a mia moglie e conoscenti sono arrivati diversi feedback di preoccupazione per la cupezza/amarezza di alcuni miei post vorrei oggi tranquillizzare tutti, amici, nemici, parenti, sconosciuti: io sto bene, abbastanza, ma davvero. Ho numerosi buoni motivi per non stare male, dalla salute alla vita di tutti i giorni. Certo che ogni tanto ho dei momenti di ovvia stanchezza e anche sconforto, ma a meno di doping è difficile non essere stanchi e a volte sconfortati se si ha a che fare con un ambiente di lavoro nuovo, due figli (di cui uno adolescente), genitori non proprio arzilli, una casa mai a posto, un'auto sempre guasta, e in più si ha l'ambizione di fare anche altro come suonare e fare musica, leggere e scrivere, rimanere aggiornato e vivace culturalmente e spiritualmente, non lasciarmi andare con salute, fisico e alimentazione.
Quindi non preoccupatevi per me, come diceva il grande Joey Ramone. Ma anche grazie, se vi siete preoccupati.
Dai, che sta arrivando il sole, la primavera, la luce. Here comes the sun, and I say it's alright. O no? ;o)

PS Ho anche una moglie, ma non è causa di stanchezza e sconforto ;-)

lunedì 15 marzo 2010

Tol-Puddle Martyrs - Time Will Come (1968)

Un altro grande pezzo che suono col mio nuovo supergruppo beat-psichedelico. Ringrazio pubblicamente Matteo, Doc e Andrea per condividere queste cose con me. Ci pensavo stamattina, andando a lavorare: cosa sarebbe la vita senza la musica, soprattutto nei momenti più faticosi. Un errore, direbbe Nietzsche. Sarei morto, mi ha detto un amico. Sicuramente sarebbe molto meno bella e divertente. E allora, come direbbero i Bisonti: NDUMA! :-)

venerdì 12 marzo 2010

Io non dimentico

Non sono divertente?

Problemi di comunicazione, forse: quando sono giù mi vedono in forma, quando sono brillante mi definiscono depresso, quando sono positivo mi considerano incazzato, quando...Leave me alone.

lunedì 8 marzo 2010

La coscienza a posto

Uno pensa di fare e dare il massimo, e poi si rende conto che non basta, non basta mai (come in Scivoli di nuovo di Tiziano Ferro). E allora che fare? Mollare tutto? Rinunciare? Scappare? Reagire con rabbia e violenza? NO. Se uno dà e fa del suo meglio non è biasimabile, e deve essere contento e orgoglioso lo stesso. L'ho sempre detto ai miei figli: non mi importa se hanno i voti migliori o se vincono nello sport, quello che conta è sapere che hanno fatto del loro meglio, imparando dagli errori, accettando le critiche costruttive.
Ieri mio figlio piangeva giocando a ping-pong perchè "Cosa gioco a fare? Perdo sempre, gioco per perdere", voleva abbandonare il torneo. Gli ho intimato di restare fino all'ultima partita che si poteva fare, perchè anche perdendo (sbagliando) si impara e si migliora. Solo partecipando si può vincere, un giorno. E se non si vincerà mai pazienza, l'importante è l'impegno, lo sforzo, lo spirito.
I primi giudici delle nostre performance siamo noi stessi, se sappiamo essere autocritici e non permalosi autoindulgenti. E se sappiamo di aver fatto del nostro meglio, le critiche e le calunnie ci scivoleranno addosso. Le ascolteremo e cercheremo di vederne la costruttività, ma non ci faremo abbattere o deprimere, perchè avremo la coscienza a posto. E non scivoleremo di nuovo.

PS Questo predicozzo non attecchisce (anzi dà fastidio) a permalosi, conservatori (non vogliono cambiare), superbi (non accettano critiche), invidiosi, e soprattutto persone che pensano che la coscienza a posto sia la propria convenienza personale, il proprio comodo. Il mondo, la società, d'altronde, gli dà ragione.