lunedì 29 marzo 2010

Non solo qui

Come ho già scritto e detto, i Clash mi fecero conoscere e sensibilizzare a realtà scomode più di quanto fece la scuola. Mi aprirono la testa, gli occhi, e anche il cuore. Per questo ancora oggi quando sento o suono certe canzoni mi emoziono e mi "carico" sempre.

sabato 27 marzo 2010

Quando ci sono le elezioni

mi torna sempre in mente questo pezzo di Gaber. E poi senti cosa dice nell'introduzione: mi conosceva bene, Gaber, a me. Mi manca.

venerdì 26 marzo 2010

Il mio disco sui Clash


Finalmente pronto il mio disco di cover acustiche di pezzi dei Clash, grazie al mitico grafico Andrea Pompilio. E' una cosa a mio modesto parere piuttosto originale, rendere certe canzoni solo con voce e chitarra (manco fossi Johnny Cash, ci vuole il mio coraggio). E' un disco fuori commercio, per amici e fans (dei Clash), autoprodotto, sono qui che duplico e imbusto. Chi legge da fuori Genova mi scriva una mail a francesco.zaio@fastwebnet.it con il suo recapito, e glielo spedirò. Chi sta dalle mie parti sa come e dove trovarmi. Comunque ne farò una presentazione dal vivo presto al Lucrezia. E anche stasera me ne porto qualche copia dietro al Munizioniere di Palazzo Ducale, dove suonerò qualche pezzo in occasione dei 25 anni del CVT.
Ci vediamo, ci sentiamo.
I'm not down :-)

martedì 23 marzo 2010

Steppenwolf - Born to be wild (1969)

Riascoltata ieri mentre andavo a lavorare in furgone, sotto la pioggia e nuvole di pensieri, mi ha aggiustato la mattinata. Ecco a cosa serve la musica rock, a personaggi come il sottoscritto.

domenica 21 marzo 2010

Is it all too much?



Certi giorni, certi periodi, tutto sembra essere troppo. Ci si sente travolti, scavalcati, strapazzati, naufraghi, terremotati, vittime di uno tsunami di cui siamo noi la prima causa. Perchè si vuole fare troppo, a volte, o perchè ci sono troppe cose da fare, e uno teme di non avere il tempo e le forze. Come dicevo nel precedente post, a volte forse si pretende anche troppo da se stessi, per non sentirsi abulici o passivi (insomma: morti). Per sentirsi più vivi (o meno moribondi) ci si ammazza. Assurdo.
E si vorrebbe avere una vita tranquilla e ordinata, senza pretese nè frustrazioni, senza cambiamenti nè obiettivi, senza sogni nè incubi. Forse sarebbe anche più facile sorridere, così.
Non sono meno vivo, non sono meno vivo..Ma comincio a sentirmi stanco, con la S maiuscola.
Ma a Pasqua si risorge, no?

martedì 16 marzo 2010

Io sto bene, abbastanza, davvero!



Forse sbaglio ad esprimermi, forse non valuto abbastanza le conseguenze e i riscontri dei miei post su blogspot e facebook. Forse c'è un cortocircuito di comunicazione per cui quando sono positivo sembro negativo, e anche (persino) il contrario, della serie: uno si sente di buon umore e si sente dire "Che faccia che hai!?". Dato che a mia moglie e conoscenti sono arrivati diversi feedback di preoccupazione per la cupezza/amarezza di alcuni miei post vorrei oggi tranquillizzare tutti, amici, nemici, parenti, sconosciuti: io sto bene, abbastanza, ma davvero. Ho numerosi buoni motivi per non stare male, dalla salute alla vita di tutti i giorni. Certo che ogni tanto ho dei momenti di ovvia stanchezza e anche sconforto, ma a meno di doping è difficile non essere stanchi e a volte sconfortati se si ha a che fare con un ambiente di lavoro nuovo, due figli (di cui uno adolescente), genitori non proprio arzilli, una casa mai a posto, un'auto sempre guasta, e in più si ha l'ambizione di fare anche altro come suonare e fare musica, leggere e scrivere, rimanere aggiornato e vivace culturalmente e spiritualmente, non lasciarmi andare con salute, fisico e alimentazione.
Quindi non preoccupatevi per me, come diceva il grande Joey Ramone. Ma anche grazie, se vi siete preoccupati.
Dai, che sta arrivando il sole, la primavera, la luce. Here comes the sun, and I say it's alright. O no? ;o)

PS Ho anche una moglie, ma non è causa di stanchezza e sconforto ;-)

lunedì 15 marzo 2010

Tol-Puddle Martyrs - Time Will Come (1968)

Un altro grande pezzo che suono col mio nuovo supergruppo beat-psichedelico. Ringrazio pubblicamente Matteo, Doc e Andrea per condividere queste cose con me. Ci pensavo stamattina, andando a lavorare: cosa sarebbe la vita senza la musica, soprattutto nei momenti più faticosi. Un errore, direbbe Nietzsche. Sarei morto, mi ha detto un amico. Sicuramente sarebbe molto meno bella e divertente. E allora, come direbbero i Bisonti: NDUMA! :-)

venerdì 12 marzo 2010

Io non dimentico

Non sono divertente?

Problemi di comunicazione, forse: quando sono giù mi vedono in forma, quando sono brillante mi definiscono depresso, quando sono positivo mi considerano incazzato, quando...Leave me alone.

lunedì 8 marzo 2010

La coscienza a posto

Uno pensa di fare e dare il massimo, e poi si rende conto che non basta, non basta mai (come in Scivoli di nuovo di Tiziano Ferro). E allora che fare? Mollare tutto? Rinunciare? Scappare? Reagire con rabbia e violenza? NO. Se uno dà e fa del suo meglio non è biasimabile, e deve essere contento e orgoglioso lo stesso. L'ho sempre detto ai miei figli: non mi importa se hanno i voti migliori o se vincono nello sport, quello che conta è sapere che hanno fatto del loro meglio, imparando dagli errori, accettando le critiche costruttive.
Ieri mio figlio piangeva giocando a ping-pong perchè "Cosa gioco a fare? Perdo sempre, gioco per perdere", voleva abbandonare il torneo. Gli ho intimato di restare fino all'ultima partita che si poteva fare, perchè anche perdendo (sbagliando) si impara e si migliora. Solo partecipando si può vincere, un giorno. E se non si vincerà mai pazienza, l'importante è l'impegno, lo sforzo, lo spirito.
I primi giudici delle nostre performance siamo noi stessi, se sappiamo essere autocritici e non permalosi autoindulgenti. E se sappiamo di aver fatto del nostro meglio, le critiche e le calunnie ci scivoleranno addosso. Le ascolteremo e cercheremo di vederne la costruttività, ma non ci faremo abbattere o deprimere, perchè avremo la coscienza a posto. E non scivoleremo di nuovo.

PS Questo predicozzo non attecchisce (anzi dà fastidio) a permalosi, conservatori (non vogliono cambiare), superbi (non accettano critiche), invidiosi, e soprattutto persone che pensano che la coscienza a posto sia la propria convenienza personale, il proprio comodo. Il mondo, la società, d'altronde, gli dà ragione.

domenica 7 marzo 2010

I Balordi - Fateli Tacere (1968)

Sto scoprendo delle chicche, grazie ai mie compagni di avventura BIT. Buona domenica ipersensibile e psichedelica.

venerdì 5 marzo 2010

Reality sucks

E'ormai evidente che tutto e tutti si dissolvono, perdono il loro aspetto materiale, concreto, fisico (musica, libri, persone, cose). E mi dà un po' fastidio la retorica del "Ma vuoi mettere", il paragone con la cosiddetta realtà del secolo scorso, il contatto fisico, il mondo analogico tridimensionale. Io sono in un momento in cui ricevo più segnali positivi dal mondo immateriale, la cosiddetta realtà virtuale. Gli amici e le persone cambiano, si deteriorano, spariscono, sostituiti in ruolo da entità come i bloggers, i facebookers, i twitters, i myspacers...All'alba del 2010 devo ammettere che, a parte poche eccezioni come mia moglie e alcuni amici, ho feedback più belli e sinceri (ebbene sì) in questo ambito, probabilmente perchè è uno spazio libero, in cui si riesce spesso a essere sinceri e veri (a meno che si stia in rete per finta, per essere qualcosa/qualcun altro).
Mi dispiace solo di avere poco tempo materiale (appunto) per bazzicare blog etcetera, però volevo dire Grazie a tutti i miei amici virtuali (i miei lettori fissi del blog, per esempio), spesso più veri, sinceri e concreti delle persone in carne e ossa.
Restate sintonizzati, voi che lo siete, please.

martedì 2 marzo 2010

Mina " Vorrei che fosse amore"

Oggi col piccolo Matteo si parlava di verbi, tempi, modi. Lui mi ha detto che il condizionale è il desiderio, il congiuntivo è il dubbio. Adoro, e mi ricorderò, queste dotte diatribe coi figli. E io, come esempio di congiuntivo, ho ripescato (canticchiandola) questa struggente canzone di Mina (la Numero Uno).
E poi boh, fate voi le vostre riflessioni. C'è un sole che sembra maggio. La mia vita è piena di progetti e cose da fare. Entro il 2012 qualcosa succede. Insomma, la vita è bella perchè è varia. E non è mai abbastanza, non è mai troppa.