mercoledì 29 settembre 2010

Un Fenomeno a Roma

Questa è la copertina del disco dei Fenomeni in cui mi pregio di suonare la batteria (e il tamburello). Siamo andati a suonare a Roma, al festival beat del Micca club, fighissimo locale in via Micca. Viaggio in auto col buon vecchio Andrea + strumenti + dischi, raggiungendo Mat e Pier (reduce da un'intervista all'alba su RaiDue) per una ottima magnata ("ce semo attoppati") al Bucatino, Testaccio doc: coda alla vaccinara, pajata, amatriciana, vinello sincero, sambuca con la mosca. Poi visita da Soulfood, bellissimo negozio in cui abbiamo ascoltato per la prima volta il nostro disco. Quindi giro per Roma alla Nanni Moretti, soundcheck, pizza, molte Leffe e cocktails vari, e concerto freakbeat irruente, prima dei Ganzi di Firenze. Irruente significa che Matteo al secondo pezzo era già sul pubblico e sui muri, scalzo, da vero Iguana Beat, il basso di Andrea che alla fine sembrava Lemmy dei Motorhead, l'ultimo pezzo con crollo della batteria, maracas fracassate, corde rotte, cose così :-)) Locale pienissimo e reazioni positive, anche se molti si aspettavano forse un approccio meno punk. A letto alle 4.
Domenica da turista con mia moglie, colazione da Necci ("il bar di Pasolini"), menù turistico 14 euro (ma il caffè extra costava 4 euro, ladri geniali), e passeggiata in una delle città più belle che io conosca. L'unica cosa che mi lascia perplesso di Roma è la sensazione di caos e improvvisazione, nelle strade e ovunque. Il tutto però si affronta con molto senso dell'umorismo, non come a Milano che stanno sempre incazzati. Sono Pazzi (simpatici) Questi Romani.
Un weekend indimenticabile.

venerdì 24 settembre 2010

Heroes

La senti la mattina mentre vai a lavorare, e non sai se sentirti eroe o fallito. Ma forse le due cose si includono. Every day.

giovedì 16 settembre 2010

Strange Days

Giorni strani ci hanno trovato. Giorni strani ci hanno scovato, e distruggeranno le nostre gioie casuali. Noi dovremmo andare a giocare o cercare una nuova città. Strani occhi riempiono strane camere, le voci segneranno la loro stanca fine, l'hostess sta sorridendo, i suoi clienti dormono a causa di un peccato, mi senti parlare di un peccato e tu sai che questo lo è. Giorni strani ci hanno trovato e durante le loro strane ore noi tiriamo avanti da soli, i corpi confusi, le memorie maltrattate, mentre corriamo dal giorno verso una strana notte di pietra.

E' un periodo molto stressante/stressato, questo, per il mio lavoro. Lavoro 12 ore al giorno, cento cose a cui pensare contemporaneamente, senza perdere il "focus" nè la motivazione, anche quando il lavoro finisce. Questa canzone dei Doors dice tutto meglio di quanto potrei cercare di fare io. Posso solo aggiungere che questi strani giorni finiranno, e la notte non sarà di pietra, dopo.

lunedì 6 settembre 2010

My Drug Hell - Girl at the Bus Stop

Questo è un mio vecchio amico di Londra, Tim. E questa deliziosa canzone la dedico a tutti i disgraziati che si passano ore sui mezzi pubblici, come me. In quei viaggi si può leggere, ascoltare musica, sognare, pensare a canzoni come questa.