giovedì 29 dicembre 2011

Memorabilia 2011

Torno al blog per il mio tradizionale post di bilancio e memorabilia di fine anno. NON è stato un gran bell'anno per me, a giudicare dai propositi/progetti (grandi e piccoli) realizzati: 32 su 70, neanche la metà. Ci sono stati molti "magic moments", a controbilanciare settimane di crisi, fatica e amarezza, sia sul lavoro che a casa. Per fortuna gli affetti, gli amici (anche quelli solo su internet), la musica e l'arte danno delle soddisfazioni e l'energia per la quotidianità spesso deludente, sempre difficile. E mi rendo conto che questo post ha purtroppo molti punti in comune con quello di un anno fa (vedi qui), nel bene ma soprattutto nel male, ahimè. Il 2012 dovrebbe essere un anno inedito, considerato soprattutto che lavorerò tutto l'anno a Savona. Ne riparliamo fra un anno.
PS le classifiche qui sotto sono in ordine cronologico, non di importanza.



10 magic moments
Suonare di nuovo con gli Anais
I concerti di Lydia Lunch e Marianne Faithfull
Ale che esce dalle medie col 10
Tornare a Lu
Londra
I Fenomeni
Le serate coi vecchi amici
Stintino all'alba
La Fiera e il mio Amico di Torino
Cinema con mia moglie

10 dischi/canzoni/musicisti
Husker Du, tutto
Bobo Rondelli, L'ora dell'ormai
Cure, Disintegration
Cocteau Twins, Seekers who are lovers
Courtney Love, tutto
PJ Harvey, tutto
Buffalo Tom, Skins
Bob Mould, District line
Industrial music for industrial people
Rolling Stones, tutto fino al 1969

10 libri
Demetrio, L'interiorità maschile, Cortina
Manuale di cultura industriale, Shake
Cioran, tutto
Miraglia, Muori Milano muori, Elliot
Labranca, Astrakhan, Excelsior 1881
Recalcati, Che cosa resta del padre, Cortina
De Luca, I pesci non chiudono gli occhi, Feltrinelli
Szymborska, La gioia di scrivere, Adelphi
Zen quotidiano, Ubaldini
Mishima, Lezioni spirituali per giovani samurai, Feltrinelli

5 cose
La MIA batteria
L'iPhone
La Clio da 2000 euro
I Rayban neri
L'autoradio

10 film visti
In un mondo migliore
Biutiful
Qualcuno volò sul nido del cuculo
Il cigno nero
Habemus papam
A dangerous method
Megamind
Rango
Forrest Gump
Last night

10 programmi TV
Desperate Housewives
NBA
Modern Family
Torta di riso
Masterchef
I Simpsons
Lie to me
X Factor
L'infedele
Sostiene Bollani








lunedì 11 luglio 2011

Fine delle trasmissioni?



Pare di sì. Ogni tanto torno qui a dire "eh ma il blog è un'altra cosa, eh ma che bello che era il blog coi bloggers, eh ma com'è superficiale Facebook", però poi non trovo mai il tempo di scriverci. E comunico con Facebook, quotidianamente. Mi dispiace, ma è così. Se ne faranno una ragione, quei pochi che vengono ancora a vedere se ho scritto qualcosa su blogspot. O magari verranno a cercarmi su Facebook (lo spero): baci e abbracci virtuali, a loro (vi ho voluto bene!). Il tempo è tiranno, e tutto ha una fine, anche quando sembra non finire mai. Adios amigos.

domenica 12 giugno 2011

Al tempo delle cassette

Ieri ho fatto un repulisti di cassette, ne ho buttate un centinaio. MA tra quelle che ho conservato ho (ri)trovato delle chicche: vari demo dei miei gruppi del passato (Crapping Dogs, Contrattacco, Lost, Anticorpi, Tupelo Twins, Ramoni, Sybil, Anais), le mie compilation, amici vari, e soprattutto una registrazione di un mio programma alla radio (Radio Magic Studio), circa 1987. Scaletta: Iggy Pop, Lime Spiders, X, Dream syndicate, Sleeves, Ramones, Husker Du, U2, Animals, Beatles, Robyn Hitchcock, Pretenders, Velvet Underground. Eclettico e senza barriere se non quelle di uno spirito rock. La musica era davvero un pilastro, e un salvagente, al tempo delle cassette. Anche adesso, ma non più così, almeno per me. E che tenerezza sentirmi dedicare la canzone finale (Pale blue eyes) alla mia 19enne ragazza di allora, che aveva gli occhi azzurri. Avevo 23 anni, io. E con certa musica dentro ce li ho ancora, in un certo senso.

lunedì 6 giugno 2011

La guerra infinita



Stasera Matteo e Ale canticchiavano "Get up stand up" di Bob Marley. A me è tornata in mente questa epocale esibizione di Sinead, di una canzone di Marley. L'inno di una guerra che non sembra finire mai.

lunedì 30 maggio 2011

Matteo ha 10 anni
















Oggi mio figlio Matteo compie 10 anni. NON sono volati, ma lui è sicuramente una delle fonti di gioia della mia vita. E' sempre allegro, pronto alla battuta (a volte imbarazzante, in società), estroverso, curioso in tutto. Da piccolo scleravo perchè tende a sfuggire alla disciplina (a differenza del grande Alessandro), ora so come prenderlo. Lui mi chiama "il Pessimista". Alla sua comunione il suo pensiero è stato "Grazie Gesù che mi hai donato una famiglia gioiosa". Commosso gli ho chiesto: "Ma anche io sono gioioso?" e lui "Quando vuoi, papà, se vuoi". Impossibile non adorarlo.

domenica 29 maggio 2011

Low Self Opinion



Fateci caso: più le persone sono ignoranti, meschine e cattive, meno soffrono di bassa autostima. Meno cose hanno di cui essere orgogliosi, e più le mostrano. E se le cose non ci sono o non le hanno, se le inventano, o se le comprano coi soldi. E' un mondo così.
Il buon vecchio Rollins è sempre una iniezione di lucida energia positiva, per quanto rabbiosa.

sabato 21 maggio 2011

Appunti pre-estivi
















-E' arrivata l'estate, e come sempre mi ha colto un po' di sorpresa. A cosa servono caldo e sole se non si va al mare?
-Due anni che ho cambiato azienda e ruolo, e metto sulla bilancia le cose positive e quelle negative.
-Mio figlio fa la comunione, "riceve Gesù nel cuore". Che bella magia avere ancora quello spirito (santo).
-Il grande finisce le medie, andrà al liceo. Mi guardo allo specchio e vedo un uomo molto simile a mio padre, anche fisicamente.
-Fino alla fine non ci credo che i milanesi mandano a casa berlusconisti e leghisti, mi sembra un sogno. Vedremo.
-Non vedo l'ora di andare in Sardegna, è il mio traguardo, quest'anno.
-Facebook mi ha fatto entrare e rientrare in contatto con persone simpatiche a cui volere bene. Ma la realtà è un'altra cosa, la realtà è guardarsi in faccia e parlarsi di persona.
-Sto registrando il nuovo disco degli Anais, dieci anni dopo il primo.
-I Fenomeni probabilmente non suoneranno fino all'autunno, sob.
-Sarà una estate difficile.
-Non ho più tempo per il blog, si vede?

sabato 30 aprile 2011

17 anni di matrimonio



Oggi sono 17 anni che sono sposato con Luana. 17 anni! Sono qui che penso a cosa ci tiene insieme, dopo tutto questo tempo, a parte i figli. Ho diviso un foglio in due parti, e ho scritto da una parte cosa mi piace di lei, quando mi rendo conto di amarla sempre, e dall'altra parte quello che non mi piace di lei, i suoi difetti. Stessa cosa ha fatto Luana. E mi rendo conto che amare una persona non è solo amarne gli aspetti belli e positivi ma implica imparare ad amarne anche i difetti, gli aspetti antipatici, perdonare, accettare, persino esserci affezionati, a questi lati negativi. Così come amare la vita, viversela bene, implica accettarne i momenti e i risvolti negativi e brutti. Non sto dicendo che le persone e le cose non debbano cambiare o migliorare, e neanche propugno il valore o la bellezza del sacrificio, del fatalismo e del perdono, per carità. Dico che per amare una persona e la vita in genere bisogna accettare che alcune cose non si possono proprio cambiare, anche se non ci piacciono. Farsene una ragione. Insomma, il senso della frase "I love you just the way you are". Credo fosse di Wilde la massima "Gli uomini sposano le donne sperando che non cambino mai, le donne sposano gli uomini sperando che cambino", grande verità, ma atteggiamento-dinamica che produce i disastri di coppia. Le donne cambiano tantissimo, quando diventano madri, e gli uomini, a parte un maggior senso di responsabilità, dentro restano uguali anche da genitori. Sto generalizzando, perchè conosco padri molto materni e madri irresponsabili e assenti, ma ragionando alla grossa è così.
...
Mi scuso se le mie riflessioni sono andate a finire nel luogo comune e nella banalità. Io volevo solo scrivere cosa penso, cosa vedo e cosa provo, dopo 17 anni di matrimonio (e due figli).   

The One I Love



Le canzoni che hanno fatto da colonna sonora alla mia storia con Luana sono soprattutto questa, Under the milky way dei Church, Ci sono molti modi degli Afterhours, Wonderwall degli Oasis.

sabato 23 aprile 2011

Una pasqua diversa

Quest'anno il mio post "pasquale" è meno spirituale del solito. Forse la vita mi sta rendendo cinico e disilluso, forse è normale invecchiando avere meno afflati idealistici o spirituali. O forse no. Comunque sia, sarà una pasqua e soprattutto una pasquetta memorabile: se tutto va bene vado a passarla nei luoghi e con la gente della mia infanzia. Quanto al mio percorso, al mio passaggio-morte-risurrezione beh, non faccio più certi discorsi. Tutto scorre, senza punti a capo, con qualche parentesi, e molti puntini di sospensione. Non faccio più certi proclami tipo "da oggi...", faccio meno progetti (ma gli obiettivi ce li ho, eccome). Cerco di vivere al presente, e di essere presente per chi è davvero importante nella mia vita. Senza dimenticare il passato (e Facebook in questo senso aiuta molto), costruendo un futuro un giorno alla volta. Un giorno dopo l'altro, direbbe Tenco. Buone feste ai tenaci visitatori del mio blog, anche se non mi ci esprimo come qualche anno fa, non avendone ho più il tempo (ma conto di riaverlo, prima o poi).

sabato 16 aprile 2011

Throbbing Gristle - Walls of Sound

Industrial records, fine anni 70.

Altro che punk

La benemerita Shake ha ristampato (con aggiornamento) questa bibbia della musica alternativa, anticonformista, anticommerciale, deviante, deviata. Consiglio la lettura a tutti gli appassionati di musica: scoprirete un universo di personaggi e musiche che quantomeno non vi lasceranno indifferenti. Al confronto il punk-rock è soltanto rock'n'roll pop con le chitarre distorte e ritmi un po' velocizzati: qui sta il vero punk, inteso come musica "contro", autoprodotta e fuori da ogni logica commerciale e intrattenimento consolatorio. Questa è arte per l'arte, pura espressione di rabbia, disperazione, desolazione, violenza, ma anche poesia e spiritualità (nelle sue declinazioni meno rumorose e urticanti). Colonne sonore di una eterna apocalisse, o di una rivoluzione, perchè no.Peccato che a volte il nazifascismo si sia infiltrato in questo genere, affascinato dai suoi aspetti più macabri e funerei. Sta di fatto però che quel simpaticone di Boyd Rice non sia stato volutamente incluso in questa riedizione. Nazi raus: industrial music for industrial people.

sabato 26 marzo 2011

Let the happiness in



Sarà l'arrivo di questi primi raggi di sole che scaldano anche dentro. Sarà che da cavaliere con la corazza voglio diventare un ninja seminudo. Sarà la serata con tre vecchi amici, a parlare di musica e ridere in faccia al mondo. Sarà che la mia vita è piena come mai, di cose belle che fanno sorridere. Ma certe mattine, passeggiando sul lungomare, mi sembra quasi di avere il diritto di essere felice. E un po', forse, lo sono davvero.

domenica 20 marzo 2011

Qui non volano colombe



Un pezzo stupendo di 30 anni fa, ancora attuale e toccante. Tra la petrolguerra in Libia e il disastro nucleare in Giappone, la recessione economica e la crisi di valori etici, ideologici e morali, il panorama non è cambiato molto, poi. Ed è utile rispolverare la rabbia di quegli anni e trasformarla in azione, lucida e anche spietata, in certi casi. "Ci stanno uccidendo al ritmo della nostra musica" (Peggio Punx, 1984).

sabato 12 marzo 2011

Suonare con Billy Bragg?!



Per la serie "Senza vergogna": ho scritto a Billy Bragg se mi fa aprire almeno una delle sue date in Italia a maggio. Sarebbe un sogno, ma mai dire mai, perlomeno ce provo. Tanto al concerto ci andavo comunque :-)

venerdì 11 marzo 2011

Non sono immaginario


Il piccolo Matteo mi ha fatto riscoprire questa grande canzone hendrixiana degli amati Afterhours di qualche anno fa. Gran pezzo e parole che tagliuzzano la testa e il cuore. Perchè un bambino di 9 anni, per quanto figlio mio, stia in fissa con un pezzo così è un enigma da sottoporre a qualche bravo dottore, forse. Ma non mi lamento: il tormentone precedente era "Ho ancora la forza" di Ligabue :-)

domenica 27 febbraio 2011

Il bel tacer non fu mai scritto

In due mesi (1 dicembre / 31 gennaio) ho inviato 1984 sms. Mettiamoci anche un 30% di lavoro, ma immaginate la bolletta. Forse è il caso che mi tengo per me le impressioni che spesso mando a 4 persone contemporaneamente. Tra l'altro, ci pensavo stamattina, non c'è niente che mi faccia sentire più solo del non ricevere risposte agli sms che mando. Un mio amico dice che spesso i miei sms sembrano post senza bisogno di risposte, e forse ha ragione. Forse è meglio che ricomincio a scrivere sul blog, anzichè mandare 2000 sms. Oppure che mi tengo per me certi pensieri, chè tanto spesso non hanno un riscontro nè sembrano richiederlo. Come dice il bellissimo spot Telecom di questi giorni "Le emozioni non cambiano: cambiano i modi per comunicarle". Nel mio caso: anche se le emozioni cambiano, tientele per te, se non vuoi spendere una fortuna, e invano, tra l'altro. Come diceva mia nonna: il bel tacer non fu mai scritto.

lunedì 21 febbraio 2011

I DON'T CARE


Sono arrivato a un punto che non me ne frega niente di niente: di Berlusconi, della politica, della società, della mia città, delle rivolte nel mondo arabo, del calcio, di tutto. Leggo sempre meno i giornali, non guardo più i programmi di approfondimento tipo Annozero (mi fanno dormire), non ho una opinione nè una posizione su niente. Stanchezza, abbrutimento, schifo, fuga, isolamento: chiamatela come vi pare. I don't care. Anymore.

domenica 13 febbraio 2011

Queste distanze

Il ghiaccio si confonde con il cielo, con gli occhi e quando il buio si avvicina vorrei rapire il freddo in un giorno di sole che potrebbe tornare in un attimo solo. Forse stanotte, se avro' attraversato la strada che non posso vedere poi in un momento copriro' le distanze per raggiungere il fuoco vivo sotto la neve. I nostri occhi impauriti nelle stanze gelate, al chiarore del petrolio bruciato e oltre il muro il silenzio, oltre il muro solo ghiaccio e silenzio. Aspettero' questa notte pensandoti, nascondendo nella neve il respiro, poi in un momento diverso dagli altri io copriro' il peso di queste distanze... di queste distanze... di queste distanze... Di queste distanze...

Biutiful


Secondo FILMONE visto al cinema. Non perdetelo. Molti lucciconi negli occhi del pubblico alla fine, emozioni e immagini intense tutto il film, un Bardem da Oscar, una Barcellona degradata anti-cartolina, pugni nello stomaco a padri, genitori, e osservatori confusi e infelici di un mondo abbrutito, in genere. Indimenticabile.

giovedì 10 febbraio 2011

La capacità di amare

Quando sarò capace d'amare mi piacerebbe un amore che non avesse alcun appuntamento col dovere, un amore senza sensi di colpa senza alcun rimorso, egoista e naturale come un fiume che fa il suo corso. Senza cattive o buone azioni, senza altre strane deviazioni che se anche il fiume le potesse avere andrebbe sempre al mare.

sabato 5 febbraio 2011

Sospeso a un filo


Continua la saga dei Fenomeni, la band di "bitt psicadelico" in cui suono la batteria, stasera dal vivo alle 21.30 al Maglio di Sesto San Giovanni nell'ambito del Milano Sixties festival. Questo è il meraviglioso pezzo con cui apriremo il concerto.

martedì 1 febbraio 2011

David Sylvian - Nostalgia



A proposito di nostalgia (vedi il post precedente). Oggi ero sulla spiaggia deserta di Savona, vento gelido, sole riflesso sul mare accecante, questa canzone in testa, e un po' mi è venuto il magone. maledetto mare d'inverno.

domenica 30 gennaio 2011

La nostalgia del futuro

Cinquant'anni fa Hannah Arendt osservava che le nostre vite sono contese fra due forze in conflitto: quello che siamo stati e quello che diventeremo. Personalmente da qualche anno ho sempre cercato (scelto) di vivere nel presente. Solo che ormai per tutti questa è una scelta obbligata, dettata un po' dalla paura e un po' dall'incertezza/inesistenza del futuro. Certo tutti vogliamo riscattare il passato, se lo ricordiamo triste, o riviverlo, se piacevole. Ma è il senso del Nuovo, dell'Inedito, dell'Originale, che è difficile da trovare. A volte sembra che tutto, in ogni campo, sia già stato detto, fatto, provato, vissuto. E' vero però che se si ha un obiettivo, un progetto, un sogno, una prospettiva, si vive (sopporta) meglio il presente. E comincio a pensare che un futuro diverso, foss'anche inaspettato e imprevedibile, possa arrivare, e possa/debba essere costruito, sia nella mia vita come nella società. Lo scopriremo solo vivendo.

Eyes Without A Face



Gli occhi sono lo specchio dell'anima... La luce negli occhi... L'occhio della tigre... Gli occhi socchiusi... Morire dentro a quegli occhi... Basta uno sguardo... Guardami negli occhi quando ti parlo... L'essenziale è invisibile agli occhi...Gli occhi dicono tutto.
Io indosso spesso gli occhiali scuri.

venerdì 28 gennaio 2011

Illogica allegria



Non ho niente da aggiungere, ascoltate le parole. La vita è bella, bellissima. Basta poco (che forse è tanto). Non so, non importa, che ne so. Io sto bene come uno che si sogna. Non lo so se mi conviene, ma sto bene (che vergogna).

domenica 23 gennaio 2011

JOKES ABOUT BERLUSCONI

Goodbye Ruby tuesdays

L'altra sera mio figlio (13 anni) quando ha realizzato che il Silvio nazionale ha la stessa età del nonno ha fatto una standing ovation mentre scorrevano le foto delle sue intrattenitrici serali. Mia moglie si è incazzata, anche perchè io ridacchiavo come un pirla. Questo aneddoto per dire che l'ennesimo scandalo non farà cadere il premier, nè dalla sua posizione nè nel gradimento degli italiani. Ci vuole ben altro. Io penso che nel privato ognuno possa fare quello che gli pare, con persone consenzienti,senza commettere reati. Volendo fare del moralismo e dell'etica, io biasimo di più le belle ragazze (e i loro genitori) che il Silvio. E' una questione di valori, e di cultura. Dagli anni 80 a oggi l'immagine della donna si è sputtanata (nel vero senso della parola), complici anche i genitori e i datori di lavoro. E anche la Gente, che non si indigna e anzi simpatizza col vecchietto arzillo, si è sputtanata. Perchè molta, moltissima gente non ci vede niente di male, nelle serate del premier, e anzi vorrebbe mandarcila figlia. Insomma: STA ANDANDO TUTTO A PUTTANE, in tutti i campi, in questa Italietta ipocrita e decadente.
Chissà cosa deve succedere, cosa ci devono fare, per farci incazzare sul serio e fare qualcosa di più utile che biasimare e indignarci. 

sabato 15 gennaio 2011

Nessuna Ostentazione Sonora


Sentiti e visti ieri sera, ci suona il mio vecchio amico Riky. Davvero eleganti e raffinati, nella loro improvvisazione assoluta (dicono, ma non sembra). Stamattina ho rispolverato Tuxedomoon, Residents e Throbbing Gristle, sull'onda di ieri. Non capita spesso di sentire roba così, a Genova.

mercoledì 12 gennaio 2011

La luce dentro



Come è importante avere sempre una luce dentro, anche piccola, che illumini e persino riscaldi i nostri pensieri e le nostre giornate. La famosa Inner light di beatlesiana memoria, l'amore, gli affetti, gli amici, la musica, qualche passione, qualche interesse, la speranza, un sogno, la fede. Ci sono periodi in cui questa luce si affievolisce, e noi ci incupiamo tutti, diventiamo meno luminosi, perdiamo la luce negli occhi, smettiamo di sorridere. La prima metà del 2010 fu così, per me, lo ammetto.
Da qualche mese, grazie al cielo (fortuna, destino, forza di volontà: chiamatelo come volete), ho di nuovo quella luce dentro, e penso che si veda e si senta anche fuori. Sarà un anno migliore, questo.

martedì 4 gennaio 2011

Sto leggendo

questo libro. Impegnativo, certo, ma bello denso di riflessioni e rimandi. Consigliato a maschietti introspettivi e sensibili ma anche a femminucce che vogliono cercare di capire qualcosa di quello che un tempo si chiamava "il sesso forte" (sic) e non si fermano alla esteriorità.

domenica 2 gennaio 2011

C'è del marcio in Danimarca (e in Africa pure)

Se lo trovate ancora in qualche cinemino (il mio di oggi aveva cinque dico cinque file di sedie) andate a vedere questo filmone sulla prepotenza e sulla cattiveria delle persone e della vita, con due ragazzini memorabili. Non esattamente il film da vedere come augurio di buon anno (nonostante il titolo), anche se alla fine il morale si solleva (ma abbassa il tono del film, che a volte mi ha spinto intimamente a una reazione forte, anche violenta). Una esauriente recensione la trovate qui.