giovedì 20 settembre 2012

La gente non è mica tanto buona



Sarà la Crisi, sarà che tutto è così difficile da avere e anche da essere, saranno le delusioni e le batoste, personali ed economiche, ma vedo la gente in giro sempre più triste e soprattutto incazzata, cattiva o incattivita. Pochissimi sorrisi, mugugno in loop oppure silenzio nervoso, sguardi nel vuoto, parole di rabbia e atteggiamenti di aggressività. E lo noto in un periodo in cui ho ricevuto tante manifestazioni di empatia e gratificazioni umane e professionali, in un mio momento di difficoltà (però quelli sono amici, quelli che si palesano nelle difficoltà). Tira una brutta aria, e si ha la sensazione di dover stare attenti al prossimo come minaccia, perchè ti vuole o ti sta per fregare, appena gliene concedi l'occasione. Una guerra tra poveri sì, ma di spirito. E hai voglia a leggere libri come l'ultimo della bravissima Michela Marzano: l'esperienza poi ti mortifica, da quello che cerca di passarti davanti in coda a quello che fa "le torte" con le assicurazioni. Più che la bontà e la gentilezza quello che manca (di cui sento e vedo la mancanza io) è l'onestà: morale, sociale, intellettuale, politica, artistica, in qualunque campo. Un valore di altri tempi, un valore che non ci si vuole permettere, perchè ci si espone con sincerità, e la verità fa male, sia a dirla che a sentirsela dire. Abbiamo tutti qualche livido e non abbiamo più voglia nè tempo di prendere altri colpi, così ci incattiviamo e ci barrichiamo. Ma l'aria si fa viziata e poi irrespirabile, se non si aprono porte o almeno finestre.

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