sabato 22 giugno 2013

Il razzismo spiegato a mio figlio


Aneddoto illuminante (ma anche rabbuiante). Faccio il pendolare sul treno Genova-Savona, che d'estate si riempie di "fratelli" (come li chiamano i miei figli) noti ai piu' come Vucumpra'. Ho notato con stupore che sono molti gli italiani che li schifano, dicendo che puzzano e lamentandosi che occupano tanti posti. Anche gente che vota a sinistra (sic) da sempre.
Oggi pero' una signora ha cominciato a inveire contro "questa gentaglia di merda". Nessun nero si e' scomposto, non l'hanno cagata (altra sorpresa) tranne il mio dirimpettaio che, con le lacrime agli occhi, le ha risposto che ha l'abbonamento e che stava andando a lavorare faticosamente, smettendo di sgranare il suo rosario. Mi e' venuto un cuore piccolo cosi'.
 Simpatica la signora che si e' alzata a dire "Noi italiani non siamo tutti cosi' eh! Ci ricordiamo di cosa ci facevano quando andavamo in America!".
Il "fratello" poi mi ha dato un'altra lezione: quando e' passata la zingariella lagnosa le ha lasciato 50 cent sul biglietto fotocopiato scritto in itagliano. Chapeau! Abbiamo molto da imparare da questa gente, altro che. E io mi sento sempre meno italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono (diceva il signor G). We gotta get out of this place.

lunedì 17 giugno 2013

Illogica (neanche tanto) allegria

Ho un appuntamento con Mestesso in questo posto, ogni anno. Giornate di gaberiana illogica allegria, e momenti di estasi mistica-spirituale, in cui sento cosi' intensamente che la mia vita, e anche tutta la vita di tutti, ha un senso, e pure bello, bellissimo. Non mi lamento, anzi, e stia male chi non mi vuole/ha voluto bene. "Io sto bene, come uno quando sogna, non lo so se mi conviene, ma sto bene, che vergogna". Basta poco, ma è così raro, o non lo sappiamo vedere:

domenica 16 giugno 2013

Sono un regolare

Una delle "mie" canzoni. Se mai proporrò un set acustico, ci sarà anche lei.
Well a person can work up a mean mean thirst
after a hard day of nothin' much at all
Summer's passed, it's too late to cut the grass
There ain't much to rake anyway in the fall
And sometimes I just ain't in the mood
to take my place in back with the loudmouths
You're like a picture on the fridge that's never stocked with food
I used to live at home, now I stay at the house
And everybody wants to be special here
They call your name out loud and clear
Here comes a regular
Call out your name
Here comes a regular
Am I the only one here today?
Well a drinkin' buddy that's bound to another town
Once the police made you go away
And even if you're in the arms of someone's baby now
I'll take a great big whiskey to ya anyway
Everybody wants to be someone's here
Someone's gonna show up, never fear
'cause here comes a regular
Call out your name
Here comes a regular
Am I the only one who feels ashamed?
Kneeling alongside old Sad Eyes
He says opportunity knocks once then the door slams shut
All I know is I'm sick of everything that my money can buy
The fool who wastes his life, God rest his guts
First the lights, then the collar goes up, and the wind begins to blow
Turn your back on a pay-you-back, last call
First the glass, then the leaves that pass, then comes the snow
Ain't much to rake anyway in the fall

mercoledì 5 giugno 2013

Saggezze

A volte la filosofia, la psicologia e la saggezza stanno dietro al bancone di un bar qualunque (ma neanche tanto, a giudicare dai messaggi che manda).

martedì 4 giugno 2013

Nessuno è come Paul e Linda

Vedendo coppie di amici che pensavo indistruttibili sfaldarsi come sabbia in una clessidra, mi viene sempre un po' di malinconia, e penso a quanto sia difficile ma anche bello stare insieme a una persona, e volersi bene, per tanto tempo. Molte sono le cose che mettono in crisi o incrinano la fragile impalcatura come quella consolidata. A parte le tentazioni e le pazzie, anche l'età, la routine, le difficoltà, la stanchezza, i figli, i genitori: tanti sono gli agenti nocivi. Munirsi di antiruggine e dare una rinfrescata regolarmente, fare attenzione, se no...
PS come diceva il mio vecchio amico: a noi ci ha rovinato la favola della coppia Paul+Linda. La realtà non è così, ma noi ci si prova lo stesso.

Yeah, loving
Over and over again now
It ain't nothing girl
Till you've felt the pain
Up against the wall
Why does love always have to hurt?
Your scratches run across my back
And then a tear
Dear lover
I can't take the pain no more
Dear lover
I pick my heart up from the floor
Dear lover
I can't believe it's come to this
Dear lover
Give me one last
Painful kiss
There ain't nothin'
In this world for free now
So how high of a price
Will you pay
Hear the screams so loud
Wake up to the broken glass
It's a scene from bad to worse
And many more tears
Dear lover
I can't take the pain no more
Dear lover
I pick my heart up from the floor
Dear lover
I can't believe it's come to this
Dear lover
Give me one last
Painful kiss
One last kiss

sabato 1 giugno 2013

Un piccolo grande uomo

Oggi Matteo compie 12 anni. Tanti sono passati da quello che ricordo come uno dei momenti piu' felici e belli della mia vita. Il parto, grazie a Santa Epidurale, fu dolcissimo, e il giorno dopo all'anagrafe con l'orgoglioso Alessandro (4 anni) camminavo a una spanna da terra. Chi non ha figli dira' "Ma cosa c'era da essere cosi' felici?!". Beh, non si puo' spiegare. E' una emozione irrazionale, profonda e bellissima. Come il bene che gli voglio. Matteo mi assomiglia nel suo essere spiritoso e "scorretto", e la sua allegria mi aiuta molto (quando non è imbarazzante o fuori luogo). Mentre Ale ascolta Sigur Ros e Radiohead, lui in cuffia ha AC-DC, Green Day, Caparezza (capita la differenza?). Da grande vuole andare a vivere in Canada o in Sardegna.
Auguri, "zio": sei un piccolo grande uomo.