domenica 1 settembre 2013

No job, no future


E come Bentornato dalle vacanze la notizia che un mio amico, padre di due figli come me, si e' tolto la vita perche' stava perdendo il lavoro come successe a me giusto un anno fa. Era una persona molto gentile, sorridente, simpatica, colta, molto responsabile e attaccata al lavoro dell'azienda di cui era dipendente. Non ha avuto la forza di reagire alla sventura che sta colpendo tante, troppe persone. Perdere il lavoro e' una esperienza devastante, soprattutto se non ci sono premesse e giustificazioni fondate economicamente (come quando si delocalizzano aziende in attivo, o si licenzia per questioni personali non professionali, tanto l'articolo 18 e' un ricordo del secolo scorso). So che e' populismo sbagliato e folle, ma io sento sempre piu' spesso frasi tipo "Ci vorrebbero le Brigate Rosse" o "Bisognerebbe farsi giustizia da soli", anche da persone che sembravano ragionevoli e moderate, prima che dei bastardi pisciassero sul loro passato, uccidendo il loro presente, svuotando il loro futuro. 
Ciao M, riposa in pace.

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