sabato 31 gennaio 2015

L'inno



di chi viaggia per lavorare. Il mio inno, da novembre.

Estimated time of arrival 9.30 a.m.
Been up before the sun and now I'm tired before I even begin.
(Now you're flying) I got so much work in front of me,
(Really flying) it stretches out far as the eye can see.
I can see.
Spend half my life in airports doing crosswords and attempting to sleep,
And when the bar is open then you'll often find me warming a seat.
(Now you're flying) I never find a place where I can stay
(Really flying) I'd rather be a thousand miles away.
Thousand miles away.
Working for yourself sometimes ain't all that it's cracked up to be.
It can be as lonely at the top as at the bottom of that corporate tree
(Now you're flying) I'm told I'm going places - who can say ?
(Really flying) I might arrive but I'll be gone the very next day.
I must be on my way
A thousand miles away.
Promised to myself someday I'd take the time and try to make sense
Out of all those opportunities I've lost from trying to sit on the fence
(Now you're flying) But right now I've got no time for yesterday
(Really flying) Yesterday's a thousand miles away.
A thousand miles away.
What was that that you were trying to say ?
I guess I was a thousand miles away.
Sing it again.

mercoledì 28 gennaio 2015

martedì 27 gennaio 2015

Di cosa, di chi abbiamo bisogno?



Come dicevano i Sex Pistols: "non so cosa voglio, ma so come ottenerlo". Nella migliore delle ipotesi.

lunedì 26 gennaio 2015

Come si cambia


Neanche qualche anno fa avrei giudicato American sniper del grande Clint Eastwood un film fascistoide, guerrafondaio, troppo amerikano, ottusamente patriottico. Stasera invece mi sono pure commosso, e mi è piaciuto molto, anche nei contenuti (non solo per le scene di guerriglia da cardiopalma e la bravura dei due protagonisti). In fondo è un film SULLA guerra in generale, anche quella che combattiamo nel campo di battaglia della nostra testa e del nostro cuore. Trovo toccante il senso di orgoglio e di dovere di patria che hanno gli statunitensi, incomprensibile per un italiano come mio malgrado io sono. Trovo sconvolgente anche che ci sia così tanta violenza e cattiveria nel mondo. Trovo agrodolce, infine, ricordare mio padre che diceva sempre "Da giovani incendiari, da vecchi pompieri".

giovedì 22 gennaio 2015

Interrogativamente



Questioningly her eyes looked at me
And then she spoke: Aren't you someone I used to know
And weren't we lovers a long time ago?
Looked at her close, forced her into view
Yes, I said, you're a girl that I once may have knew
But I don't love you anymore
Why do you want to talk to me for?
You should have just let me walk by
Memories make us cry
In the morning, I'm at work at time
My boss he tells me that I'm doing fine
When I'm going home
Whiskey bottle, movie on TV
Memories make me cry
And I'm alone, just me
Just me, questioningly
But I don't love you anymore
Why do you want to talk to me for?
You should have just let me walk by
Memories make us cry
In the morning, I'm at work at time
My boss he tells me that I'm doing fine
Looked at her close, forced her into view
Yes, I said, you're a girl that I once may have knew
Questioningly her eyes looked at me
And then she spoke: Aren't you someone I used to know
And weren't we lovers a long time ago?

mercoledì 21 gennaio 2015

All work and no play



Il nuovo incarico professionale, iniziato operativamente a metà novembre, ha spazzato via tutto il resto: musica, libri, film, famiglia. Esco di casa alle 6.30 (se in treno) o alle 8 (se in auto), torno a casa verso le 19, e la sera lavoro al pc (ordini, mail varie). Meno male che mi piace e mi diverte tantissimo, la routine (che routine non è mai, anzi) quotidiana. Sarebbe bello un giorno trovare il tempo di raccontare queste giornate di viaggi e incontri. Per ora mi dispiace che il giorno sia di 24 ore: ce ne vorrebbero altre 8, per il sonno, o per l'edutainment. Arriveranno quei momenti.

sabato 17 gennaio 2015

Down on the street (il disco del mese)



Se vedete (o meglio: sentite) passare un'auto con questo disco a manetta, in questo mese, sappiate che 95% sono io.

giovedì 15 gennaio 2015

Walking with the Beast



Colonna sonora di tantissime notti in giro in macchina a notte fonda, da solo. Erano gli anni 80, i miei cupi anni 80. Poi dopo ho conosciuto Luana, e la mia vita ha preso una piega, direi una luce diversa.

Chissà che fine avrei fatto, senza di lei.

mercoledì 14 gennaio 2015

The Cramps - Primitive

Roba da Crampi



Non ce la farò mai, ma sarebbe bello avere una band tributo dei Cramps, I CRAMPI. Questo era un pezzo (FAVOLOSO) che i Cramps facevano meravigliosamente. Rispetto e stima. Lux Interior RIP.

martedì 13 gennaio 2015

THE GUN CLUB - FIRE OF LOVE (1981)



Uno dei dischi fondamentali della mia vita, vinile concretamente consumato nei primi anni 80. Uno dei dischi con cui ho imparato (si fa per dire) a suonare la batteria, in garage. Uno dei (pochi) dischi che non mi stanco mai di ascoltare, dall'inizio alla fine.

lunedì 12 gennaio 2015

10 anni di blog



(Questo era il mio disco preferito 10 anni fa. Mi sembra giusto utilizzarlo come colonna sonora per una sintetica riflessione sui 10 anni di questo blog.) Che tenerezza, e a volte amarezza, rileggere i miei post di 10 anni fa. Ormai è assodato che il blog, a meno di essere "famoso"(o aspirante famoso) o avere aspirazioni da scrittore/giornalista, è una piattaforma piuttosto desueta, quasi obsoleta. Io ho continuato a tenerlo in vita (nonostante alcune pause dovute alla dipendenza da Facebook che avevo sviluppato fino al 2012) perchè è una cosa che rimane, che non sparisce nel gorgo del quotidiano-immediato update, è una cosa un po' fuori dal tempo. Negli ultimi anni sono spariti i commenti (certo, un Mipiace è più veloce e meno impegnativo, anche come tempo che richiede) anche perchè 9 bloggers su 10 sono emigrati su Facebook o Twitter, ma il mio obiettivo non è mai stato raccogliere lettori, followers o Mipiace. Penso di aver avuto (e di avere tuttora) delle cose da dire e lasciare per iscritto. Per non dire dell'aspetto diaristico-autobiografico della cosa.

Con gli anni ho imparato a essere molto più prudente e criptico, soprattutto nel criticare, dopo che rischiai sul posto di lavoro per un commento negativo sull'autore di un libro (e relativa casa editrice). Il direttore del personale mi fece una lettera di richiamo da appendere sopra al pc e da guardare prima di postare alcunchè. Quando sono rimasto senza lavoro, poi, ho affrontato-raccontato la situazione in maniera molto metaforica, ero nei guai e non volevo crearmene ulteriori. E' stato difficile rimanere sul vago, ma chi mi conosceva riceveva i segnali di fumo.

Penso che continuerò a scrivere su questo blog, ora che non sono su Facebook nè Twitter, anche se (anzi proprio perchè) questo blog non ha una tendenza "social". A essere sincero un social lo bazzico: Instagram, però non seguo nessuno, mi limito a ricambiare i Mipiace, e poi mi serve più che altro per coltivare l'hobby della foto e della ricerca del bello o quantomeno del particolare.

Un Grazie a chi viene a leggere i miei sproloquii con regolarità (nell'ultimo mese 2000 visualizzazioni), cercherò di essere costante e il meno banale che riesco.

Ne riparliamo fra 10 anni.







sabato 10 gennaio 2015

A volte le canzoni



dicono, o raccontano, quello che noi persone banali non riusciamo a dire e raccontare neanche a noi stessi. E così capita che quando le riascolti ti viene un nodo in gola. E ringrazi i poeti, gli scrittori, i musicisti, gli artisti che sanno trovare il modo di farti sentire di nuovo quelle emozioni, piacevoli o dolorose che siano.

venerdì 9 gennaio 2015

Soltanto veduta, soltanto sognata



Da ragazzo, al liceo, mi prendevo certe cotte che non rivelavo-confessavo mai. Ero capace di stare a guardare di nascosto il mio piccolo grande amore immaginario per eternità, di nascosto. Lo aspettavo all'uscita di scuola, e lo guardavo finchè non spariva dall'orizzonte. Per poi pensarci tutto il pomeriggio, e la notte preparare dichiarazioni, lettere, messaggi: tutti gesti mai osati. Oppure ci parlavo tutto il giorno, schermendo me stesso e lei, mascherando, rimandando. Ero il suo "migliore amico" (sic). Che sfigato oh.

Tutto cambiò con la patente, la macchina a 18 anni. Il passaggio a casa la sera, il bacio della buona notte era la Occasione, alla Stasera mi butto.

Che poi, a ripensarci, sono sempre le ragazze che ti scelgono. A noi maschietti in trance da testosterone tocca solo farci trovare distrattamente in zona, un po' sfuggenti ma non troppo.



Discorsi da cinquantenne. Gioventù perduta, bruciata male, nessun rimpianto.


martedì 6 gennaio 2015

I buoni propositi e gli obiettivi



A cosa serve fare liste di buoni propositi che sappiamo benissimo che disattenderemo alla prima occasione, perchè così succede da sempre? A cosa serve darsi (e dare) obiettivi raggiungibili solo con miracoli o botte di fortuna? (Beh certo se gli obiettivi non sono alti non sono obiettivi: sono formali banalità, o banali formalità, è vero anche questo)
Alla fine/inizio di ogni anno recitiamo questo psicodramma, a volte addirittura (incauti) lo comunichiamo, per rafforzare convinzione e giustezza della cosa. Alla fine dell'anno, poi, vediamo che gli obiettivi che abbiamo raggiunto sono quelli per cui abbiamo DAVVERO lavorato e lottato continuamente, senza arrenderci mai. E i buoni propositi si sono realizzati perchè forzati dalle circostanze, dal destino, come se non sapessimo (o volessimo davvero) cambiare le nostre cattive abitudini. Tutto questo dovrebbe portare ad essere fatalisti e rassegnati al peggio, forse. E invece no. Vero che sono ai 2/3 (due terzi) della mia vita, e dato che il primo terzo non è stato per niente divertente posso (voglio) pensare che questo sarà un terzo niente male. Certo non credo più come qualche anno fa in un miglioramento costante, continuo, inevitabile, quasi fisiologico. Ho avuto 35 anni per 15 anni, la morte di mio padre mi ha fatto uscire dalla invisibile bolla-prigione temporale che avevo creato. Sono molto più realista, ora, non ancora cinico, nè rassegnato. Sono un cinquantenne fortunato, a ben vedere.




giovedì 1 gennaio 2015

Le canzoni al risveglio



Mi capita spesso di svegliarmi con una canzone in testa. Stamattina, la prima dell'anno, è stata questa.