giovedì 31 dicembre 2015

Memorabilia 2015



(Video e canzone-simbolo del mio 2015)
Il 2015 è stato un anno molto migliore del 2014 (morte di mio padre, disoccupazione). Il nuovo lavoro mi ha quasi azzerato il tempo per l'edutainment (di giorno a viaggiare per librerie nel nordovest, la sera al pc) ma mi ha anche dato molte soddisfazioni. Ho avuto tante soddisfazioni e motivi di orgoglio in famiglia. In campo musicale la soddisfazione di suonare e pubblicare dischi coi Fenomeni. Fisicamente sono un po' sovrappeso (la "tartaruga rovesciata" del cinquantenne medio, haha), ma da quando guardavo mio padre che non riusciva più a mangiare ho pensato che finchè posso magno e bevo, altro che dieta. I momenti di cupezza e preoccupazione sono stati molto più rari del mio solito storico, sono diventato un fatalista-ottimista, e più "leggero" (che non significa superficiale, ma solo un po' più saggio e folle, con l'età).
Affronto il 2016 con in faccia "come una specie di sorriso" (cit.).
N.B. quelle sotto non sono classifiche ma elenchi random.

COSE BELLE
I giorni in Sardegna
I viaggi a Budapest, Roma e Riga
Ale con la media dell'8,19
Matteo che esce dalle medie col 9
Fare un lavoro che ti piace e ti gratifica
Gli abbracci di Luana
Guardare film con Ale
Matteo che gioca a basket
Sentire e conoscere musica tutti insieme a tavola
Essere uno dei Fenomeni

COSE TRISTI
Mia mamma senza mio papà
Gli attentati a Parigi
Il guasto dell'auto in autostrada
Il funerale dello zio Tino
Il giorno dei morti a Quargnento
L'eccesso di stress da lavoro
La decadenza del fisico
Leggere poco (molto meno)

10 CANZONI
Hoodoogurus, 1000 miles away
Big Star, Thirteen
Steve Wynn, Follow me
Paul Weller, You do something to me
Placebo, Too many friends
Radiohead, All I need
Cure, Faith
U2, Every breaking wave
Mark Lanegan, Carry home (dei Gun Club)
Ministri, Una palude

10 DISCHI
I Fenomeni, Dodicesima dimensione
Chris Brokaw, Italian tour
Throbbing Gristle, DOA
Mighty Baby, omonimo (1969)
Balletto di bronzo, Sirio 2222
Brighter death now, Very little fun
SPK, Auto da fè
Neu, il primo omonimo (1971)
Augustus Pablo, Dub reggae and roots
Gun Club, Fire of love

10 MUSICISTI
Beatles
Joy Division
Mark Lanegan
Gun Club
Doors
Cure
Kraftwerk anni 70
Nick Drake
Sigur Ros
Crass

10 FILM
Youth (Tarantino)
American sniper (Eastwood)
La teoria del tutto (Hawking)
Fantozzi
Fanny e Alexander
Il posto delle fragole (Bergman)
Magnolia
Mia madre (Moretti)
L'amore bugiardo
Birdman

10 LIBRI
Dickinson, Silenzi
Palacio, Wonder
De Mari, Hanya
Borgna, Parlarsi
Joy Division, testi (Gammalibri)
De Luca, Il più e il meno
Balduzzi, Il diario di Disco Club
Manuale di cultura industriale (Shake)
Bocca, Ovunque tu sarai
Marini-Torrisi, Happy worker

10 PROGRAMMI TV
NBA
Gazebo
Crozza
Modern family
Il tg di Raitre alle 24
Rai 5
X factor
Masterchef
Fazio
Petrolio

lunedì 28 dicembre 2015

Alla fine di ogni anno



andare a (ri)vedere cosa è successo, cosa ho fatto e visto, cosa ho scritto. E su queste basi fare delle promesse e dei progetti per l'anno nuovo. Se non altro il mio 2015 è stato molto molto meglio del 2014. Ma c'è ancora tanto da fare e migliorare. Ora però so che ce ne sarà sempre, e me ne faccio una ragione.

sabato 26 dicembre 2015

I Fenomeni, 26 dicembre 1971


Il santostefano 1971 dei Fenomeni



In anteprima il meraviglioso brano del 1969 che aprirà il concerto dei Fenomeni di stasera (alle 23, al 261). In programma anche i Litter, I Tipi, I Phantom's, Le Macchie Rosse, Lucio Dalla (!?!).
Sarà l'ennesima serata indimenticabile. A dopo.

venerdì 25 dicembre 2015

La malinconia del Natale



Ieri (stra)parlavo della gioia del Natale, dell'allegria, della fortuna di ricevere e poter fare dei regali. Questa meravigliosa canzone dei Pogues, in cui i due protagonisti se ne dicono di tutti i colori, commentando amaramente un destino poco luminoso, mi serve da colonna sonora sul lato malinconico del Natale: il Natale dei solitari, dei poverissimi, degli sfortunati, dei disperati, dei senza famiglia, e anche delle persone depresse ed anaffettive. A loro (e io sono stato uno di loro) il Natale risulta indigesto, se non odioso. Non è un caso che i tentativi di suicidio abbiano statisticamente un picco nelle feste natalizie.

Il mio Buon Natale di quest'anno, ora che sono una persona che si ritiene fortunata e felice, va soprattutto a tutte queste persone che non vedono l'ora che passi, il Natale. Sarebbe bello trovare il tempo e la forza di fare volontariato per loro, un applauso ai miei conoscenti che lo fanno.

"Happy Christmas your arsehole, I pray God it's our last" (Kirsty McColl R.I.P.)


giovedì 24 dicembre 2015

Merry Christmas (all you need is love)



Natale con i tuoi. E chi sono i tuoi? Sono le persone a cui hai voluto regalare qualcosa che gli faccia capire quanto e come li pensi, quanto e come gli vuoi bene. Non penso che il "regalo di natale" sia un rito consumistico fine a se stesso, soprattutto in tempi di economia misurata se non critica. Penso invece che sia una usanza bellissima, un gesto di amore. Perchè, come dicevano i quattro profeti, l'amore è tutto quello di cui abbiamo bisogno.

Buon Natale, cari miei.

Sempre a proposito di gioventù perduta

mercoledì 23 dicembre 2015

No easy life


E io sostituirei PREGA con LAVORA o IMPEGNATI.
Non esistono ostacoli nè difficoltà: sono solo opportunità, occasioni con cui provare il proprio valore.
Anche quando mi sembrava di aver toccato il fondo (tipo nel 2012, quando ho perso il lavoro), ho sempre avuto questo orgoglio, in quanto persona e anche in quanto padre di due figli.
Così come il cosiddetto Dio delle religioni mette alla prova la nostra fede in lui propinandoci avversità e malattie, così la vita mette alla prova la nostra Umanità mettendo ostacoli a un cammino facile: sta a noi vederle come opportunità, e non disgrazie insormontabili. Penso a chi ha delle brutte malattie, penso a chi ha degli incidenti devastanti, a chi ha vissuto dei lutti improvvisi e atroci, a chi ha dei figli handicappati, a chi perde il lavoro pur avendo sempre lavorato seriamente...è a loro che vanno i miei migliori auguri di buon Natale. Perchè a Natale, come anche a fine anno, si fa (bene o male) un bilancio di quanto amore e felicità ci sia nelle nostre vite. E il mio bilancio è molto positivo.

domenica 20 dicembre 2015

Santo Stefano Psicadelico



Il sampler dell'ultimo lonplein per rammentare l'appuntamento psicadelico di ogni santostefano, da qualche anno: il concerto dei Fenomeni in patria! Quest'anno al 261. Quest'anno è il 1970 (o il 71?). Lo scoprirete solo venendo al 261.

Buone feste psicadeliche a tutti!

venerdì 18 dicembre 2015

Come passa il tempo



Come passa veloce il tempo. E' già un anno che faccio il mio nuovo lavoro. Sono già 15 mesi che si è spento mio padre. Sono già 15 anni che abito nella mia attuale casa. Sono già 18 anni che è nato il mio primo figlio. Sono già 26 anni che sto con Luana. Sono già 14 anni che ascolto questa toccante versione di Time di Tom Waits.

Ed è da quando si è spento mio padre che penso: e a me, adesso, quanto tempo rimane? E ora che è diventato così prezioso, passa sempre più veloce. Prima dei 30 anni certi pomeriggi, finanche certe notti duravano 10 ore. Ora passano in mezz'ora.

domenica 13 dicembre 2015

It's a Ravi Shankar Sunday



Sì, oggi ho bisogno di queste musiche, queste emozioni.

Perchè in giro, ovunque, c'è troppa pressione: Too much pressure (The Selecter).

Anche questo dicembre passerà, e inizierà un altro anno favoloso, pieno di sorrisi e cose (e magari persone) belle.

sabato 12 dicembre 2015

La condivisione della gioia



Ben altre emozioni la sera dopo i Verdena, insieme sempre ad Alessandro, mia moglie, mio fratello Gianluca, e l'inossidabile musichiere Adolfo Arimondi (con cui sono 35 anni fa che aspettavamo questo momento): Peter Hook che, dopo qualche bel pezzo dei New Order, esegue tutto Closer e poi Unknown pleasures, con un gruppo di giovani (tra cui suo figlio al secondo basso). Nel finale Transmission e Love will tear us apart col pubblico sul palco, invitato da Peter stesso. Devo aggiungere altro?
Emozioni, ricordi (bruttini: i Joy Division furono la colonna sonora della mia trista adolescenza), adrenalina. Mi ha sorpreso vedere una età media del pubblico meno alta del previsto, molti studenti che cantavano e ballavano esaltati, impressionante.
I Joy Division sono stati e sono tuttora qualcosa di unico e speciale. Merito anche di Martin Hannett, il produttore, che seppe dare a un gruppo punk un'aura, un'impronta e un suono irripetibile dal vivo. E merito anche delle parole di Ian Curtis, che restano scolpite nell'anima (le so a memoria tuttora), oltre che nelle pagine nere del mio libro Gammalibri del 1983.

venerdì 11 dicembre 2015

I Verdena con Ale



Curioso, bello, andare stasera a vedere i Verdena insieme a mio figlio Alessandro (e Luana): e domani Peter Hook dei Joy Division. Solo 10 anni fa non pensavo che sarei andato a un concerto con mio figlio, che avrei condiviso financo gusti musicali. Sono decisamente un padre diverso dal mio.

P.S. molto meglio su disco che dal vivo, comunque. Volume insopportabile, voce incomprensibile, autoindulgenza e poca comunicativa (non si capisce perchè gli italiani non sappiano o vogliano dire due parole in più, oltre a Grazie alla fine dei pezzi). Notevole la citazione beatlesiana "Things we said today". Simpatico e bravo il batterista Luca.

giovedì 10 dicembre 2015

Lavorare stanca, ma non lavorare uccide


Stamattina mi è caduto l'occhio su questa locandina del quotidiano locale. E mi è "tornato su" il rospo avvelenato che avevo ingoiato nel 2012, quando fui licenziato per "riorganizzazione aziendale" (sic), da un personaggio che indossava una collanina con la falce e martello d'oro (non lo dimenticherò mai, questo particolare rivoltante). Disoccupato a 47 anni, con due figli: grazie, "compagno".
E mi è tornato in mente anche il povero M., che si uccise nel 2013, in paranoia per il lavoro.
Non dimenticherò mai quei momenti e quel periodo, le ricerche scoraggianti, la depressione dei lunedì mattina, le ristrettezze economiche, gli incoraggiamenti di moglie e figli, come non perdonerò mai chi ha causato e causa ingiustificatamente queste situazioni di malessere e disagio.
Lavorare stanca, ma non lavorare uccide.

martedì 8 dicembre 2015

Tutto casa e lavoro

FRANCO FORTINI, LA PARTENZA
Ti riconosco, antico morso,
ritornerai tante volte e poi l'ultima.
Ho raccolto il mio fascio di fogli,
preparata la cartella con gli appunti,
ricordato chi non sono, chi sono,
lo schema del lavoro che non farò.
Ho salutato mia moglie
che ora respira nel sonno
sempre la vita passata,
il dolore che appena le ho assopito
con imperfetta, di sé pietosa, atterrita tenerezza.
Ho scritto alcune lettere ad amici
che non mi perdonano e che non perdono.
E ora sul punto di dormire un dolore terribile
mi morde come mille anni fa
quando ero bambino e lo chiamavo Iddio,
e Iddio è questo ago del mondo in me.
Fra poco, quando dai cortili l'aria fuma ancora di notte
e sulla città la brezza capovolge i platani,
scenderò per la via
verso la stazione dove escono gli operai.
Contro il loro fiume triste, di petti vivo,
attraverso la mobile speranza che si ignora e resiste,
andrò verso il mio treno.
[da Una volta per sempre, poesie 1938-1973]

"La poesia non precisa se il treno lo prendi o ti ci butti. Va a giorni, diciamo così." (il mio amico A.)

Maledetta, benedetta Genova



Quanto sei bella, decadente e ingrata, Genova. 

lunedì 7 dicembre 2015

Miniere musicali



Il "mio" periodo musicale preferito è il 1977-1984, che non a caso corrisponde con i miei anni dell'adolescenza e della gioventù. A quell'epoca tutto sembrava nuovo, rivoluzionario, staccarsi dal vecchio (gli anni 70 pomposi e tecnicistici). In realtà poi coi Sex Pistols ho scoperto Stooges e New York Dolls, coi Ramones Beach Boys e il rock'n'roll anni 50, coi PIL i Can, coi Black Flag i Black Sabbath, con James White James Brown...insomma, non era tutto da buttare, anzi, prima del 1977. Poi a metà anni 80 ci fu la riscoperta del garage-beat-psichedelico dei sixties grazie a "Nuggets" e gruppi come Fuzztones e Chesterfield Kings.

Da quando suono nei Fenomeni poi ho scoperto che il periodo 1967-1971 è davvero una miniera INFINITA di delizie sonore fantastiche. Non sono ancora arrivato a rivalutare l'odiato prog (contro il quale nacque il punk rock), ma non lo escludo, a questo punto.


sabato 5 dicembre 2015

Very Little Fun


Uno dei miei dischi preferiti del 2015. Se riuscite ad ascoltarlo tutto dall'inizio alla fine probabilmente siamo o dovremmo essere amici.

giovedì 3 dicembre 2015

La lettera di Kobe Bryant



Lo ammetto: mi sono commosso nel leggere la lettera di addio, anzi di amore, al basket di Kobe Bryant, personaggio che tanto ha fatto amare il basket ai miei due figli. E ho capito una volta di più quanto la passione per lo Sport possa essere benefica e salvifica.

Caro basket, 
dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre 
e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum 
ho saputo che una cosa era reale:
mi ero innamorato di te.
Un amore così profondo che ti ho dato tutto 
dalla mia mente al mio corpo 
dal mio spirito alla mia anima.
Da bambino di 6 anni 
profondamente innamorato di te 
non ho mai visto la fine del tunnel. 
Vedevo solo me stesso 
correre fuori da uno.
E quindi ho corso. 
Ho corso su e giù per ogni parquet 
dietro ad ogni palla persa per te. 
Hai chiesto il mio impegno 
ti ho dato il mio cuore 
perché c’era tanto altro dietro.
Ho giocato nonostante il sudore e il dolore 
non per vincere una sfida 
ma perché TU mi avevi chiamato. 
Ho fatto tutto per TE 
perché è quello che fai 
quando qualcuno ti fa sentire vivo 
come tu mi hai fatto sentire.

Hai fatto vivere a un bambino di 6 anni il suo sogno di essere un Laker 
e per questo ti amerò per sempre. 
Ma non posso amarti più con la stessa ossessione. 
Questa stagione è tutto quello che mi resta. 
Il mio cuore può sopportare la battaglia 
la mia mente può gestire la fatica 
ma il mio corpo sa che è ora di dire addio.
E va bene. 
Sono pronto a lasciarti andare. 
E voglio che tu lo sappia 
così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme. 
I momenti buoni e quelli meno buoni.

Ci siamo dati entrambi tutto quello che avevamo. 
E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò, 
che rimarrò per sempre quel bambino 
con i calzini arrotolati 
bidone della spazzatura nell’angolo 
5 secondi da giocare. 
Palla tra le mie mani. 
5… 4… 3… 2… 1…
Ti amerò per sempre,
Kobe