venerdì 29 gennaio 2016

Un filmone



Ecco, quando si dice UN FILMONE. Magnifiche regia, fotografia e musica (Sakamoto!). E se non danno l'Oscar nemmeno stavolta a Di Caprio, beh, è proprio per cattiveria, per dispetto.
A volte le peripezie del protagonista sono talmente estreme da lasciare un po' perplessi, ma devo dire che sono uscito dalla sala che ero stanco, provato quasi fisicamente. C'è talmente tanto sangue e carne che a volte mi è venuto in mente Cronenberg :-)
Sicuramente nella top ten 2016.

martedì 26 gennaio 2016

Anche se ci fa male


"Cambia cuore
Resta viva 
Volevi fare di più
Ma non è facile sai
Con il veleno che ti ho messo in cuore
Non si sopravvive mai
Ma tu hai imparato ad amare il tuo dolore
Piuttosto che non amarmi più
Cambia cuore
Resta vivo
Il mondo esplode intorno a te
Ma il giorno crolla dentro di te
Ti maledici perché sei diverso
Ma non puoi sceglier cosa sei
e ti appartiene anche se ti fa male
Tu lo sai che lo rivuoi
Nostro anche se ci fa male
Nostro anche se ci fa male
E corri a casa perché vuoi pensare
Che lei ti stia aspettando lì
Se questo è nostro anche se ci fa male
Ora so perché lo vuoi
Ora so perché mi vuoi"
(Manuel Agnelli)

domenica 24 gennaio 2016

Buone intenzioni di lettura

Fra le buone intenzioni di inizio anno c'era (c'è) anche quella di prendere ogni mese un disco e un libro del 2016, per tenermi aggiornato e un minimo vivace culturalmente. Questo è il primo (descrizione qui). Apro a caso: "Finchè dura la separazione da se stessi, l'intersoggettività non fa che riunire dei separati in quanto separati." oppure "L'altro diventa non la salvezza dalla mia solitudine, ma il colpevole della separazione dalla mia potenza d'agire"...un libro che mi darà da pensare, ho già capito.

venerdì 22 gennaio 2016

Questione di ruote che girano



Della serie: far dire a una canzone quello che non sai / non vuoi / non puoi dire in prima persona.

Arrivati nella seconda metà (o nell'ultimo terzo) della vita, capire che la vita è davvero una ruota che gira, o un insieme di ruote. Bello quando girano all'unisono, ma succede così raramente. Però sai che non smettono mai di girare, se non tiri il freno a mano.

domenica 17 gennaio 2016

Tempi bui?



"Veramente vivo in tempi bui
e non è per rovinarti il pranzo
che ti dico è arrivata la marea
e tu la scambi per entusiasmo
Veramente vivo in tempi bui
e non ho nulla da preoccuparmi
perchè son diventato buio anch'io
ma di notte sono uguale agli altri
e mi cambierò nome
ora che i nomi non valgono niente
non funzionano più
da quando non funziona più la gente
I tedeschi sono andati via:
come faremo ora a liberarci?
Non possiamo neanche uccidere il re
perchè si dice siamo noi i bersagli
Veramente vivo in tempi bui
riuscivi solo a chiedermi per quanto
e ora son diventato buio anche io.
Che cos'hai tu da brillare tanto?
E mi cambierò nome
per passare dogane e gli inverni
Andrò sempre più giù
dove non serve tenere gli occhi aperti
e mi cambierò nome
ora che i nomi non valgono niente,
non funzionano più
da quando non funziona più la gente
Mi cambierò nome
ora che i nomi non cambiano niente
non funzionano più
da quando non funziona più la gente"

Ministri, 2008

sabato 16 gennaio 2016

L'amore ci farà a pezzi, ancora


O forse "ci dividerà"? Mai saputo nè capito quale fosse la traduzione anzi l'interpretazione giusta. Forse cambia a seconda dei momenti. So solo che mi commuove sentire questo pezzo fatto da Adrian Borland. A lui l'amore lo fece a pezzi, sì. Ah no: era stato un treno.

mercoledì 13 gennaio 2016

Da solo, lungo l'autostrada



"Da solo lungo l'autostrada
alle prime luci del mattino
a volte spengo anche la radio
e lascio il mio cuore incollato al finestrino.
Lo so del mondo e anche del resto,
lo so che tutto va in rovina
ma di mattina, quando la gente dorme 
col suo normale malumore,
può bastare un niente,
forse un piccolo bagliore,
un'aria già vissuta, un paesaggio, che ne so.
E sto bene
io sto bene come uno che si sogna
non lo so se mi conviene
ma sto bene, che vergogna.
Io sto bene
proprio ora, proprio qui
non è mica colpa mia se mi capita così.
E' come un'illogica allegria
di cui non so il motivo, non so che cosa sia.
E' come se improvvisamente
mi fossi preso il diritto
di vivere il presente.
Io sto bene
questa illogica allegria
proprio ora, proprio qui.
Da solo lungo l'autostrada
alle prime luci del mattino..."
(Giorgio Gaber)

Meno male che ogni tanto ci sono giornate così.

lunedì 11 gennaio 2016

Vivere per sempre


La morte di David Bowie (che tanto ho ammirato come artista) mi mette sgradevolmente di nuovo di fronte al pensiero e al concetto del morire, in un grigio lunedì di pioggia e vento.
Tutti moriremo, prima o dopo, in un modo o nell'altro. Di fronte a questo pensiero anzichè immobilizzarmi o deprimermi mi viene da vivere più intensamente e serenamente il prima, e penso a come sconfiggere l'oblio, il nulla del dopo. Penso che la memoria sia l'unica arma vincente. E la memoria come si ottiene: con opere d'ingegno e arte imperiture e gesti indimenticabili, oppure con l'amore, quello che diamo, soprattutto a fondo perduto. Bowie non morirà mai nei ricordi dei suoi fans. La 97enne bisnonna non morirà mai nel cuore dei suoi nipoti (i miei figli). E io spero, nel mio piccolo, di non morire mai nel ricordo di chi mi ha voluto bene o anche solo apprezzato in qualche campo (ricordo quanti ex-colleghi di mio padre al suo funerale!).
E ora via, andare camminare lavorare, e soprattutto fare del bene, per lasciare un bel ricordo, e non morire mai.

venerdì 8 gennaio 2016

Mai abbastanza


Probabilmente il Gianni Tuoni parlava della sua tossicodipendenza, ciononostante questa canzonaccia mi viene bene come colonna sonora per una sensazione che ho avuto (e probabilmente avrò) molto spesso, nella mia vita: la sensazione di non fare, non essere, non avere, non dire, non ... (riempire i puntini con un verbo all'infinito) mai abbastanza. Un senso di insoddisfazione, sia personale sia da parte degli altri, forse eccesso di pretesa da se stessi, inconcludenza, traguardi mai raggiunti. Oh, poi uno a una certa età se ne fa una ragione, che non vuol dire rassegnarsi o parcheggiare con le doppie frecce. Uno capisce che ha avuto (e probabilmente avrà) molto spesso aspettative, sogni, obiettivi poco concretizzabili, troppo alti, o fuori luogo. Tant'è, comunque, che ogni tanto ci ritroviamo a dirci: "Oh, non è mai abbastanza!".

giovedì 7 gennaio 2016

Gli Optic Nerve in Italia!



Il 9 marzo a Milano, il 10 a Roma: è di oggi la notizia dell'arrivo in Italia di queste leggende del garage-folk-psych da New York. Se amate i Byrds e questi nostalgici ma meravigliosamente eterni sapori sixties non perdeteli. Io ci sarò, coi Fenomeni al gran completo.

martedì 5 gennaio 2016

Black Sabbath : Planet caravan


La colonna sonora dei primi 10 giorni del mio 2016. Pensare che è del 1970...roba da Fenomeni (Atmosferici).

sabato 2 gennaio 2016

Ridere a denti stretti



Imbarazzato dall'età media del pubblico (ero il più giovane!), ho apprezzato non poco l'ultimo film di Woody Allen. Elegante la leggerezza (citando Dostoevsky, Kant, Arendt, Kierkegaard) con cui Allen affronta alcune tematiche piuttosto pesanti e pressanti come l'etica, la morale (e il moralismo), la scelta, più o meno irrazionale, fra il bene e il male, fra egotismo e altruismo, fra responsabilità personale e sociale. Un film che fa sorridere (humour nerissimo) e pensare.