mercoledì 29 marzo 2017

Partire, ripartire



Ti riconosco, antico morso,
ritornerai tante volte e poi l'ultima.
Ho raccolto il mio fascio di fogli,
preparata la cartella con gli appunti,
ricordato chi non sono, chi sono,
lo schema del lavoro che non farò.
Ho salutato mia moglie
che ora respira nel sonno
sempre la vita passata,
il dolore che appena le ho assopito
con imperfetta, di sé pietosa, atterrita tenerezza.
Ho scritto alcune lettere ad amici
che non mi perdonano e che non perdono.
E ora sul punto di dormire un dolore terribile
mi morde come mille anni fa
quando ero bambino e lo chiamavo Iddio,
e Iddio è questo ago del mondo in me.
Fra poco, quando dai cortili l'aria fuma ancora di notte
e sulla città la brezza capovolge i platani,
scenderò per la via
verso la stazione dove escono gli operai.
Contro il loro fiume triste, di petti vivo,
attraverso la mobile speranza che si ignora e resiste,
andrò verso il mio treno.

[da "Una volta per sempre, poesie 1938-1973"]

Nove anni dopo, ripubblico questa bellissima poesia di Franco Fortini, che ritorna attuale, in certi momenti decisivi della mia vita.

martedì 28 marzo 2017

Il deserto dei barbari


Quando lavoravo in libreria, nel secolo scorso, prendevo nota di richieste bizzarre, strafalcioni, frasi storiche dei clienti ma anche dei colleghi. Da questi appunti prese corpo il 90% dei 2 libretti "Il fu Mattia Bazar" e "Il buio oltre le seppie" (edizioni Orme).
Oggi ho ritrovato (dopo 20 anni!!) questo mitico quaderno delle "chicche", come lo chiamavamo affettuosamente, e rileggerlo mi ha fatto venire le lacrime agli occhi per il ridere ma un po' anche per i ricordi di come eravamo, negli anni 90.
Credo (vedo) che oggi i miei ex-colleghi si divertano molto meno di allora, lavorando. Anche se continuo a sostenere che lavorare fra i libri e i lettori-clienti sia sempre uno dei lavori più belli del mondo, nonostante tutto. 

lunedì 27 marzo 2017

Che atmosfera



In questi giorni di quaresima (ma poi si risorge, dopo, vero?) non ho tempo nè forze per scrivere le mie riflessioni, le mie banalità dal mio piccolo mondo antico: tra il lavoro e la nuova casa (ma quando finisce un trasloco, quando caspita si è finalmente "a posto"?!?) lascio parlare certe canzoni.
Tra l'altro sono secoli che non tocco uno strumento: ecco, quando ricomincerò a fare musica vorrà dire che sono a posto col resto, con le priorità quotidiane.
Spero presto.

venerdì 24 marzo 2017

Sono paziente, aspetto aspetto aspetto



I am a patient boy
I wait, I wait, I wait, I wait
My time is like water down a drain
Everybody's moving,
Everybody's moving,
Everybody's moving, moving, moving, moving
Please don't leave me to remain
I'm in the waiting room, I don't want the news
I cannot use it
I don't want the news
I won't live by it
Sitting outside of town
Everybody's always down
Tell me why?
Because, they can't get up
Ah, come on and get up
Come on and get up
But I don't sit idly by
I'm planning a big surprise
I'm gonna fight for what I wanna be
And I won't make the same mistakes ('cause I know)
Because I know how much time that wastes (and function)
Function is the key
I'm in the waiting room, I don't want the news
I cannot use it
I don't want the news
I won't live by it
Sitting outside of town
Everybody's always down
Tell me why?
Because, they can't get up
Ah, come on and get up
I'm from the waiting room
Sitting in the waiting room
Sitting in the waiting room
Sitting in the waiting room
Sitting in the waiting room (tell me why)
Because they can't get up

giovedì 23 marzo 2017

Affranti - La Terra Bruciata dal Fuoco



Questo è uno dei MIEI dischi del 2017. Punto.

Ogni azione sembra come la pioggia che cade
sulla terra bruciata dal fuoco
E io mi sento come un morto che cammina fra i morti
E penso
Penso che ogni azione sia proprio come la pioggia che cade sulla terra bruciata dal fuoco
In fondo, l'ho sempre saputo
Io non sarei mai riuscito
a cambiare niente
E penso che ogni azione non serva assolutamente a niente
E allora credo sia meglio distruggere tutto ma non faccio altro che chiudere gli occhi sperando, illudendomi che tutto possa scomparire
Non c'è niente che possa aggiustare 
Nulla che io riesca a fare
Tutto quanto è soltanto un errore 
Troppo crudele, troppo grande
Mi muovo lentamente
come se stessi giocando con il fuoco
e avessi paura di scottarmi
senza capire
che la paura più grande dovrebbe essere
che il fuoco si spenga lentamente
in silenzio

mercoledì 22 marzo 2017

Non mi importa poi così tanto



Vivere è facile, con gli occhi chiusi
Fraintendendo tutto quello che vedi
Sta diventando difficile essere qualcuno
ma va bene
Non mi importa poi così tanto

Sono così stanco


I'm so tired, I haven't slept a wink
I'm so tired, my mind is on the blink
I wonder should I get up and fix myself a drink
No, no, no.
I'm so tired I don't know what to do
I'm so tired my mind is set on you
I wonder should I call you but I know what you'd do
You'd say I'm putting you on
But it's no joke, it's doing me harm
You know I can't sleep, I can't stop my brain
You know it's three weeks, I'm going insane
You know I'd give you everything I've got
For a little peace of mind

martedì 21 marzo 2017

Mark Lanegan Band - St. Louis Elegy (4AD Session, 2012)



I look at the sky
I see an airplane as it flies
Is this the way they said Jesus came?
Gone through St. Louis
Gone straightaway
And i hear the winter will cut you quick
If tears were liquor I'd have drunk myself sick
Woman are you home?
A house of cards, a frame of bones
Here I am earthly bound
Said hallelujah I'm going down
And the River Jordan is deep and wide
I think I see forever across on the other side
I look at the sky
I see a nightbird as it flies
Over the old bent cherry trees
Shivering in a row
Down here the winter will cut you quick
These tears are liquor and I've drunk myself sick
And the dead of winter will cut you quick
These tears are liquor and I've drunk myself sick

domenica 19 marzo 2017

Il papà del rock'n'roll

























Ironia della sorte, il giorno della festa del papà muore il papà del rock'n'roll: Chuck Berry. Il numero uno, forse "l'inventore" del rock'n'roll. Senza di lui non ci sarebbero stati John Lennon nè Jimi Hendrix, per dire. E quante volte abbiamo suonato, ballato, cantato le sue canzoni. E quante altre volte le suoneremo, balleremo, canteremo. Come diceva Neil Young: Rock'n'roll can never die. 

Daddy be good



"Quando un uomo si rende conto che forse suo padre aveva ragione, solitamente ha già un figlio che pensa che lui si stia sbagliando" (Charles Wadsworth).

Auguri a tutti i miei amici più o meno coetanei che sono dei bravi papà, e sono tantissimi, anche se il loro ruolo e la loro "bravura" viene spesso sottovalutata se non dimenticata. Come la Festa del Papà.


giovedì 16 marzo 2017

Dieta? No, grazie!

Risultati immagini per virginia mangiare
Non sono certo un "gourmet" nè un "masterchef": voglio solo dire che non ci penso minimamente a fare la dieta o peggio ancora a mangiare come se fossi malato (come diceva il saggio: perchè vivere e mangiare come si fosse malati? Per morire sani?). Appurato che le cose più sono buone e gustose e più sono nocive alla salute, e tra salubre tristezza e malsana gioia scelgo la seconda tutta la vita, quindi non mi faccio stressare ANCHE sul cibo.
E pazienza se la "tartaruga" che avevo 30 anni fa ora si è rovesciata.

mercoledì 15 marzo 2017

martedì 14 marzo 2017

Il nuovo disco di Mark Lanegan



uscirà il 28 aprile. Questa anteprima mi fa capire che sarà uno dei miei top ten del 2017 (come lo sono stati quasi tutti i precedenti dischi di Lanegan). L'attacco sembra Heart and soul dei Joy Division, e poi queste parole...
Red lights, X-ray vision
Lowly drug is in my veins
Blood stained indecision
Holiness is burned away
Midnight, midnight calling
Color me insane
Still-life with roses in a vase
A thorn is in your hand
Unsent letters in a box
Frozen where you stand
Do you miss me, miss me, darling?
God knows, I miss you
Somewhere else, two trains colliding
That's what the sickness brought me to
Dead right
All night
When we feel the serpent strike
Nocturne
Blacklight, house of mirrors
The heavens open up and bleed
Face down, drifting backwards
Lonely river to the sea
Midnight, midnight calling
Coloring my dreams
Anchor chained around your neck
Christ is in your hands
Whispering behind your back
Falling where you stand
Do you miss me, miss me, darling?
God knows I'm missing you
I can see two cars colliding
That's what the sickness brought me to
Do you miss me, miss me, darling?
Do you know I'm missing you
Can't you see the world is ending
That's what this damage took me to
Dead right
All night
When you feel the spider bite
Nocturne
Ooo, nocturne
Do you miss me, miss me, darling?
God knows I'm missing you
I can see two worlds colliding
That's what the sickness brought me to
Dead right
All night
When you feel the serpent strike
Nocturne
Ooo, nocturne
Nocturne

lunedì 13 marzo 2017

Casa agrodolce casa



Prosegue faticosamente la sistemazione nella/della nuova casa, tra ritrovamenti toccanti (tipo le mie compilation su cassetta degli anni 80) e fastidi logistici (lavori e particolari ancora da rifinire). Ormai quasi mi spaventa anche un po' l'idea di "essere a posto", un giorno (per Pasqua potrei). Ma prima o poi verrà quel giorno che non è mai venuto, in 53 anni. Chissà come mi sentirò.


sabato 4 marzo 2017

Cosa siamo davvero
























Per queste e altre ragioni il traslocare e vedersi passare tra le mani tutti i libri e i dischi e le foto e i film e gli oggetti di una vita è uno psicodramma: è un capire cosa siamo stati, cosa siamo davvero. E forse anche cosa saremo.

giovedì 2 marzo 2017

Coprifuoco



cos’è che ci rende unici e fragili / con sette vite e sette miliardi di desideri / una pelle molto sottile / sempre assaliti dai pensieri / su questo pianeta chiamato Terra / anche se come noi è quasi soltanto acqua / come noi tra un amore e una guerra / assediati da quello che manca