venerdì 25 agosto 2017

Sogni d'oro



Penso che i sogni che facciamo e (soprattutto) ci ricordiamo la mattina siano dei segnali, dei forti segnali che il nostro inconscio, più o meno confusamente, ci sa dare. Sta a noi interpretarli e farne tesoro, con o senza l'aiuto di psicologi e psicoanalisti. Io stamattina, per esempio, mi sono svegliato col cuscino zuppo di lacrime che avevo pianto come un vitello stanotte durante il sogno Bergmaniano, anzi Lynchano che ho fatto: un funerale, in cui non si capiva chi fosse il morto, perchè mio padre mi è venuto ad abbracciare e mi sorrideva in mezzo agli intervenuti. Peccato che io pensassi di essere al SUO funerale (!).
Bah, vai a capire. So solo che mi sono svegliato con un grande senso di inquietudine. Che ho sempre avuto, forse, dentro, in fondo in fondo, e che non cancellerò mai, per quanto ci possa provare. E' lì, in cantina, e ogni tanto viene a bussare alla porta della coscienza razionale. Purtroppo.

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