mercoledì 29 ottobre 2008

Un brutto mondo? Ma no...

Questo blog da un po' è monopolizzato dal mio disco e dalla musica in genere, me ne rendo conto, anche se lo so, del mondo e anche del resto, lo so, che tutto va in rovina (L'illogica allegria di Giorgio Gaber). L'attacco alla scuola pubblica, la Gelmini. Lo tsunami della crisi finanziaria globale. Berlusconi col 70% di consensi. Forse la musica, la mia musica, è un rifugio antinucleare, un cercare bellezza e poesia in un mondo sempre più brutto e sporco, contaminato dalle radiazioni del "pensiero unico" e della cattiveria. Ci sarebbe da rassegnarsi, incattivirsi, diventare stronzi, "tirare i remi in barca", "coltivare il proprio orto" (frase con cui si conclude il bel Candido messo in scena dal Teatro della Tosse). Ma non è ancora detto che "il vento" non cambi, nel mondo in cui vivo, e nel mio piccolo mondo antico. Mi può bastare un niente, forse un piccolo bagliore, un'aria già vissuta, un paesaggio, che ne so...e sto bene, io sto bene come uno che si sogna, non è mica colpa mia, ma sto bene, che vergogna (sempre Gaber).
Potere della musica. Meno male che c'è. Come ci sono sempre i figli, le mogli, gli amici, gli affetti, le emozioni, a dare un senso e una gratificazione a tutto, nonostante tutto.

14 commenti:

  1. per fortuna gaber ha anche scritto:
    io se fossi dio
    e
    quando è moda è moda

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  2. Sono sempre il solito "Ciccio", lo so :-) Comunque anche io amo il Gaber più amaro e sferzante.

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  3. Ho esagerato, ma poco tempo fa era al 62 ufficiale secondo repubblica, non Il Giornale!

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  4. fasullo anche 62 secondo me..

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  5. In effetti da qualche giorno è calato, con la faccenda della scuola. Ma un mesetto fa, ti giuro, anche Repubblica comunicava sconsolata questo consenso.

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  6. mhhhhhh
    che numeri...un conto a perdere? Possibile?

    ps come faremo senza la musica?

    azz un commento con soli punti di domanda?
    Ciao Zaio

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  7. Music was my first love
    and it will be my last
    Music of the future
    and music of the past
    To live without my music
    would be impossible to do
    in this world of troubles
    my music pulls me through

    (John Miles "Music" 1976)

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  8. Ma cosa contano le percentuali dei giornali,quello che conta è il consenso reale della gente per la strada,ma giustamente per fortuna che esistono interessi che ci distolgono dalla bruttura del mondo,e giusto sempre per citare,"per fortuna che c'è Riccardo,che da solo gioca al biliardo non è di grande compania ma è il più simpatico che ci sia"

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  9. Sarebbe bello che famiglia, amici, musica, libri fossero liberi di non diventare rifugio.

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  10. Andrea, non ci crederai ma Music è stato uno dei primi 45 giri che comprai. Canzone un po' pomposa ma memorabile. Dopo comprai Ian Dury, i Pistols e il primo dei Jam e dei Clash. E la musica, la mia, cambiò.

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  11. Mi ricordo quando "Music" era in classifica a "HIIIIT PARAAAADE" di Lelio Luttazzi, grande. Se quel sondaggio fosse vero il 70% dell'Italia ha il governo che si merita. Comunque oggi fischia il vento e ha tirato su una mareggiata da fototeca. Forse anche la gente comincia a passare da mosso a agitato.

    Andrea

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  12. Franco, ti credo, ho imparato a non stupirmi più di niente. E' vero che a tratti è un pò pomposa, ma credo che il suo "messaggio" sia condivisibile da tutti quelli che passano da qui.

    P.S. parola di verifica: terva. Grande, è un bell'aggettivo. "oggi mi sembri un pò terva"

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  13. E' per questo che scrivo di argomenti di nessun interesse per nessuno!

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