Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
lunedì 13 ottobre 2014
Come siamo fragili (e fortunati)
Le calamità, i disastri, le disgrazie, come la recente alluvione di Genova, ci fanno rendere conto della nostra fragilità, di fronte alla natura (e al destino). Ci mettono di fronte anche alle responsabilità, le colpe, gli sbagli e le mancanze che abbiamo, nell'avere a che fare con la natura stessa (e anche col nostro destino). E quando queste disgrazie non ci toccano direttamente, ma le vediamo da lontano, ci rendiamo conto di come e quanto siamo e siamo (stati) fortunati, di come dovremmo saper apprezzare quello che abbiamo e viviamo, esserne contenti (che è diverso dall'accontentarsene), quasi orgogliosi.
Un altro aspetto che queste disgrazie portano alla luce è di come sappiamo essere generosi e altruisti: mi riferisco agli "angeli del fango" (tra cui c'era anche mio figlio Alessandro, orgoglioso ed emozionato) che sono scesi in strada per aiutare Genova a risollevarsi.
C'è molta rabbia e disperazione a Genova, in questi giorni, ma anche momenti, riflessioni e gesti che fanno ben sperare per il futuro.
(Ma forse sono il solito illuso ottimista buonista et cetera, a cui la vita poi dà dei sonori schiaffoni. Pazienza.)
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