Ormai ho capito che la vita, o almeno la mia storia (per quanto banale e insignificante possa sembrare a chi vive su Facebook) è un continuo avvicendarsi di alti e bassi, benessere e malessere, speranze e delusioni, allegrie e tristezze, preoccupazioni eccessive e leggerezze irrazionali. E anche un continuo e sempre più veloce ritorno, per ricominciare sempre. Come in Helter skelter dei Beatles: si arriva in fondo allo scivolo, e subito si risale in cima per rivedersi ancora riprovare ad essere felici, o almeno sorridenti. E rifarsi promesse, riproporsi intenzioni, che eluderemo piano piano, per tornarci sopra, altre volte, all'infinito. Quando non ci saranno più promesse da fare e progetti da inseguire, quando non ci saranno più alti e bassi, e il mare sarà calmo e piatto come un lago, vorrà dire che sono diventato saggio (o malato gravemente).
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