venerdì 8 luglio 2016

Adesso e sempre



Alessandro ha preso 100 alla maturità. Ennesimo mio giro di boa, o pietra miliare, chiamamola come si vuole. Mi passano nella testa quelle mattine (quando avevo un giorno di riposo, quando ero ancora un lavoratore dipendente) con quel bambolotto con gli occhi azzurri, portarlo ai giardini, a mangiare la focaccia, a preparargli i manicaretti che a casa mi hanno valso il nomignolo "Chef Le Skiff". E poi il riposino, guardare a ripetizione l'unplugged dei REM (una sua fissa), Winnie the Pooh, cullarlo con Smiths, Beatles, REM e Oasis. E poi le feste di compleanno, l'asilo, la grande maestra Giovanna, le partite sulla spiaggia in Sardegna, le notti, le albe.
Sono invecchiato di 18 anni in un botto. Ma ho il cuore gonfio di orgoglio, non tanto per i risultati ottenuti, ma per COME li abbiamo ottenuti. L'altra sera, col suo ex coach di basket che si complimentava, Ale parlava di "etica del lavoro e del sacrificio". Ecco. Non dico altro.

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