lunedì 18 luglio 2016

"Il mondo è impazzito?"



diceva ieri mia mamma, sgomenta davanti alle scene e i fatti di Nizza, in Turchia, negli Stati Uniti. Non lo so, se questo mondo è impazzito, o più pazzo di tanti anni fa. C'è però una differenza fondamentale: che ora le cose si sanno e si vedono subito (più o meno manipolate e travisate) grazie a internet e al "circo mediatico" (come lo chiama Zoro).

Non dirò certo qui la mia su Nizza, Turchia, Stati Uniti: non ho (più) mica voglia di beccarmi i commenti o addirittura dei cazziatoni da "gente a cui non importa se vivo o muoio" (per citare Morrissey). Dico solo che anche io guardo-sento le notizie con crescente preoccupazione e perplessità. Spesso mi chiedo quanto di vero ci sia, in certe notizie, in una società dove l'immagine, l'apparenza è la cosa più importante, e l'immagine/apparenza la si può modificare artificialmente in molti, troppi modi.

Non so, mamma. L'importante è che non ci anestetizziamo, che non perdiamo il senso di sorpresa e di orrore. E che vogliamo poi fare qualcosa di più concreto di un post per migliorare il mondo che lasceremo ai nostri figli. Invece che guardarlo impazzire, e sentirci così impotenti e indifesi.

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