sabato 15 gennaio 2022

L' infernale vita di Mark Lanegan

Seguo e stimo Mark Lanegan fin dagli anni 80 degli Screaming Trees, fino alle ultime prove da solista (Bubblegum è uno dei miei dischi preferiti di sempre). Purtroppo in questo libro la musica ha una piccolissima parte, essendo stata, come dice lui stesso, per molto tempo "solo un mezzo per raggiungere degli scopi" non molto artistici, la droga su tutti.

Il suo libro Sing backwards and weep (edizioni L'Officina di Hank, Genova) è al 90% il racconto delle disavventure e dei disastri umani passati nel nome dell'eroina, del crack, dello spaccio, e prima ancora dell'alcool (da giovanissimo Lanegan passò all'eroina per evitare i guai che combinava come alcolista, pensa te). Un vero inferno, raccontato senza romanticismo alcuno. 

Lanegan è riuscito per miracolo (e con l'aiuto di Courtney Love e Duff McKagan dei Guns N' Roses) a sopravvivere alla sua foga autodistruttiva, perdendo però per strada tanti amici carissimi fra cui Layne Staley (Alice in Chains), Kurt Cobain, e il nostro comune idolo Jeffrey Lee Pierce (Gun Club). Le pagine in cui racconta di queste amicizie sono davvero toccanti. 

Per il resto il continuo giro sulla giostra della tossicodipendenza dopo un po', come tutte le giostre, danno un po' di nausea...ma fanno venire voglia di riascoltare i molti bellissimi dischi che questo tormentatissimo artista è riuscito a produrre, nonostante se stesso.

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