Il suo libro Sing backwards and weep (edizioni L'Officina di Hank, Genova) è al 90% il racconto delle disavventure e dei disastri umani passati nel nome dell'eroina, del crack, dello spaccio, e prima ancora dell'alcool (da giovanissimo Lanegan passò all'eroina per evitare i guai che combinava come alcolista, pensa te). Un vero inferno, raccontato senza romanticismo alcuno.
Lanegan è riuscito per miracolo (e con l'aiuto di Courtney Love e Duff McKagan dei Guns N' Roses) a sopravvivere alla sua foga autodistruttiva, perdendo però per strada tanti amici carissimi fra cui Layne Staley (Alice in Chains), Kurt Cobain, e il nostro comune idolo Jeffrey Lee Pierce (Gun Club). Le pagine in cui racconta di queste amicizie sono davvero toccanti.
Per il resto il continuo giro sulla giostra della tossicodipendenza dopo un po', come tutte le giostre, danno un po' di nausea...ma fanno venire voglia di riascoltare i molti bellissimi dischi che questo tormentatissimo artista è riuscito a produrre, nonostante se stesso.
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