Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
lunedì 10 febbraio 2014
Non si torna, nè si guarda indietro
Questa stupenda canzone inedita di Johnny Cash (album in uscita a marzo) insegna come sia inutile quando non dannoso tornare sui propri passi. Molti degli errori che facciamo, molti dei fraintendimenti che abbiamo vissuto: non sono rimediabili. Cash dice: sarebbe bastato un minuto per portare indietro le lancette del tempo, e io soggiungo: ma dopo quel minuto è inutile riprovarci. Andare avanti, e pazienza, peccato, se lasciamo danni, rottami, ferite, sia nostre che altrui, nel percorso. Non si può guidare guardando solo lo specchietto retrovisore. Bisogna guardare-andare avanti, e contare fino a 100, prima di (ri)commettere errori di valutazione o espressione, e anche stare molto attenti a quanto ci si presenta davanti (ieri sera per esempio un guard rail divelto da un anziano addormentatosi alla guida in autostrada).
Insegna la convinzione dell'irrevocabilità delle cose allora? Probabilmente è la lettura corretta, ma la gran parte di quel che accade è davvero difficile da interpretare e il novero degli errori di ciascuno è tale che, se annulliamo il diritto di sbagliare e la possibilità di rimediare,cosa resta? Qualcosa si lascia alle spalle, qualcosa si conserva tenacemente (forse l'animo è un barattolo dopotutto!) e si spera che qualche grammo di smarrimento condisca il "pazienza,peccato" se lasciamo o subiamo danni e ferite.Non guasterebbe un "orobilogio" da taschino.Johnny Cash resta un grande, grazie per aver segnalato questo inedito.
RispondiElimina@violaop Il pezzo non è suo ma Cash rende "sua" e bellissima qualunque cosa.
RispondiEliminaE lo smarrimento è qualche chilo, ahimè.
Grazie per la precisazione su J.C.:c'è sempre molto da imparare:)Di smarrimento è bastante qualche grammo!come approfondimento, "riavvio", per vivificare nuove idee (questo genere di cose insomma). Di più annichilisce. Pertanto spero per te pochissimo dello smarrimento suddetto(onde evitarne l'abuso!)e copiose quantità di cose buone, di sollievo e di speranze esaudite.
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