martedì 22 settembre 2015

La sottile corda bianca



Qualcuno se li ricorda? Rispolverati stasera grazie a una citazione del mio amico luese Stefano, quanto erano grandi: poetici, minacciosi, aspri, psichedelici, taglienti, energici e malati allo stesso tempo.

Ricordo che coi Lost dovevamo fargli da spalla all'Acquasola a Genova, insieme a Sleeves e gli Afterhours, che all'epoca cantavano ancora in inglese (io avevo cominciato a fare testi in italiano e Agnelli mi segò: "La musica rock non va bene con l'italiano". Poi qualche tempo dopo ci ripensò). Non fu possibile fare il soundcheck, e allora rinunciammo per andare a saccheggiare il ricco alcolico buffet dei TWR, hahaha.

Loro fecero un concerto indimenticabile. E restano ancora un vertice del rock americano del secolo scorso.

(Grasia Stevu!)


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