Questo libro mi ha colpito al cuore, perche' ho in comune col protagonista il trasferimento, il compagno di banco (il mio a Sassari scriveva sul diario a matita, per riutilizzarlo, per dire, ed era studioso e orgogliosissimo), e soprattutto la Sardegna, la sua magia, la sua scorza, i suoi silenzi, i suoi odori, i suoi spazi. A parte il mio punto di vista autobiograficamente parziale, e' scritto davvero bene, con immagini e frasi che ti stendono. Tipo "Era come quegli insetti che vedono la liberta' dietro una finestra chiusa: non sanno cosa e' dentro ne' cosa e' fuori, ma continuano a sbattere le ali contro il vetro, attirando lo schiaffo che mettera' fine ai loro giorni".
Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
domenica 22 giugno 2014
sabato 14 giugno 2014
lunedì 9 giugno 2014
Raccontarsela
Vorrei scrivere molto di piu'. Ma quasi sempre la vita vissuta prende il sopravvento sulla vita raccontata. Con Instagram pubblico alcune istantanee, scrivere e descrivere e' molto piu' lungo e laborioso. E il tempo e' sempre meno, per tutto, per tutti. Soprattutto per me stesso.
(Nella foto alcuni passi di "Il senso di una fine" di Julian Barnes, ed. Einaudi).
domenica 1 giugno 2014
Cose da Fenomeni
Non smetterò mai di ringraziare Matteo e Pier dei Fenomeni che mi fanno scoprire (e a volte suonare) gemme così.
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