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venerdì 24 dicembre 2021

Every Christmas is blue


Anche se da molti anni non vivo più il Natale come quando lavoravo in libreria, e Dicembre era un lungo tunnel di lavoro per cui arrivavo al 24 come dopo una maratona, permane da sempre un velo di tristezza e malinconia, nelle feste natalizie. Col passare degli anni ci sono persone che mancano all'appello, e piano piano le amicizie e le parentele sfumano in ricordi non sempre belli. Lo stesso dicasi per il Capodanno. Aggiungiamo le paranoie pandemiche degli ultimi due anni: è proprio difficile godersi le feste come un tempo.
Il Natale non era blue quando avevo i figli piccoli: la magica credenza che "Babbo Natale esiste solo se ci credi", le letterine, il fantastico cartone animato di Raymond Briggs, il risveglio del 25, le tavolate rumorose con nonni e bisnonna, ravioli fatti a mano ovunque, le tombolate dai vicini...
Chissà se tornerà mai quella sensazione di festa e riunione. Forse quando la pandemia passerà, e io sarò nonno (è un mio sogno).

domenica 20 dicembre 2020

No fun Crassmas 2020

Questa è la nostra canzone natalizia dell'annus horribilis 2020.  Spero che per il Natale 2021 potremo fare una canzone più serena.

P.S. Da notare la maglietta dei Crass dell'attempato chitarrista con la scritta "Gesù è morto per i suoi peccati, non i miei".

Nodi famigliari

Nelle feste natalizie ogni anno vengono al pettine i nodi famigliari: le asperità, le incomprensioni, i silenzi che ci sono in tutte le famiglie tranne in quella del Mulino Bianco. Quest'anno sarà un po' diverso, perchè è molto limitato il numero delle persone che si possono riunire per Natale ma in ogni caso sarà un test, un bilancio dello stato dei nostri affetti più o meno famigliari.

Bello ma doloroso il libro di Starnone: racconta di come sia quasi impossibile non fare danni nel tirare su i figli, e di come tutti abbiamo un solo grande vero amore nelle nostre vite; tutte le altre relazioni sono distrazioni, fantasmi, illusioni, esercizi fisici, errori.
 

martedì 8 dicembre 2020

Covid has torn us apart













Da sempre per la magnifica canzone dei Joy Division Love will tear us apart c'è stato un dilemma di traduzione in italiano: l'amore ci separerà oppure l'amore ci farà a pezzi?

Qualunque fosse l'intenzione di Ian Curtis, questa espressione si adatta perfettamente a questo anno di pandemia. Il Covid a seconda dei casi e delle volte ci ha sia separati, staccati dalla realtà di tutti i giorni, sia fatti a pezzi, fisicamente, socialmente ma soprattutto psicologicamente.

Dopo il limbo del primo lockdown totale, è iniziato una specie di incubo, un hangover che nessun caffè ottimista ci fa passare.

E ora un Natale e un Capodanno che neanche Fellini, Dick, Lynch o Tim Burton di pessimo umore avrebbero potuto immaginare.

Speriamo davvero che sia anno nuovo, vita nuova.

martedì 24 dicembre 2019

LA canzone di Natale



Fino all'anno scorso la mia canzone natalizia preferita era Fairytale of New York dei Pogues. Quest'anno, e penso anche il prossimo, sarà questa. Il Re è il Re.

martedì 25 dicembre 2018

Il vero presepe del 2018

Questa foto è il mio vero presepe di quest'anno: per chi non sapesse a cosa si riferisce questa foto potete informarvi qui per sapere cosa succede nel Mediterraneo, mentre ci affanniamo a comprare regali e cibarie.
Non sono mai stato particolarmente orgoglioso di essere Italiano, ma le posizioni del nostro attuale governo (e la gretta cattiveria di chi lo ha votato) sui migranti mi fanno vergognare di esserlo. E la mia non è una presa di posizione politica: è una presa di posizione UMANA, da persona qualunque che vuole essere una brava persona che, se non riesce a fare del bene, perlomeno non vuole fare del male, nè rendersene complice, nè diventare indifferente, cinico e rassegnato.

lunedì 24 dicembre 2018

Buon Natale, comunque sia



















Ho trovato queste parole (di una certa Lucrezia Beha, mi pare) Googlando mettendo "frasi sul natale". L'ho mandata insieme agli auguri su whatsapp. In effetti c'è della retorica, ma anche della verità, e "la verità ti fa male lo so". A molti genitori mancheranno figli da rivedere cresciuti, a molti figli mancheranno i genitori e i nonni e le nonne che non ci sono più, a sorriderci benevolmente, a molti mancheranno fratelli e sorelle e parenti che si sono persi nel tempo, nei dissapori, nelle incomprensioni, nelle differenze, nelle cose non dette, mai chiarite, più o meno volutamente.
Perchè questo è il Natale: il senso della vita che rinasce, che continua, nonostante le difficoltà, che si passa insieme. E per questo ci si sente così soli, a Natale, se non si hanno famigliari, parenti e amici a cui dire buon natale e con cui condividere o donare qualcosa, anche solo un cibo particolare.
Una volta si diceva che a Natale si è tutti più buoni: ora non è più così, siamo tutti sempre incarogniti o almeno rinchiusi dietro a una trincea, ed essere buoni è una attitudine che si possono permettere solo i ricchi "buonisti".
Non ci sono più i Natali di una volta. Ed è anche anzi soprattutto colpa nostra.

martedì 26 dicembre 2017

Cat power


























Da prima di Natale a dopo la Befana ho preso "in affido" la meravigliosa gatta (LILLA) che fu della Nonnina Luisa, e ora di mia suocera. Avevo già avuto gatti per la casa, e non devo ricorrere alla famosa poesia di Baudelaire per ricordarmi come questo animale misterioso e magico sappia infondere dolcezza, serenità e filosofia in un appartamento, sia affollato (di persone, pensieri e cose) sia semivuoto.
Spero di reincarnarmi in un gatto, se esiste la reincarnazione.

venerdì 15 dicembre 2017

L'agrodolce malinconia della fine di un altro anno


Þrjú lagst út
Og reitum til alls tiðna
Út allt, allt út
Og kveikjum bálkerti
Og vindur undan frá
Sem hverlir orðnar múrar
Allt, allt út um allt
Og nóg beini er kalt
Drepur allt
Varúð
Varúð
Útan liður í ísköld
Kveikjum varðeld, þá að komi kvöld
Og orðin bíðum bláköld
Við reisum aftur á sifurskjól
Og vindur undan frá
Sem hverlir orðnar múrar
Allt, allt út um allt
Þarna lá þúsund fall
Og dregur all
Varúð
Varúð
Varúð

Chiaro no?

(Musiche così mi riappacificano con l'universo)

mercoledì 6 dicembre 2017

Ed è già di nuovo Natale



Più invecchio e più il tempo passa veloce: una settimana dura due giorni, un mese una settimana.

Primo Natale nella nuova (penso definitiva) casa, primo Natale senza la nonnina Luisa (ha lasciato un vuoto!), primo Natale nel mio nuovo ruolo professionale. E per la prima volta (FORSE) non sarò super-stressato e stanco: sarà la malinconica saggezza, e anche l'agrodolce follia, che si fanno strada dopo i 50 anni. Auguri.

martedì 31 ottobre 2017

Neve calda sui Fenomeni



Neve calda su di me
neve calda su di me
Era settembre ho conosciuto te
e tra le foglie ridevi insieme a me
mille ricordi e poi novembre senza te
e venne Natale e tu non eri qui
Neve calda su di me
Neve calda su di me
So che la sera mi vuoi vicino a te
è già primavera e tu ritornerai da me

In attesa dell'ormai tradizionale concerto di Natale, i Fenomeni stasera hanno preparato questo recente successo del gruppo rock "Il balletto di bronzo". Venite anche voi, capelloni, disadattati, freak e mattoidi, a cantarlo e ballarlo scatenati: ormai siamo nel 1972, suvvia!

venerdì 25 dicembre 2015

La malinconia del Natale



Ieri (stra)parlavo della gioia del Natale, dell'allegria, della fortuna di ricevere e poter fare dei regali. Questa meravigliosa canzone dei Pogues, in cui i due protagonisti se ne dicono di tutti i colori, commentando amaramente un destino poco luminoso, mi serve da colonna sonora sul lato malinconico del Natale: il Natale dei solitari, dei poverissimi, degli sfortunati, dei disperati, dei senza famiglia, e anche delle persone depresse ed anaffettive. A loro (e io sono stato uno di loro) il Natale risulta indigesto, se non odioso. Non è un caso che i tentativi di suicidio abbiano statisticamente un picco nelle feste natalizie.

Il mio Buon Natale di quest'anno, ora che sono una persona che si ritiene fortunata e felice, va soprattutto a tutte queste persone che non vedono l'ora che passi, il Natale. Sarebbe bello trovare il tempo e la forza di fare volontariato per loro, un applauso ai miei conoscenti che lo fanno.

"Happy Christmas your arsehole, I pray God it's our last" (Kirsty McColl R.I.P.)