Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
sabato 25 dicembre 2021
venerdì 24 dicembre 2021
Every Christmas is blue
venerdì 25 dicembre 2020
giovedì 24 dicembre 2020
domenica 20 dicembre 2020
No fun Crassmas 2020
Nodi famigliari
Bello ma doloroso il libro di Starnone: racconta di come sia quasi impossibile non fare danni nel tirare su i figli, e di come tutti abbiamo un solo grande vero amore nelle nostre vite; tutte le altre relazioni sono distrazioni, fantasmi, illusioni, esercizi fisici, errori.
martedì 8 dicembre 2020
Covid has torn us apart
Da sempre per la magnifica canzone dei Joy Division Love will tear us apart c'è stato un dilemma di traduzione in italiano: l'amore ci separerà oppure l'amore ci farà a pezzi?
Qualunque fosse l'intenzione di Ian Curtis, questa espressione si adatta perfettamente a questo anno di pandemia. Il Covid a seconda dei casi e delle volte ci ha sia separati, staccati dalla realtà di tutti i giorni, sia fatti a pezzi, fisicamente, socialmente ma soprattutto psicologicamente.
Dopo il limbo del primo lockdown totale, è iniziato una specie di incubo, un hangover che nessun caffè ottimista ci fa passare.
E ora un Natale e un Capodanno che neanche Fellini, Dick, Lynch o Tim Burton di pessimo umore avrebbero potuto immaginare.
Speriamo davvero che sia anno nuovo, vita nuova.
martedì 24 dicembre 2019
LA canzone di Natale
Fino all'anno scorso la mia canzone natalizia preferita era Fairytale of New York dei Pogues. Quest'anno, e penso anche il prossimo, sarà questa. Il Re è il Re.
giovedì 27 dicembre 2018
martedì 25 dicembre 2018
Il vero presepe del 2018
Non sono mai stato particolarmente orgoglioso di essere Italiano, ma le posizioni del nostro attuale governo (e la gretta cattiveria di chi lo ha votato) sui migranti mi fanno vergognare di esserlo. E la mia non è una presa di posizione politica: è una presa di posizione UMANA, da persona qualunque che vuole essere una brava persona che, se non riesce a fare del bene, perlomeno non vuole fare del male, nè rendersene complice, nè diventare indifferente, cinico e rassegnato.
lunedì 24 dicembre 2018
Buon Natale, comunque sia
Ho trovato queste parole (di una certa Lucrezia Beha, mi pare) Googlando mettendo "frasi sul natale". L'ho mandata insieme agli auguri su whatsapp. In effetti c'è della retorica, ma anche della verità, e "la verità ti fa male lo so". A molti genitori mancheranno figli da rivedere cresciuti, a molti figli mancheranno i genitori e i nonni e le nonne che non ci sono più, a sorriderci benevolmente, a molti mancheranno fratelli e sorelle e parenti che si sono persi nel tempo, nei dissapori, nelle incomprensioni, nelle differenze, nelle cose non dette, mai chiarite, più o meno volutamente.
Perchè questo è il Natale: il senso della vita che rinasce, che continua, nonostante le difficoltà, che si passa insieme. E per questo ci si sente così soli, a Natale, se non si hanno famigliari, parenti e amici a cui dire buon natale e con cui condividere o donare qualcosa, anche solo un cibo particolare.
Una volta si diceva che a Natale si è tutti più buoni: ora non è più così, siamo tutti sempre incarogniti o almeno rinchiusi dietro a una trincea, ed essere buoni è una attitudine che si possono permettere solo i ricchi "buonisti".
Non ci sono più i Natali di una volta. Ed è anche anzi soprattutto colpa nostra.
martedì 26 dicembre 2017
Cat power
Da prima di Natale a dopo la Befana ho preso "in affido" la meravigliosa gatta (LILLA) che fu della Nonnina Luisa, e ora di mia suocera. Avevo già avuto gatti per la casa, e non devo ricorrere alla famosa poesia di Baudelaire per ricordarmi come questo animale misterioso e magico sappia infondere dolcezza, serenità e filosofia in un appartamento, sia affollato (di persone, pensieri e cose) sia semivuoto.
Spero di reincarnarmi in un gatto, se esiste la reincarnazione.
lunedì 25 dicembre 2017
giovedì 21 dicembre 2017
venerdì 15 dicembre 2017
L'agrodolce malinconia della fine di un altro anno
Þrjú lagst út
Og reitum til alls tiðna
Út allt, allt út
Og kveikjum bálkerti
Og vindur undan frá
Sem hverlir orðnar múrar
Allt, allt út um allt
Og nóg beini er kalt
Drepur allt
Varúð
Varúð
Útan liður í ísköld
Kveikjum varðeld, þá að komi kvöld
Og orðin bíðum bláköld
Við reisum aftur á sifurskjól
Og vindur undan frá
Sem hverlir orðnar múrar
Allt, allt út um allt
Þarna lá þúsund fall
Og dregur all
Varúð
Varúð
Varúð
Chiaro no?
(Musiche così mi riappacificano con l'universo)
mercoledì 6 dicembre 2017
Ed è già di nuovo Natale
Più invecchio e più il tempo passa veloce: una settimana dura due giorni, un mese una settimana.
Primo Natale nella nuova (penso definitiva) casa, primo Natale senza la nonnina Luisa (ha lasciato un vuoto!), primo Natale nel mio nuovo ruolo professionale. E per la prima volta (FORSE) non sarò super-stressato e stanco: sarà la malinconica saggezza, e anche l'agrodolce follia, che si fanno strada dopo i 50 anni. Auguri.
martedì 31 ottobre 2017
Neve calda sui Fenomeni
Neve calda su di me
neve calda su di me
Era settembre ho conosciuto te
e tra le foglie ridevi insieme a me
mille ricordi e poi novembre senza te
e venne Natale e tu non eri qui
Neve calda su di me
Neve calda su di me
So che la sera mi vuoi vicino a te
è già primavera e tu ritornerai da me
In attesa dell'ormai tradizionale concerto di Natale, i Fenomeni stasera hanno preparato questo recente successo del gruppo rock "Il balletto di bronzo". Venite anche voi, capelloni, disadattati, freak e mattoidi, a cantarlo e ballarlo scatenati: ormai siamo nel 1972, suvvia!
lunedì 26 dicembre 2016
venerdì 25 dicembre 2015
La malinconia del Natale
Ieri (stra)parlavo della gioia del Natale, dell'allegria, della fortuna di ricevere e poter fare dei regali. Questa meravigliosa canzone dei Pogues, in cui i due protagonisti se ne dicono di tutti i colori, commentando amaramente un destino poco luminoso, mi serve da colonna sonora sul lato malinconico del Natale: il Natale dei solitari, dei poverissimi, degli sfortunati, dei disperati, dei senza famiglia, e anche delle persone depresse ed anaffettive. A loro (e io sono stato uno di loro) il Natale risulta indigesto, se non odioso. Non è un caso che i tentativi di suicidio abbiano statisticamente un picco nelle feste natalizie.
Il mio Buon Natale di quest'anno, ora che sono una persona che si ritiene fortunata e felice, va soprattutto a tutte queste persone che non vedono l'ora che passi, il Natale. Sarebbe bello trovare il tempo e la forza di fare volontariato per loro, un applauso ai miei conoscenti che lo fanno.
"Happy Christmas your arsehole, I pray God it's our last" (Kirsty McColl R.I.P.)