lunedì 28 settembre 2009

domenica 27 settembre 2009

Più giustizia per tutti



Ogni domenica accompagno il piccolo Matteo a messa (sta facendo catechismo per la comunione), e anche se taccio quando si recita il Credo devo ammettere che molti messaggi del Vangelo e delle letture influiscono positivamente sul mio pensiero e anche su un senso di etica che, da quando Dio è morto (o ha dato le dimissioni), si è un po' perso lasciando il posto alla giustizia fai-da-te, al furbismo e all'ipocrisia. No, non sono in crisi mistica nè sono un cattocomunista, nè voglio ripristinare sensi di colpa e peccato, ci mancherebbe. Ma la giustizia, l'essere giusti, corretti verso gli altri e sinceri verso se stessi sì. Siamo diventati tutti troppo indulgenti nello sbagliare e autoindulgenti nel giudicarci, giustifichiamo tutto, col fatto che "così va il mondo", "sono tutti così" o "sono tutti stronzi". Sento come la necessità di una maggiore severità, un maggiore rispetto, una maggiore giustizia. La realtà quotidiana poi mortifica questi pensieri, ma ogni domenica, tornando a casa con mio figlio per mano, sono un uomo di buona volontà. Che è già meglio che sentirsi incattiviti, vuoti, tristi, falliti, inutili. Buona domenica a tutti: ricordatevi di santificarla (ossia di godervela) ;-)

sabato 26 settembre 2009

Non più servi, soli e vivi























E allora noi vili
che amavamo la sera
bisbigliante, le case,
i sentieri sul fiume,
le luci rosse e sporche
di quei luoghi, il dolore
addolcito e taciuto -
noi tendemmo le mani
alla viva catena
e tacemmo, ma il cuore
ci sussultò di sangue,
e non fu più dolcezza,
non fu più abbandonarsi
al sentiero sul fiume -
- non più servi, sapemmo
di essere soli e vivi
(Cesare Pavese, 23 novembre 1945)

Nel mio disco su Pavese non compariva questa bellissima (fiera, direi) poesia: è quindi una cosiddetta outtake che però ho sempre proposto dal vivo (con una musica fra Nick Cave e Steve Wynn).
L'importante è avere quell'orgoglio (o almeno: è questo che io ci leggo) di essere col tempo forse più soli ma sentirsi più intensamente vivi, senza dimenticare il passato, un passato che non si può replicare e rivivere, ma con la voglia di guardare l'orizzonte, tenere la testa alta. E non sentirsi servi del destino nè moribondi.

PS Questo ha di meraviglioso la poesia, come la musica: ognuno ci legge e ci sente quello che vuole o che ha dentro ma non sa esprimere o descrivere.

venerdì 25 settembre 2009

Un anno di Pavese


Il 9 settembre 2008 usciva il mio disco sulle poesie di Cesare Pavese: è tempo di fare un bilancio (anche con la DeVega). Il cd ha venduto molto più di quanto ci si aspettasse. A parte le vendite (che non ci divento ricco anzi manco rientro nelle spese di registrazione), ho avuto numerose piccole-grandi soddisfazioni da questo disco: le recensioni (memorabili quelle sul Manifesto e Diario, le potete leggere tutte nel blog del miospazio), i concerti di presentazione (Acqui, Lukrezia, il pomeriggio in comunità), i feedback (ma come parlo!?) di persone note e ignote (soprattutto). Unica nota amarognola lo scarso riscontro avuto dalla Fondazione Pavese e dal culto pavesiano in genere: mi aspettavo di andare a Santo Stefano per il festival, per esempio, o almeno di ricevere qualche segnale dal mondo letterario. Forse il mio era un prodotto troppo pop-rock, di basso profilo, poco "kulturale" per entusiasmare la critica letteraria e l'accademia intellettuale. Boh, pazienza. Il bilancio rimane comunque molto positivo.

Ora è il momento, dopo il tributo acustico ai Clash, di pensare al prossimo disco. Chiedo il permesso a casa editrice/eredi e poi lavorerò su un altro poeta, anzi una poetessa (canzoni già pronte).

Chi volesse farsi un'idea del disco in questione può ascoltarne gratis tre pezzi sul mio myspace.
Chi volesse addirittura averlo concretamente può mandare una mail a me, ghe pensi mi.

martedì 22 settembre 2009

The Clash - Complete Control

Ormai ci sono i manifesti in giro, pochi segreti: il 9/10 parteciperò all'inaugurazione della mostra di Sonic Fritz Reducer sui Clash alla Biblioteca De Amicis (Porto Antico) con un set di cover acustiche. Sì, acustiche, unplugged: riuscite ad immaginare? Come Johnny Cash/Neil Young/Bob Dylan che interpretano il repertorio dei Clash (magari)?! Ci vuole il mio coraggio, ma è colpa della mia passione ormai più che trentennale per Joe Strummer e soci, oltre che della mia amicizia con Fritz. "White riot" uno dei primi 45 giri comprati, alle medie, nel 1977, non so se rendo l'idea..."Londra chiama, Genova risponde" il titolo della mostra, che dura tre giorni (parteciperanno anche i Black Market, tribute band, e il mitico giornalista Luca Frazzi).
In vista della suonata vivo a pane e Clash, riscoprendo e reinterpretando anche canzoni come "Complete control", che dopo tutti questi anni mi emoziona e commuove come alle medie.

domenica 20 settembre 2009

Malika Ayane: "Controvento"

Gli occhi bruciano
Niente vedono,
Solo quello che c'è
Sogni, lacrime
Specchi, pozze limpide
Sai,
Trema in bilico
Tutto quello che c'è
Cambierà
Questa notte è per te
Tra le dita
solo tu passerai
Cambierà, verrà
un fulmine
e accenderà
Aria e vento
E si vedrà,
Schiarirà
intorno a te
Tempo sbriciola
Giorni, sorsi piccoli
Vai, solo un passo e avrai
tutto quello che c'è
Cambierà
Ogni stanza è per te
dalle dita
negli angoli scenderai
Cambierà
Schiena dritta
contro il vento
E si vedrà,
Spioverà
intorno a te"

Malika è la mia cantante preferita di questa estate, anche se non è alternative o trendy, non mi importa. Questa canzone in particolare la dedico a mia moglie, che mi ha sostenuto/sopportato in questi mesi di cambiamenti e fatiche.
Ma cambierà, spioverà. E' di nuovo domenica, è di nuovo sorridere la mattina, e la sera, prima di dormire, e riposarmi un po'. E ricominciare a sognare.

venerdì 18 settembre 2009

Patti chiari amicizia vera



















Sia sul lavoro che nei sentimenti, persino in politica, insomma: nella vita la chiarezza, soprattutto iniziale, è fondamentale. A creare e far dire balle e fare confusione provvederanno poi sicuramente il tempo e gli eventi, oltre alla maggiore o minore buona fede. Io ho spesso peccato di ingenuità, nella mia vita, e ho imparato a essere meno impulsivo e diretto nel mio esprimermi. Anche prima di pubblicare questo post conterò fino a 30 pensando alle conseguenze che potrebbe avere. Ho perso negli anni l'immediatezza e l'urgenza, ma ho imparato ad ascoltare bene e a osservare meglio. Forse anche questo è diventare vecchi: prudenza e saggezza. Ma anche un po' di amarezza e cinismo. O anche rispolverare la mia genetica indole di "piemontese falso e cortese".
Spesso affrontare i problemi di petto non fa che peggiorare la situazione. Come mi insegnava mio padre: è inutile sbatterci la testa, prova ad accantonare un problema, nove volte su dieci si risolve da solo.
Non si può dire sempre quello che si pensa, così come non si può pensare sempre di avere ragione. Certo che la chiarezza dei patti e la fiducia nel prossimo rendono tutto più semplice. Ma tutto è così confuso e complicato, e l'esperienza ti porta a fidarti sempre meno.
Per fortuna che ci sono ancora alcuni (pochi) amici veri con cui sai di poter parlare liberamente senza paure di ripercussioni o reazioni negative. Ecco come riconoscerli, gli amici, ecco a cosa servono, oltre ad aiutarti senza secondi fini.

PS Ehm...mi rendo conto, giorni dopo, di aver inanellato una serie imbarazzante di luoghi comuni e banalità. Questo è un post che ho scritto a me stesso, dopo alcuni episodi di poca chiarezza, amicizia, stanchezza. Sorry: sono una persona semplice e piuttosto banale, in fondo.

domenica 13 settembre 2009

Soundgarden - Black Hole Sun

Chris Cornell - Black Hole Sun

Sono stati giorni davvero pesanti, sul lavoro. Questa vecchia canzone dei Soundgarden, qui reinterpretata dal cantante (in infradito!?), ne è stata la colonna sonora ideale. A buon intenditor poche parole ;-)

Domani ricomincia la scuola, con la bella abitudine di accompagnare il piccolo alle elementari discorrendo e ascoltando musica. Martedì viene a trovarmi uno dei miei amici del cuore. Leggo parecchio, per distrarmi dal job. Sto preparando la prossima esibizione dal vivo.
Insomma, tengo duro con orgoglio, ma vorrei solo riuscire a rilassarmi e dormire meglio, per essere meno stanco e piùcomunicativo con chi amo...

"Summer's almost gone. Where will we be when the summer has gone?" (quanto amo i Doors...).

giovedì 10 settembre 2009

E lo sputtanamento, che cos'è

La campagna di sacrosanta informazione di Repubblica sulle donne di Berlusconi a mio parere non scalfirà il consenso (68%!) al premier, anzi: lo aumenterà. La sinistra non conosce gli italiani, la cosiddetta gente. La gente, la stragrande maggioranza, per B anche in queste circostanze "imbarazzanti" prova simpatia, rispetto, ammirazione, persino invidia. Per strada, sugli autobus, nella metro, i commenti più frequenti degli uomini sono "Fa bene", "Lo farei anch'io", "Beato lui" (guardate le foto delle sue amichette qui). Più gravi (moralmente, pardon, moralisticamente) i commenti delle donne che giustificano e approvano i comportamenti di quelle ragazze. A Mediaset pare che ormai facciano la ola ogni volta che il Capo si fa una nuova gnocca. Insomma, è uno sputtanamento generale. E l'ennesima dimostrazione che B. è, a suo modo, un mito di oggi, uno che diverte, sa far sognare, motivare, sperare, divertire, e che se la spassa, alla faccia di moralisti e sfigati vari. Perchè è così che ci si sente, a indignarsi, scandalizzarsi, incazzarsi: moralisti, noiosi, perdenti, sfigati. Fintanto che le cose più importanti della nostra vita/società sono i soldi e i lussi, il successo e la fama ad ogni costo, la figa e l'essere fighe e fighi, il sesso come merce di scambio, l'apparenza "di facciata", il "farsi i cazzi propri" e il divertirsi senza rispetto nè remore, non avere etica nè morale nè pudore nè autoironia nè autocritica, allora è giusto, persino logico che B. sia l'uomo che ci rappresenta nel mondo. Fintanto che non si riesce (dall'opposizione o dalla cosiddetta società civile) a far passare altri valori come fighi, simpatici, divertenti, intelligenti, o almeno convenienti (penso all'ambiente, alla giustizia, alla cultura, al rispetto delle regole, alla solidarietà, alla distribuzione del benessere), non ci sarà partita, il capo assoluto è lui.
Non abbiamo alternative, se non propugnare, nel nostro piccolo quotidiano, dei valori alternativi, non abbandonare certi valori, non dimenticare certi principi. Anche se tutto e tutti ci danno torto.

PS E i politici che dovrebbero fare loro certi valori alternativi sembrano più impegnati in giochi di potere e di carriera piuttosto che in azioni, gesti ed esempi concreti.
  

lunedì 7 settembre 2009

The Clash: Straight to hell

Londra chiama, Genova risponde

Segnatevi fin d'ora sul calendario questo appuntamento organizzato da due grandi (in tutti i sensi): Fritz "Sonic Reducer" e Sbraita Paolis. Sarà una cosa bellissima, memorabile, (certo, se i Clash hanno avuto una qualche influenza sulla vostra vita musicale e culturale) anche perchè parteciperò all'inaugurazione in veste musicale con una sorpresa che non anticipo.
Ne riparliamo fra un mese.

domenica 6 settembre 2009

Marlene Kuntz - Bellezza

"Noi sereni e semplici o cupi ed acidi, noi puri e candidi o un po' colpevoli per voglie che ardono: noi cerchiamo la bellezza ovunque. E noi compresi e amabili o offesi e succubi di demoni e lupi, noi forti ed abili o spenti all'angolo: noi cerchiamo la bellezza ovunque. E passiamo spesso il tempo così, senza utilità (quella che piace a voi), senza utilità (perché non serve a noi). Noi cerchiamo la bellezza ovunque."
(Marlene Kuntz, Bellezza, da Bianco Sporco, 2005)

Ma com'è rara.

giovedì 3 settembre 2009

Tornati a scorrere

Avrò visto gli Afterhours una decina di volte, sempre insieme a mia moglie (ieri con tanto di maglietta "Io non tremo", era la più bella fan della serata), fin dai tempi di Germi, quando si vestivano da bambine ed avevano un impressionante impatto quasi metal (come l'autorevole Giovanni mi ha confermato). Quello di ieri è stato una delle volte migliori. Il trittico iniziale Dove si va da qui, Il paese è reale, Quello che non c'è mi ha fatto abbandonare la tribuna da anzianotto per andare sotto il palco a cantare a squarciagola le canzoni-inni di Manuel. In apertura il bislacco set acustico del redivivo Edda dei Ritmo Tribale (qualcuno li ricorda?), omaggiato da Manuel perchè scappava a casa dopo il suo set "perchè la mattina lavora, fa i ponteggi, non come certi fighetti indie-rocker". Sorprendenti, da brivido le cover di Shipbuilding e What a wonderful world e una potente Strategie. E non è mancata la canzone più attesa dai coniugi Zaio, quella che si canta abbracciati: Ci sono molti modi. Unica parentesi non esaltante: una cover che sembrava di Crosby Stills Nash & Young, molto ben cantata, ma due maroni così (gli America erano dietro l'angolo).
"Torneremo a scorrere", sì: lo stiamo già facendo ;-)

martedì 1 settembre 2009

Forever young

Ho visto due mie ex-colleghi, oggi, ed entrambi mi hanno trovato ringiovanito di 10 anni: nonostante lo stress del cambiamento di lavoro, azienda, colleghi, prodotto, in effetti è così che mi sento. Vado a lavorare con una motivazione ed un entusiasmo che prima non avevo mai avuto. E anche fuori dal lavoro, nelle poche ore che rimangono, non mi posso proprio lamentare. Certo, sono provato e stanco, spesso. Però, in fondo, essere/rimanere giovani è soprattutto la sensazione che un futuro esiste e che addirittura lo stai costruendo.
E mi piace anche il nuovo hit di Mika (http://www.youtube.com/watch?v=CN3bMB7YPIA): devo preoccuparmi? ;-) Ma che importa. Domani ci sono gli Afterhours: chissà se faranno "Sui giovani d'oggi ci scatarro su" ;O)
Amo il mese di settembre.