lunedì 30 luglio 2018

sabato 28 luglio 2018

Continuare a spingere via il cielo



Stavo andando, stavo andando a casa
Il sole, il sole...il sole si alzava dai campi
Ho una sensazione che non riesco a smuovere
Una sensazione che non vuole andar via
Devi solo continuare a spingere
Continuare a spingere
Spingere via il cielo
E se i tuoi amici pensano che dovresti fare diversamente
E se invece pensano che dovresti continuare allo stesso modo
Devi solo continuare a spingere
Continuare a spingere
Spingere via il cielo
E se senti di aver ottenuto che tutto ciò per cui sei venuto
Se hai ottenuto tutto e non vuoi più nulla
Devi solo continuare a spingere
Continuare a spingere
Spingere via il cielo
Alcune persone dicono che è solo rock n' roll
Oh, ma arriva dritto alla tua anima
Devi solo continuare a spingere
Continuare a spingere
Spingere via il cielo
Devi solo continuare a spingere
Continuare a spingere
Spingere via il cielo

mercoledì 25 luglio 2018

Franco o Francesco?



Il mio nome di battesimo è Francesco, per "rinnovare" il mio nonno paterno. I miei però da subito mi hanno chiamato Franco, forse per velocizzare il richiamo. Tutti mi conoscono come Franco, dall'infanzia fino al 2012, quando dovetti mandare decine di CV in giro col mio nome anagrafico. Da allora molti mi chiamano (o preferiscono chiamarmi) Francesco. Anche a me, sinceramente, forse piace di più Francesco: essere chiamato così dopo il 2012 significava per me essere ed essere considerato una nuova persona, una persona che ricomincia, si rialza con orgogliosa fatica e umiltà.
Spesso mi si chiede "Ma tu come ti chiami, Franco o Francesco?" e ogni volta a raccontare questo qui pro quo anagrafico (e quando firmo ho sempre un momento di indecisione).
Ora che ci penso, sono due nomi che si riferiscono a due persone piuttosto diverse: Franco è quello che ha fatto le scuole a Casale, Parma, Sassari, Biella, Genova, quello che a 18 anni si è fatto il mohicano e suonava punk-rock coi Crapping Dogs e punk-anarchico coi Contrattacco, che sapeva tutti i Joy Division, i Clash e i Ramones a memoria (beh, anche Francesco, a dire il vero), quello che ha lavorato 15 anni alla Feltrinelli...
Francesco è quello che ha dovuto rimboccarsi le maniche e ripartire da zero (o quasi) a 48 anni, è quello che ha due figli a università e liceo, guarda sempre il basket NBA e le albe alla Pelosa, ha viaggiato per Giunti, ora viaggia nelle Ubik di Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana, Sardegna, ha spesso la barba e un bel po' di pancia come suo padre...
Franco comunque è sempre dentro Francesco, e ogni tanto esce fuori, quasi sempre senza permesso...
In conclusione: chiamatemi come vi piace di più, o come vi siete abituati.

venerdì 20 luglio 2018

Un altro mondo era possibile



Sono già passati 17 anni, ma soprattutto da queste parti (a Genova) non dimentichiamo nè mai dimenticheremo quelle giornate da incubo sudamericano. Per molti quei giorni furono la fine dell'innocenza, e l'inizio di una nuova consapevolezza. Si diceva "un altro mondo è possibile", ma non è questo di oggi, quello che speravamo possibile. No, proprio no.

Potere del gatto



Da questa anticipazione il prossimo disco di Cat Power sarà uno dei top del 2018. Verrà anche in tourneè in Italia...Ma prima viviamoci questa estate da 54enne.

giovedì 19 luglio 2018

Nick Cave a Lucca



Quel tesoro di moglie che ho mi ha preso a sorpresa i biglietti per il concerto di Nick Cave a Lucca ieri. Sono ancora sotto shock, penso sia stato uno dei concerti più belli della mia vita. Dopo il lutto per la morte del figlio, elaborato struggentemente in Skeleton tree, pensavo che anche dal vivo il tono e la foga di Cave avessero subito una decisa "calmata" rispetto a quando lo vidi nel 1992, per non parlare dei tempi furiosi dei Birthday Party. Invece ieri Cave mi ha travolto con un mix di energia e poesia che non so quanti paragoni abbia. Dopo Jesus alone, One more time with feeling e Do you love me è arrivata una tempestosa From her to eternity che mi ha spettinato. Straordinario come NC sappia passare da momenti intimistici come la richiestissima Into my arms o Girl in amber (confesso che i lucciconi qui sono diventati lacrime) a momenti di furia come la apocalittica Tupelo o City of refugee. Il tutto tenuto insieme da un atteggiamento divertito ed estremamente disponibile verso il pubblico (adorante), in continuo contatto nelle prime file, fatto anche salire numeroso sul palco durante Stagger Lee. Aggiungo un Warren Ellis strepitoso nel suo multitasking e la cornice di una città come Lucca... cos'altro dire? Ah sì, per fans e curiosi la scaletta:
JESUS ALONE, ONE MORE TIME WITH FEELING, DO YOU LOVE ME, FROM HER TO ETERNITY, LOVERMAN, RED RIGHT HAND, THE SHIP SONG,INTO MY ARMS, SHOOT ME DOWN, GIRL IN AMBER, DISTANT SKY, TUPELO, DEANNA, JUBILEE STREET, THE WEEPING SONG, STAGGER LEE, PUSH THE SKY AWAY + CITY OF REFUGEE, RINGS OF SATURN.




venerdì 6 luglio 2018

Questa sì che è una canzone d'amore



"Ti amo, ti amo
infinitamente ti amo
e ti desidero segretamente
Segretamente sogno di te
ogni notte"

Sono fiero di aver partecipato alla realizzazione della più bella canzone di AMMORE di tutti i tempi (dopo The one I love dei REM).

Venti anni fa. NON sembra ieri, eh no.

domenica 1 luglio 2018

Leggere d'estate

Prima giornata 2018 al mare (o SUL mare, direbbero a Livorno), primo libro letto al mare (niente di indimenticabile, pur essendo Pavese). Poche cose sono più rilassanti e piacevoli della lettura in vacanza, che sia mare, monti o campagna, quando non si è presi da attività più o meno sportive nella natura, camminate, magnate, dormite... Non per nulla Luglio è uno dei primissimi mesi dell'anno come vendite di libri. 
Da qualche anno questa pratica è stata sostituita o almeno molto inficiata dagli smartphone: scrollare su Facebook o chattare su Whatsapp è ritenuto più "divertente" e meno impegnativo della lettura, ma cosa resterà di certe scrollate annoiate, di certe chat piene di faccine, tre parole e selfie? Nulla, se non tanto tempo sprecato e dati regalati al marketing del Grande Fratello.
Conservo sempre e ricordo sorridendo i libri che segnarono certe mie estati: rivedendoli (e a volte rileggendoli) ricordo come ero, come/dove stavo quella estate, cosa mi passava per la testa oltre alle parole e le immagini di quei libri. Potrei fare una autobiografia ricordando/rivedendo i libri che ho letto d'estate dall'adolescenza a oggi: da Oscar Wilde a Baudelaire, da Bukowski a Stephen King (TUTTI abbiamo avuto un periodo Bukowski e King), da Camus a Pavese, da Nietzsche a Recalcati, i classici greci e latini, le poesie, i gialli e i noir, la psicologia, le storie vere (esemplari o truci)...
E ora vediamo quali saranno i libri di questa estate. Parafrasando Renard direi che quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di poter essere ancora felice.