mercoledì 31 ottobre 2018

L'ultimo blues, 10 anni fa



Sono già passati 10 anni dalla realizzazione (lunghissima) di questo mio piuttosto ambizioso progetto solista. Quest'anno parte invece un altro progetto simile, solo che stavolta le parole saranno di Emily Dickinson, quindi in inglese, quindi meno "imbarazzanti" da cantare. Inizialmente nella mia testa doveva essere Francesca degli Anais a cantarle, ma poi il mio solipsismo senile ha prevalso rovinando la collaborazione, e come per Pavese farò tutto da me e ci saranno ospiti vari fra cui Francesca (che combinazione cantò il pezzo più riuscito ed apprezzato del disco, "Last blues" appunto).
Vediamo se per la Dickinson impiego meno anni, per Pavese ce ne vollero ben 3...ma ora non ho più tutto il tempo davanti che avevo a 44 anni. Devo sbrigarmi.

martedì 30 ottobre 2018

La tempesta è in arrivo




































Questa mia foto fatta subito prima della tempesta di ieri mi ha fatto tornare in mente questo pezzone degli Afterhours, le cui parole mi suonano oggi più attuali e toccanti che mai:
La tempesta è in arrivo
Riesci a sentirlo?
Quel che credevi raccolto
Arriva un vento a strapparlo
Non puoi più decidere come sarai
Non puoi più decidere cosa sarai
La tua terra perfetta
Che non sai abitare
Verrà umiliata e distrutta
Sarai obbligato a lottare
Non puoi più decidere come sarai
Non puoi più decidere come sarai
Quale pazzo aspetta tanta oscurità
Per riconoscere se stesso?
Non puoi più decidere
Non puoi più decidere cosa sarai
La tempesta è in arrivo
Nessun compromesso
Gli insetti stanno scappando
Ognuno pensi a se stesso.
La musica si può ascoltare qui.
Buona giornata!

Piovedì

Da sabato notte si è abbattuta su Genova una spaventosa tempesta di vento e pioggia, domenica mattina alberi caduti e cartelli sradicati. Lunedì e martedì scuole chiuse e treni in tilt (per cui non posso viaggiare per lavoro). Tutti che si lamentavano della strana lunghezza dell'estate, io invece sono qui rintanato in casa a rimpiangerla.

 

domenica 28 ottobre 2018

Ciao Karen



Dreaming, dreaming of a girl like me
Hey what are you waiting for, feeding, feeding me
I feel like I'm disappearing, getting smaller every day
But I look in the mirror, I'm bigger in every way
She said,
You aren't never going anywhereYou aren't never going anywhere
I ain't never going anywhere
I ain't never going anywhere
I'm in heaven now, I can see you Richard
Goodbye Hollywood, goodbye Downey, hello Janis
Hello Dennis, Elvis and all my brand new friends
I'm so glad you're all here with me, until the very end
Dreaming, dreaming of how it's supposed to be
But now this tunic's spinning, around my arms and knees
I feel like I'm disappearing, getting smaller every day
But when I open my mouth to sing, I'm bigger in every way
She said,
You aren't never going anywhere
You aren't never going anywhere
I ain't never going anywhere
I ain't never going anywhere
Hey mom! Look I'm up here, I finally made it
I'm playing the drums again too
Don't be sad, the band doesn't sound half bad
And I remember mom, what you said
You said honey, you look so under-fed
Another green salad, another ice tea
There's a tunic in the closet waiting just for me
I feel like I'm disappearing, getting smaller every day
But I look in your eyes, and I'm bigger in every way
She said,
You aren't never going anywhere
You aren't never going anywhere
I ain't never going anywhere
I ain't never going anywhere
Goodbye Richard, gotta go now
I'm finally on my own, but Dan's got a gig
Keep the love lights glowing, little girl's got the blues
I can still hear momma say: "honey don't let it go to your head"

Hai ragione Karen



I giorni autunnali, piovosi e bui, e i lunedì, ci buttano sempre giù. ma non troppo, finchè ci sono libri, film, e musica e voci come la tua.

Talkin' to myself and feelin' old
Sometimes I'd like to quit
Nothin' ever seems to fit
Hangin' around
Nothin' to do but frown
Rainy days and Mondays always get me down
What I've got they used to call the blues
Nothin' is really wrong
Feelin' like I don't belong
Walkin' around
Some kind of lonely clown
Rainy days and Mondays always get me down
Funny, but it seems I always wind up here with you
Nice to know somebody loves me
Funny, but it seems that it's the only thing to do
Run and find the one who loves me (the one who loves me)
What I feel has come and gone before
No need to talk it out (talk it out)
We know what it's all about
Hangin' around (hangin' around)
Nothin' to do but frown
Rainy days and Mondays always get me down
Funny, but it seems that it's the only thing to do (only thing to do)
Run and find the one who loves me
What I feel has come and gone before
No need to talk it out
We know what it's all about
Hangin' around (hangin' around)
Nothin' to do but frown 
Rainy days and Mondays always get me down
Hangin' around (hangin' around)
Nothin' to do but frown
Rainy days and Mondays always get me down

giovedì 25 ottobre 2018

Dischi energizzanti


Dischi ricostituenti. Certi giorni sono necessari. Come fa bene anche ricordare il loro concerto al Macchia Nera di Pisa nel 1990, il secolo scorso.
Ero un'altra persona, forse. O forse no.

mercoledì 24 ottobre 2018

Sentirsi stanchi



A volte si è così stanchi che si ha paura a chiudere gli occhi velati.
Forse non è Stanchezza, ma Vecchiaia, la stanchezza che non passa riposando. Ma tanto non ti riposi mai, perchè ti sembra di sprecare il poco tempo che hai ancora.
out here
I can barely see my breath
surrounded by
jealousy and death
I can't be reached
I've only had one call
dragged underneath
separate from you all
this time
I've lost my own return
in spite of
everything I've learned
I hid my tracks
spit out all my air
slipped into cracks
stripped of all my cares
I'm so tired
sheep are counting me
no more struggle
no more energy
no more patient
you can write that down
it's all too crazy
I'm not sticking 'round

lunedì 22 ottobre 2018

Una Bella Famiglia

Nuovo articolo su Tomtomrock.it



Concerto: The Handsome Family live @ Raindogs, Savona

The Handsome Family, Savona - 12 ottobre 2018.

The Handsome Family live - Raindogs, Savona | Recensione

Lo confesso: io la Handsome Family l'ho conosciuta grazie alla sigla di True Detective (la prima serie col favoloso Matthew McConaughey), e penso di essere uno dei tantissimi. La bellissima Far From Any Road diventò, fra l'altro, la sigla di apertura dei concerti di Guns N'Roses e Springsteen, per dire il livello di notorietà della canzone. Confesso anche che, da vecchio rozzo punkettaro, ho sempre avuto un po' di ignorante diffidenza verso il genere country-bluegrass (e il folk in genere). Poi per fortuna sono arrivati Johnny Cash, Billy Bragg e Mark Lanegan a distruggere il mio pregiudizio sul country come "il liscio degli americani".
The Handsome Family live - Raindogs, Savona

La comunicativa 'gotica' della Handsome Family

Dopo (e nonostante) questa socratica confessione di ignoranza storica, sono andato a vedere con grande curiosità la Bella Famiglia al Raindogs di Savona. Il duo Brett-Rennie Sparks era accompagnato da un batterista efficace e funzionale con percussioni varie e un chitarrista davvero notevole nei suoi assoli e nell'uso della lap steel (spesso usando l'e-bow, cosicché sembrava una tastiera). Ogni brano era introdotto con aneddoti vari dalla dolce-ma-inquietante Rennie (che alterna basso-ukulele e banjo), comunicatività che ha reso molto piacevole la serata e "alleggerito" l'atmosfera creata dalla musica e dai testi della Family, spesso degni di Richard Ford e Sam
Shepard, quando non di Stephen King e David Lynch. Qualcuno li ha descritti come "Hank Williams meets Edgar Allan Poe", e mi sembra una definizione quasi perfetta. Spesso le canzoni erano riassunte tramite coppie di sostantivi: "questa è una canzone su caffè e suicidio" o "serpenti e whisky".

Far From Any Road è l'ovvio clou della serata

L'attesa Far From Any Road (il pezzo che ha cambiato la vita ai coniugi Sparks) è stata presentata come quello che doveva essere il tema di The Big Bang Theory (risate del pubblico) , per poi essere eseguita in una straniante versione quasi bossa nova. Probabilmente sono stufi di suonarla come Dylan con Blowin' In The Wind.

The Handsome Family: a suo modo una "Bella Famiglia"

Brett Sparks ha suonato da seduto, visibilmente stanco e appesantito dall'alcool, a volte biasimato con affetto dalla moglie ("There is so much darkness in your heart") quando dimenticava le parole o aveva momenti di esitazione o cazzoneria (che grazie al cielo sono stati pochissimi). Ma quando Brett tirava fuori il suo vocione cashiano
fondendolo con Rennie abbiamo sentito un sontuoso alt-country gotico, malinconiche murder ballads e scintillante folk-rock, una musica dark e celestiale allo stesso tempo.  Si camminava nelle sabbie mobili ma l'anima svolazzava nel cielo (se rendo l'idea). Bellissime Gold, The Loneliness of Magnets, Weightless Again, Frogs, My Sister's Tiny
Hands, la beatlesiana Octopus, il finale hillbilly di In the Air (con citazione di Viva Las Vegas di Elvis).
P.S. Complimenti e ringraziamenti al Raindogs di Savona che riesce a proporre concerti di questo livello. Consiglio a tutti di tenerne d'occhio la programmazione su Facebook o su raindogshouse.com (prossimamente Dan
Stuart, Nashville Pussy, Fleshtones...).
Franco Zaio | ottobre 22, 2018 

domenica 21 ottobre 2018

Gioventù (e arte) bruciata



Grazie ai miei figli ho scoperto in ritardo un artista straordinario, purtroppo già morto a 20 anni, in circostanze a dir poco burrascose. Ho un pregiudizio, lo ammetto, verso la trap e il gangsta-rap in genere: XXXTentacion me li ha tolti. Qui non ci sono coglionazzi con catenazze e macchinoni e "cannoni" che fanno i guasconi/guappi. Il disco 17 è un capolavoro, struggente, dall'inizio alla fine.

domenica 14 ottobre 2018

Sono anche io un Tom Tom Rock

Dal 10 ottobre collaboro anche io a TomTomRock, webzine musicale di ottima qualità. Il mio primo contributo è il concerto dei Low visto a Milano con Luana, Bianca e Bernie (si chiamano proprio così i miei amici, giuro).
Qui l'articolo completo: buona lettura ( e buona musica).

lunedì 8 ottobre 2018

Work in progress forever

Anche se è un post-it attaccato dal figlio 17enne sulla porta della sua cameretta, questa scritta dice molto di me. Ammesso e non concesso che ci sia qualcuno che ci voglia entrare, nel mio piccolo mondo antico.

martedì 2 ottobre 2018

How LOW can you get?



Il nuovo sorprendente/inquietante disco dei Low è un altro dei miei dischi dell'anno.
Forse riesco anche a vedermeli dal vivo a Milano venerdì prossimo.
Grande band, che seguo dagli anni 90.
Qui una recensione approfondita.
Sogni, pardon: incubi d'oro.