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martedì 30 agosto 2016

Generazioni senza settembre



L’ultimo articolo di Tommaso Labranca – che uscirà tra qualche giorno sulla rivista Linus – è una riflessione sulla scomparsa delle canzoni per l’estate e dell’estate in generale. Inizia così: «In questo preciso istante, mentre scrivo e mentre leggete, una ragazza o un ragazzo sta legando un’immagine, una sensazione, una madeleine dell’estate 2016 alla voce effettata di Fabio Rovazzi, l’autore della canzone “Andiamo a comandare”.» E continua: «Scorrendo il video, colpisce come il brano più ascoltato nell’estate del 2016 non abbia nulla di estivo». E finisce, o quasi: «Provo davvero una pena sincera per queste generazioni che non hanno mai conosciuto quell’estate fatta di tre mesi di vacanze, una stagione così lunga che alla fine non ne potevi più. Sono le generazioni senza settembre. Settembre è un mese ucciso dalle riforme scolastiche, quelle che hanno anticipato l’inizio delle lezioni, inibendo così nei più giovani il gusto languido del declino, del crepuscolo che si trasforma in attesa di una nuova stagione».
(tratto da http://www.ilpost.it/2016/08/30/tommaso-labranca/) 

sabato 18 giugno 2016

Un'estate speciale


Sotto i cieli malinconici di una estate che non vuole arrivare, guardo mio figlio che ha finito il liceo e affronta la maturità (con la media del 9, tra l'altro). Guardando lui e la sua foto di classe, ascoltandolo parlare divertito dei suoi compagni e compagne, mi sovviene come ero infelice, come stavo male (alias come non sapevo stare bene) io alla sua età, nei primi anni 80. Gli occhi di mio figlio sono pieni di futuro, i miei erano vuoti, vitrei, annebbiati. Lui sa cosa vuole fare da grande, io non ci pensavo, anzi non ci volevo pensare.
Sono molto orgoglioso dei miei figli, perchè in loro vedo la gioia di vivere che non avevo (non sapevo avere) io. E un pochetto di merito, in questo, voglio prendermelo.

sabato 11 aprile 2009

Tutto suo padre

Scrivi una frase per ogni verbo al passato:
Io ho bevuto l'acqua.
I Beatles hanno scritto molte canzoni.
I bimbi giocavano in giardino.
Noi abbiamo fatto degli errori.

Si capisce che è mio figlio (Matteo classe 2001), e che lo adoro?

PS Il ritratto southparkiano è dello zio Luca.

venerdì 31 ottobre 2008

Maria Obama Gelmini

"Il mio punto di riferimento è quello che sta facendo Barack Obama in America" (Maria Stella Gelmini, ministro dell'Istruzione, Corriere della sera, 27 ottobre 2008).
"Questo è il momento di affrontare il nostro obbligo morale di garantire a ogni bambino un'educazione di primo livello, perché questo è il minimo che serve per competere in un'economia globale...Recluterò un esercito di nuovi insegnanti, pagherò loro retribuzioni più alte e darò loro maggiore supporto" (Barack Obama, discorso di accettazione della candidatura alla Casa Bianca, 9 settembre 2008).

Oltre al danno la beffa: questa bella gente ce lo mette NEL prendendoci anche PER IL. Dev'essere una bella soddisfazione, a giudicare da come sorridono. Occhio, però: non dimenticate, bella gente, di mettere tanta bella vaselina, perchè la gente normale si incazza in malo modo se le fai male e la prendi anche in giro, senza neanche chiedere scusa o almeno "Ops, sono scivolato, non volevo".

martedì 3 giugno 2008

Le brave maestre

Oggi c'era sciopero degli insegnanti. Come non fare il tifo per delle maestre che danno da studiare la seguente poesia di Alvaro Mutis, diventata canzone di Fabrizio De Andrè (potete vederla eseguita dal vivo qui)?

Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al di sopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità
per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità
ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere
Grazie di tutto, di questi cinque anni, maestre Antonietta e Alessandra.

venerdì 8 giugno 2007

Cuccioli di razza Zaio

E' proprio estate: oggi ultimo giorno di quarta elementare per Ale, ultimo di asilo per Matteo (eccoli immortalati mentre scrutano l'orizzonte da Sant'Apollinare). Altro giro di boa della vita, soprattutto perchè non dovrò più fare il mio faticoso "rally del mattino" (prepararne e accompagnarne uno a Granarolo e uno a S. Francesco, su per una strada strettissima per l'auto), da settembre andranno nella stessa scuola. Ma non mi dite che il tempo vola, però. Mi sembrano dieci anni che faccio sta vita. Certi giorni con mia moglie si ha la sensazione di contare solo in quanto autisti/accompagnatori/guardie del corpo. Adesso andranno a fare una settimana di "camp" di basket, e poi si parte verso la Spagna, due settimane di oblìo e limbo. E noi genitori? Stanchissimi, un po' esauriti, con tanti progetti che non realizziamo mai, grandi e piccoli. Fino al prossimo giro di boa: quando saranno autonomi, e con noi potranno anche non venirci sempre. E allora torneremo ad essere un po' egoisti, non sacrificati 100% alla loro felicità. Che, comunque, quando è manifesta, è una gratificazione che non ha prezzo. Come dice il luogo comune "Chi non ha figli non può capire". E poi in auto adesso apprezzano anche gli Husker Du...