sabato 15 gennaio 2022

L' infernale vita di Mark Lanegan

Seguo e stimo Mark Lanegan fin dagli anni 80 degli Screaming Trees, fino alle ultime prove da solista (Bubblegum è uno dei miei dischi preferiti di sempre). Purtroppo in questo libro la musica ha una piccolissima parte, essendo stata, come dice lui stesso, per molto tempo "solo un mezzo per raggiungere degli scopi" non molto artistici, la droga su tutti.

Il suo libro Sing backwards and weep (edizioni L'Officina di Hank, Genova) è al 90% il racconto delle disavventure e dei disastri umani passati nel nome dell'eroina, del crack, dello spaccio, e prima ancora dell'alcool (da giovanissimo Lanegan passò all'eroina per evitare i guai che combinava come alcolista, pensa te). Un vero inferno, raccontato senza romanticismo alcuno. 

Lanegan è riuscito per miracolo (e con l'aiuto di Courtney Love e Duff McKagan dei Guns N' Roses) a sopravvivere alla sua foga autodistruttiva, perdendo però per strada tanti amici carissimi fra cui Layne Staley (Alice in Chains), Kurt Cobain, e il nostro comune idolo Jeffrey Lee Pierce (Gun Club). Le pagine in cui racconta di queste amicizie sono davvero toccanti. 

Per il resto il continuo giro sulla giostra della tossicodipendenza dopo un po', come tutte le giostre, danno un po' di nausea...ma fanno venire voglia di riascoltare i molti bellissimi dischi che questo tormentatissimo artista è riuscito a produrre, nonostante se stesso.

venerdì 14 gennaio 2022

Come vola il tempo

Oltre alle oggettive limitazioni pratiche inflitte alla vita quotidiana, uno degli effetti che la pandemia ha avuto su di me è stata la mutazione di come sento il tempo passare. La vita prima del Covid sembra 5 anni fa, e invece sono solo 2. D'altra parte dal 2020 le settimane passano sempre più velocemente. Me lo dicevano gli anziani, che il tempo vola, man mano che si invecchia. E cresce l'ansia di non riuscire a fare/essere tutto quello che vorremmo fare/essere, di non averne più il tempo. La sensazione "il tempo stringe". Cresce la voglia/intenzione di non aggiungere errori e rimpianti a quelli del passato, ormai irrimediabili. La sensazione è che la corrente del fiume verso la cascata o il mare sia sempre più veloce, e ci sono sempre meno tronchi su cui appoggiarsi e rami sulla riva a cui attaccarsi e fermarsi.

martedì 11 gennaio 2022

Andy Bell "Something Like Love"

Una delle prime Grandi Canzoni del mio 2022.

We’re justified in memory, so say what you feel / But don’t confuse your memories with something real / Remember days of chasing and reeling / 
Playing tunes to block out the bad dreams / Lost in a reverie of future days

It’s all been seen somewhere before, babe / Now time’s not on our side / See the flicker as a fire starts to burn / It’s not enough, burn down the world for me / Use a mirror to remember, and look back with something like love

I wonder why and how it was we became so jaded / You should never wish your time away, now the pictures faded / No more days of chasing and reeling / Playing tunes to block out the bad dreams / Lost in a reverie of future days

It’s not enough / Burn down the world for me / Ah, see the flicker as a fire starts to burn / It’s never enough / Burn down the world for me / Use a mirror to remember, and look back with something like love 

sabato 8 gennaio 2022

L'uomo senza agonismo

Macchè perdenti/vincenti, sconfitti/vincitori. Mai capito, mai vissuto la vita come una competizione, una gara, una corsa. Non mi interessa essere più bravo, più felice, più ricco, migliore di nessuno, in nessun campo. Anche per questo non ho mai fatto sport. Mi sono sempre sottratto o ritirato da ogni competizione: diranno che mi sottraggo al confronto e al conflitto. Ebbene sì: l'unica cosa con cui mi voglio confrontare (e spesso me lo dimentico) è lo specchio, l'unica persona che voglio sopravanzare, a cui voglio dimostrarmi migliore, si chiama Io.

giovedì 6 gennaio 2022

It's so very lonely

Pur senza raggiungere le vette dei Beatles anche gli Stones hanno "volato" alto, nei sixties psichedelici. Bellissimo poi questo video con le (deliranti) parole.


domenica 2 gennaio 2022

Conta solo il finale

Penso sarà il primo grande disco italiano del 2022.

Quello che ammiro nei vecchi è che non cercano il sole 
cercano il mare
E ti vedo così con la bava alla bocca
E le mani occupate dal vino che costa di meno
Che il viaggio è finito e conta
Solo il finale
Che il viaggio è finito e conta
Solo il finale
Quello che ammiro nei vecchi è che
Non cercano il sole
Cercano il mare
È finito anche il gusto di sputare sentenze
Non ho niente da dire, solo da annegare
Quello che ammiro nei vecchi è che non cercano il sole
Cercano il mare
Quello che ammiro nei vecchi è che il viaggio è finito e cercano il mare
E che il sole è finito e conta solo il finale
E che il sole è finito e conta solo il finale

sabato 1 gennaio 2022

Goodbye year, goodbye

La mia prima canzone "significativa" del 2022 è questa: penso che sarà di buon auspicio. Sarà un anno molto più rock'n'roll dei precedenti, sia per ragioni musicali (suono in un trio rockabilly, i Wilducks) sia per ragioni "psicofisiche" (un atteggiamento diverso). Goodbye sad years of tiredness, goodbye.  

beats keep beating my brains in
everyone’s talking so loud
why can’t we stop for a minute
& pull away from the crowd
what gives us the right
to be so loud this silent night
guzzling tequila & spilling cups of coffee
one lover died but another is hoping
chimes are chiming for hearts that are broken
goodbye year, goodbye
please don’t make us cry
so long year, so long
we’ll sing you out w/ a song
goodbye year, goodbye
the party started at noon o’clock
might go ’til the break of dawn
brother & sister pretend to be lovers
everyone’s so careful not to let onit’s been good, it’s been bad
oh so happy, awful sad
chocked so full for less than empty
my bank account is down & out and overdrawn
I could go on & on & on
goodbye year, goodbye