domenica 30 dicembre 2018

Memorabilia 2018





















Nel 2017 cambiai casa e lavoro: il 2018 è stato quindi per me un anno di assestamento (e invecchiamento).
Le cose davvero brutte di quest'anno sono state il crollo del ponte che ho percorso migliaia di volte, e l'incattivimento della gente comune e di conseguenza dei politici più votati.
Dei 5 buoni propositi dell'anno ne ho realizzato solo uno (i 2 dischi), quindi quest'anno lascio perdere, quelli del 2019 me li tengo per me (come diceva un vecchio libraio "Non faccio promesse che non sono certo di poter mantenere").
N.B. le seguenti liste sono in ordine cronologico.

COSE BELLE
Figli e moglie
Le aperture di nuove librerie Ubik
I Fenomeni a Bruxelles e Colonia
Nick Cave a Lucca
I giorni in Sardegna
I Low a Milano
Steve Wynn che mi dice "Nice singing!"
Le Luci a Genova insieme a Ale
La Joe Strummer night al Perugina
Il pranzo di Natale a casa mia

COSE BRUTTE
La fine degli Anais
La situazione politica e sociale
I piccoli problemi di salute
Invecchiare
Matteo rimandato
Il crollo del ponte Morandi
La fine dei Fenomeni

I MUSICISTI PIU' ASCOLTATI
The Smiths
Tom Waits
Low
Nick Cave
Elvis Presley
Siouxsie and the Banshees
The Clash

5 DISCHI DEL 2018
Fenomeni Atmosferici, Cosmo
Low, Double negative
Mark Lanegan, With animals
XXX Tentacion, ? e Skins
Dan Stuart, The unfortunate demise of Marlowe Billings

5 LIBRI PIACIUTI TANTO
Gudmandsson, Angeli dell'universo
Olafsdottir, Hotel Silence
Barthes, La camera chiara
Stassi, Ogni coincidenza ha un'anima
Piccolo, L'animale dentro di me

10 FILM PIACIUTI TANTO
Ella & John (Virzì)
Il sale della terra (Salgado-Wenders)
Loro (Sorrentino)
Dogman (Garrone)
Dream of life (Patti Smith)
A quiet passion (Emily Dickinson)
Eraserhead (Lynch)
Lucky
L'uomo che uccise Don Chisciotte
Human flow

ALLA TV
Blob (Raitre)
Propaganda live (La7)
Sky Sport NBA
Gomorra (Sky)
I dieci comandamenti (Raitre)
Sky Arte
Fratelli di Crozza (Nove)
Petrarca (Raitre)

sabato 29 dicembre 2018

Convivere con la bestia

Forse il libro del 2018 che più mi ha "colpito". Lo consiglio a tutti gli uomini over 30, più o meno "sensibili", mentre non so se consigliarlo alle donne: è un libro a suo modo crudele, nella sua sincerità, che non migliorerà la visione che le femmine hanno dei maschi. Un libro che fa molto pensare, e anche sorridere, come tutti i libri di Piccolo. Ma stavolta il sorriso è più amaro del solito.
"Ci siamo ormai abituati a vivere con tutti che recriminano continuamente sui nostri comportamenti, sulle nostre mancanze, sulla nostra distrazione, sulla poca accortezza, sulla maleducazione, sull'ineleganza, su quello che potevamo dire, fare, su quello che ci si aspettava da noi, su quanto siamo deludenti, pensiamo ad altro, com'è possibile che non ci siamo accorti che, non abbiamo detto che, non abbiamo pensato che." (pagg. 227-228)


venerdì 28 dicembre 2018

Il flusso umano


Bellissimo e toccante, questo filmone visto a tarda notte su Raitre (mandarlo in prima serata no eh?). Dovrebbero farlo vedere in tutte le scuole, ma anche ai grandi, ovunque: chissà se ci sarebbero meno bulletti razzisti, e più compassione e pietà, in questo mondo in cui è figo essere "cattivi", e chi è "buono" è uno sfigato.

martedì 25 dicembre 2018

Il vero presepe del 2018

Questa foto è il mio vero presepe di quest'anno: per chi non sapesse a cosa si riferisce questa foto potete informarvi qui per sapere cosa succede nel Mediterraneo, mentre ci affanniamo a comprare regali e cibarie.
Non sono mai stato particolarmente orgoglioso di essere Italiano, ma le posizioni del nostro attuale governo (e la gretta cattiveria di chi lo ha votato) sui migranti mi fanno vergognare di esserlo. E la mia non è una presa di posizione politica: è una presa di posizione UMANA, da persona qualunque che vuole essere una brava persona che, se non riesce a fare del bene, perlomeno non vuole fare del male, nè rendersene complice, nè diventare indifferente, cinico e rassegnato.

lunedì 24 dicembre 2018

Buon Natale, comunque sia



















Ho trovato queste parole (di una certa Lucrezia Beha, mi pare) Googlando mettendo "frasi sul natale". L'ho mandata insieme agli auguri su whatsapp. In effetti c'è della retorica, ma anche della verità, e "la verità ti fa male lo so". A molti genitori mancheranno figli da rivedere cresciuti, a molti figli mancheranno i genitori e i nonni e le nonne che non ci sono più, a sorriderci benevolmente, a molti mancheranno fratelli e sorelle e parenti che si sono persi nel tempo, nei dissapori, nelle incomprensioni, nelle differenze, nelle cose non dette, mai chiarite, più o meno volutamente.
Perchè questo è il Natale: il senso della vita che rinasce, che continua, nonostante le difficoltà, che si passa insieme. E per questo ci si sente così soli, a Natale, se non si hanno famigliari, parenti e amici a cui dire buon natale e con cui condividere o donare qualcosa, anche solo un cibo particolare.
Una volta si diceva che a Natale si è tutti più buoni: ora non è più così, siamo tutti sempre incarogniti o almeno rinchiusi dietro a una trincea, ed essere buoni è una attitudine che si possono permettere solo i ricchi "buonisti".
Non ci sono più i Natali di una volta. Ed è anche anzi soprattutto colpa nostra.

venerdì 21 dicembre 2018

The Jam - That's Entertainment



Questa è una delle mie canzoni preferite DI SEMPRE, da quando andavo al liceo (38 anni fa). Era in un 7 pollici allegato a Sound affects (ma che discone era!).

Sono piuttosto emozionato di suonarla domani sera al Perugina insieme a Silvano "Foxton" dei Black Market.
Forse aveva ragione quello che diceva Non si esce vivi dagli anni 80: allora avevo un cuore e delle orecchie molto meno impermeabili e "sensibili", e certe cose mi sono rimaste nella testa per sempre. Non so se dire per fortuna o purtroppo, ma non fa niente: that's entertainment!


martedì 18 dicembre 2018

Possiamo fare tante cose



Sabato scorso ho visto un concerto che ricorderò per molto tempo. Ne ho scritto una recensione "accorata" qui  su tomtomrock.it.
Questa canzone mi è restata particolarmente impressa (non so perchè):
Possiamo correre possiamo andarcene / o stare immobili e lasciare tutto splendere / possiamo prenderci possiamo perderci / dirci solamente cose semplici / possiamo ridere e farci fottere / ballare scoordinati e lasciare perdere / possiamo credere farci esplodere / come armi solo chitarre elettriche / possiamo illuderci ballare stando fermi / e fare caso a quando siamo felici / possiamo crescere ma ricordare per sempre / la tua piccola cicatrice a forma di fulmine / poi continuare a vivere / e non avere niente da perdere / possiamo correre non sapere cosa fare / metterci in salvo e poi metterci a piangere / possiamo leggere e non sapere niente / guarire le ferite sparare sulla gente / cantare ninne nanne scatenare guerre / poi riparare i danni dare nomi alle stelle / possiamo ridere guardarci attraverso / vedere al buio un aereo disperso / possiamo vivere notti illuminate / eterne promesse in fondo a piste sterrate / possiamo fare mezze maratone / per raggiungere il tuo cuore irraggiungibile / poi continuare a vivere / e non avere niente da perdere / possiamo correre essere grandine / in queste superpotenze debolissime / possiamo costruire pace e grandi opere / che prima o poi ritorneranno polvere / possiamo andare sulle stelle più lontane / anche se le metropolitane sono circondate / possiamo navigare a vista senza regole / avere tutto da vincere niente da difendere / possiamo illuderci ballare stando fermi / e fare caso a quando siamo felici / possiamo crescere ma ricordare per sempre / la tua piccola cicatrice a forma di fulmine / poi continuare a vivere / e non avere niente da perdere / poi continuare a vivere.




lunedì 17 dicembre 2018

Ascolti e recensioni "notevoli"



Qui la mia recensione di Skins di XXXTentacion.

Pa, è notevole che a 54 anni ascolti e ti piaccia questa musica (Ale, 21 anni).

domenica 16 dicembre 2018

I Clash, na voce e na chitara



La mia versione di Up in heaven.

Non solo qui



Ma che canzoni facevano i Clash?!
Anche questa fa parte del set minimal-acustico presentato al Raindogs di Savona venerdì scorso (con l'aiuto di Mister Puma, Attilio Zinnari e Francesca "Vera Vittoria Rossa").

Prossimo appuntamento sabato 22, prima dei Black Market, nel fantastico Circolo Arci Perugina di Genova Certosa.
"Stay free".

martedì 11 dicembre 2018

Venerdì prossimo, il 14

sarà una serata memorabile.

Stimoli e sfoghi



Un altro dei miei dischi preferiti del 2018 arriva da molto vicino, dalla Liguria. Prende il posto che l'anno scorso fu degli Affranti di Savona. Sempre lì siamo, sempre lì sono anche io.

lunedì 10 dicembre 2018

Di che cosa hai cosa così paura?



Struggente pezzo finale del disco postumo di XXX Tentacion. Con tutti i pregiudizi che si possono avere per un disco postumo di siffatto personaggio (scoperto grazie ai figli di 17 e 21 anni), questo per me è uno dei dischi più belli del 2018.

(Recensione su tomtomrock.it prossimamente.)

venerdì 7 dicembre 2018

Ho sentito la tua voce in una conchigliaaaaa






































Presi i biglietti per l'ultima tourneè delle Luci, uno dei pochi gruppi (insieme a Velvet, XX, Sigur Ros, XXX Tentacion e Beatles) che mette d'accordo Father and Sons Zaio.

mercoledì 5 dicembre 2018

Troppe parole (e le sento)



Three inches above the floor

Man in a box wants to burn my soul

And I'm tired, and I'm tired.

Is that the truth he says

The pain is easy

Too many words, too many words


And I can hear 'em


If you're hearing screams

Come back child, come back

My hands are dry

But I know they're gonna make it

Just one more night

Too many words, too many words

giovedì 29 novembre 2018

Effetto placebo



You dip your hands into my flesh

And say you won't reveal a scar

I must have faith in this procedure

It's a miracle - It's a wonder

A thousand hidden needles

In a thousand covered nerves

Stick pins in my receptacles

Look to your Voodoo doll-your mojo

Staying alive at five

For you to cure my ailments

Another soul is saved

With your bogus medications

What colour shall we have today?

Depends on how you feel I say

Consult your research on the media

See blue will calm my hysteria

Staying alive at five

For you to cure my ailments

Another soul is saved

With your bogus medications

Staying alive at five

With your empty containers

Another corpse ornaments your waiting room

Will you ever regret - the placebo effect

Can you ever forget - the placebo effect



Compositori: Mkcay / Morris / Steven Severin / Susan Ballion

lunedì 26 novembre 2018

We were fireworks



The body is wrapped in shadow
The face is built of cinders
And panic tears thro' your silhouette
As you're squeezed by burning fingers
And he crackling in our colours
With teeth of gelignite
When he sighs his song and pirouettes
Thro' a dance of dynamite
We are fireworks - slowly, glowing
Bold and bright
We are fireworks - burning shapes
Into the night
His fuel is our frustration
And dreams begin to ache
And all the while we wear a party smile
And happily we shiver
And happily we shake
Oh shake, shake, shake
We are fireworks - slowly, glowing
Bold and bright
We are fireworks - burning shapes
Into the night
Twist and turn - burn, burn, burn
Twist and turn - burn, baby, burn

domenica 25 novembre 2018

La canzone del mese (novembre 2018)



From the cradle bars
Comes a beckoning voice
It sends you spinning
You have no choice
You hear a laughter
Cracking through the walls
It sends you spinning
You have no choice
You hear laughter
Cracking through the walls
It sends you spinning
You have no choice
Following the footsteps
Of a rag doll dance
We are entranced
Spellbound
Following the footsteps
Of a rag doll dance
We are entranced
Spellbound...
Spellbound...
And don't forget
When your elders forget
To say their prayers
Take them by the legs
And throw them down the stairs
When you think
Your toys have gone berserk
It's an illusion
You cannot shirk
You hear laughter
Cracking through the walls
It sends you spinning
You have no choice
Following the footsteps
Of a rag doll dance
We are entranced
Spellbound
Following the footsteps
Of a rag doll dance
We are entranced
Spellbound...
Spellbound...
Following the footsteps
Of a rag doll dance
We are entranced
Following the footsteps
Of a rag doll dance
We are entranced
Entranced, entranced...

martedì 13 novembre 2018

Il lato che non mostrerò mai



Doctor, can't you see that I'm trying
The explaination just hasn't been found
Doctor, no one knows when I'm frying
I slam the door when the feeling comes 'round and
Every cloud has a silver lining
Every doubt has an answer, I know
But in my heart there's no light shining
Just emptiness and faded glow
Raining down on the side I'll never show
Doctor, it's the hardest season
I said wait for the down and let go
Doctor, without the slightest reason
I've become a man that I don't want to know and
Every cloud has a silver lining
Every doubt has an answer, I know
But in my heart there's no light shining
Just emptiness and faded glow
Raining down on the side I'll never show
Yeah, every cloud has a silver lining
Every doubt has an answer, I know
But in my heart there's no light shining
Just emptiness and faded glow
Raining down on the side I'll never show
Doctor, I believe that I heard
Calling down from beyond the flood
Doctor, in my heart there was murder
There wasn't no body and there wasn't no blood and
Every cloud has a silver lining
Every doubt has an answer, I know
But in my heart there's no light shining
That's a side I'll never show
That's a side that I'll never, never, never, never show

domenica 11 novembre 2018

A che gioco giochiamo

Un libro (un saggio di storia, sociologia e anche antropologia) molto interessante e a suo modo utile per capire come eravamo, come siamo diventati e cosa diventeremo. Personalmente mi permetto di essere meno ottimista di Baricco sull'effetto che la tecnologia digitale ha avuto sull'umanità e soprattutto sul nostro essere umani: da quello che vedo e vivo, l'attuale umanità (intendo le persone) non è molto migliore di quella del 900, anche se avrebbe le possibilità e tantissimi strumenti (i tool) per diventarlo.

venerdì 9 novembre 2018

Stavo sparendo



Al Bloser mercoledì scorso Chris Cacavas ha eseguito con Steve Wynn questa sua meravigliosa canzone. A me sono venuti i lucciconi, perchè mi ha ricordato i mesi in cui ho suonato con gli Sleeves, mesi difficilissimi, perchè ero senza lavoro, e la musica sembrava l'unica medicina per tirare avanti verso un futuro che poi grazie al cielo c'è stato (e NON grazie agli Sleeves).
Meno male che ho avuto la musica, certe canzoni, in certi periodi.

I will disappear if you want me to
I'll leave without a trace in the middle of the night
and if you look I'm not around
well I'm here but nowhere to be found
I'm only six feet underground
and I can't be found
Catch me if you can, I don't think you can
'cause now I'm in my car and I'm shifting sand
and if you look I'm not around
I'm only six feet underground
and I can't be found
I've been relocated  to a safer place
they gave me a new name and a different face
and if you look I'm not around
well I'm here but nowhere to be found
I'm only six feet underground
and I won't be found

giovedì 8 novembre 2018

"Nice singing! Pavaroti!"






































Steve Wynn e il sottoscritto alla fine del memorabile concerto al Bloser, ieri sera. Ne racconterò su TomTomRock. Oltre alla foto-ricordo per ora mi preme solo dire di come, al terzo pezzo cantatogli in faccia, il buon Steve abbia esclamato indicandomi il titolo del post. So' soddisfazioni, so'.

P.S. ora che vedo la foto, qualcosa di Pavarotti in effetti lo sto prendendo: LA PANZA!

domenica 4 novembre 2018

Una serata con Nick Drake



Su Tomtomrock il mio racconto della bella serata di mercoledì scorso dedicata a Nick Drake da Rodrigo D'Erasmo e Roberto Angelini.


sabato 3 novembre 2018

Dan Stuart e il posto dove spreca il suo tempo


Molto colpito dall'umanità, oltre che dalla musica di Dan Stuart giovedì al Raindogs. Prossimamente su tomtomrock.it il resoconto di quella memorabile serata. E' quasi commovente questo filmato che ritrae Dan nella sua quotidianità di orgoglioso perdente sopravvissuto. Massimo rispetto.

giovedì 1 novembre 2018

The glory of love



Non so perchè, ma oggi mi sono svegliato con questo pezzo in testa. Forse perchè ieri sera ho visto Rodrigo D'Erasmo dal vivo, e lui ne eseguì una versione da brivido insieme a Steve Wynn, qualche anno fa a Milano. Non so. Forse è la perfetta canzone autunnale. O forse ho solo questo gusto dolceamaro, questa lieve malinconia dentro, che evaporerà col freddo, come un vetro appannato.

mercoledì 31 ottobre 2018

L'ultimo blues, 10 anni fa



Sono già passati 10 anni dalla realizzazione (lunghissima) di questo mio piuttosto ambizioso progetto solista. Quest'anno parte invece un altro progetto simile, solo che stavolta le parole saranno di Emily Dickinson, quindi in inglese, quindi meno "imbarazzanti" da cantare. Inizialmente nella mia testa doveva essere Francesca degli Anais a cantarle, ma poi il mio solipsismo senile ha prevalso rovinando la collaborazione, e come per Pavese farò tutto da me e ci saranno ospiti vari fra cui Francesca (che combinazione cantò il pezzo più riuscito ed apprezzato del disco, "Last blues" appunto).
Vediamo se per la Dickinson impiego meno anni, per Pavese ce ne vollero ben 3...ma ora non ho più tutto il tempo davanti che avevo a 44 anni. Devo sbrigarmi.

martedì 30 ottobre 2018

La tempesta è in arrivo




































Questa mia foto fatta subito prima della tempesta di ieri mi ha fatto tornare in mente questo pezzone degli Afterhours, le cui parole mi suonano oggi più attuali e toccanti che mai:
La tempesta è in arrivo
Riesci a sentirlo?
Quel che credevi raccolto
Arriva un vento a strapparlo
Non puoi più decidere come sarai
Non puoi più decidere cosa sarai
La tua terra perfetta
Che non sai abitare
Verrà umiliata e distrutta
Sarai obbligato a lottare
Non puoi più decidere come sarai
Non puoi più decidere come sarai
Quale pazzo aspetta tanta oscurità
Per riconoscere se stesso?
Non puoi più decidere
Non puoi più decidere cosa sarai
La tempesta è in arrivo
Nessun compromesso
Gli insetti stanno scappando
Ognuno pensi a se stesso.
La musica si può ascoltare qui.
Buona giornata!

Piovedì

Da sabato notte si è abbattuta su Genova una spaventosa tempesta di vento e pioggia, domenica mattina alberi caduti e cartelli sradicati. Lunedì e martedì scuole chiuse e treni in tilt (per cui non posso viaggiare per lavoro). Tutti che si lamentavano della strana lunghezza dell'estate, io invece sono qui rintanato in casa a rimpiangerla.

 

domenica 28 ottobre 2018

Ciao Karen



Dreaming, dreaming of a girl like me
Hey what are you waiting for, feeding, feeding me
I feel like I'm disappearing, getting smaller every day
But I look in the mirror, I'm bigger in every way
She said,
You aren't never going anywhereYou aren't never going anywhere
I ain't never going anywhere
I ain't never going anywhere
I'm in heaven now, I can see you Richard
Goodbye Hollywood, goodbye Downey, hello Janis
Hello Dennis, Elvis and all my brand new friends
I'm so glad you're all here with me, until the very end
Dreaming, dreaming of how it's supposed to be
But now this tunic's spinning, around my arms and knees
I feel like I'm disappearing, getting smaller every day
But when I open my mouth to sing, I'm bigger in every way
She said,
You aren't never going anywhere
You aren't never going anywhere
I ain't never going anywhere
I ain't never going anywhere
Hey mom! Look I'm up here, I finally made it
I'm playing the drums again too
Don't be sad, the band doesn't sound half bad
And I remember mom, what you said
You said honey, you look so under-fed
Another green salad, another ice tea
There's a tunic in the closet waiting just for me
I feel like I'm disappearing, getting smaller every day
But I look in your eyes, and I'm bigger in every way
She said,
You aren't never going anywhere
You aren't never going anywhere
I ain't never going anywhere
I ain't never going anywhere
Goodbye Richard, gotta go now
I'm finally on my own, but Dan's got a gig
Keep the love lights glowing, little girl's got the blues
I can still hear momma say: "honey don't let it go to your head"

Hai ragione Karen



I giorni autunnali, piovosi e bui, e i lunedì, ci buttano sempre giù. ma non troppo, finchè ci sono libri, film, e musica e voci come la tua.

Talkin' to myself and feelin' old
Sometimes I'd like to quit
Nothin' ever seems to fit
Hangin' around
Nothin' to do but frown
Rainy days and Mondays always get me down
What I've got they used to call the blues
Nothin' is really wrong
Feelin' like I don't belong
Walkin' around
Some kind of lonely clown
Rainy days and Mondays always get me down
Funny, but it seems I always wind up here with you
Nice to know somebody loves me
Funny, but it seems that it's the only thing to do
Run and find the one who loves me (the one who loves me)
What I feel has come and gone before
No need to talk it out (talk it out)
We know what it's all about
Hangin' around (hangin' around)
Nothin' to do but frown
Rainy days and Mondays always get me down
Funny, but it seems that it's the only thing to do (only thing to do)
Run and find the one who loves me
What I feel has come and gone before
No need to talk it out
We know what it's all about
Hangin' around (hangin' around)
Nothin' to do but frown 
Rainy days and Mondays always get me down
Hangin' around (hangin' around)
Nothin' to do but frown
Rainy days and Mondays always get me down

giovedì 25 ottobre 2018

Dischi energizzanti


Dischi ricostituenti. Certi giorni sono necessari. Come fa bene anche ricordare il loro concerto al Macchia Nera di Pisa nel 1990, il secolo scorso.
Ero un'altra persona, forse. O forse no.

mercoledì 24 ottobre 2018

Sentirsi stanchi



A volte si è così stanchi che si ha paura a chiudere gli occhi velati.
Forse non è Stanchezza, ma Vecchiaia, la stanchezza che non passa riposando. Ma tanto non ti riposi mai, perchè ti sembra di sprecare il poco tempo che hai ancora.
out here
I can barely see my breath
surrounded by
jealousy and death
I can't be reached
I've only had one call
dragged underneath
separate from you all
this time
I've lost my own return
in spite of
everything I've learned
I hid my tracks
spit out all my air
slipped into cracks
stripped of all my cares
I'm so tired
sheep are counting me
no more struggle
no more energy
no more patient
you can write that down
it's all too crazy
I'm not sticking 'round

lunedì 22 ottobre 2018

Una Bella Famiglia

Nuovo articolo su Tomtomrock.it



Concerto: The Handsome Family live @ Raindogs, Savona

The Handsome Family, Savona - 12 ottobre 2018.

The Handsome Family live - Raindogs, Savona | Recensione

Lo confesso: io la Handsome Family l'ho conosciuta grazie alla sigla di True Detective (la prima serie col favoloso Matthew McConaughey), e penso di essere uno dei tantissimi. La bellissima Far From Any Road diventò, fra l'altro, la sigla di apertura dei concerti di Guns N'Roses e Springsteen, per dire il livello di notorietà della canzone. Confesso anche che, da vecchio rozzo punkettaro, ho sempre avuto un po' di ignorante diffidenza verso il genere country-bluegrass (e il folk in genere). Poi per fortuna sono arrivati Johnny Cash, Billy Bragg e Mark Lanegan a distruggere il mio pregiudizio sul country come "il liscio degli americani".
The Handsome Family live - Raindogs, Savona

La comunicativa 'gotica' della Handsome Family

Dopo (e nonostante) questa socratica confessione di ignoranza storica, sono andato a vedere con grande curiosità la Bella Famiglia al Raindogs di Savona. Il duo Brett-Rennie Sparks era accompagnato da un batterista efficace e funzionale con percussioni varie e un chitarrista davvero notevole nei suoi assoli e nell'uso della lap steel (spesso usando l'e-bow, cosicché sembrava una tastiera). Ogni brano era introdotto con aneddoti vari dalla dolce-ma-inquietante Rennie (che alterna basso-ukulele e banjo), comunicatività che ha reso molto piacevole la serata e "alleggerito" l'atmosfera creata dalla musica e dai testi della Family, spesso degni di Richard Ford e Sam
Shepard, quando non di Stephen King e David Lynch. Qualcuno li ha descritti come "Hank Williams meets Edgar Allan Poe", e mi sembra una definizione quasi perfetta. Spesso le canzoni erano riassunte tramite coppie di sostantivi: "questa è una canzone su caffè e suicidio" o "serpenti e whisky".

Far From Any Road è l'ovvio clou della serata

L'attesa Far From Any Road (il pezzo che ha cambiato la vita ai coniugi Sparks) è stata presentata come quello che doveva essere il tema di The Big Bang Theory (risate del pubblico) , per poi essere eseguita in una straniante versione quasi bossa nova. Probabilmente sono stufi di suonarla come Dylan con Blowin' In The Wind.

The Handsome Family: a suo modo una "Bella Famiglia"

Brett Sparks ha suonato da seduto, visibilmente stanco e appesantito dall'alcool, a volte biasimato con affetto dalla moglie ("There is so much darkness in your heart") quando dimenticava le parole o aveva momenti di esitazione o cazzoneria (che grazie al cielo sono stati pochissimi). Ma quando Brett tirava fuori il suo vocione cashiano
fondendolo con Rennie abbiamo sentito un sontuoso alt-country gotico, malinconiche murder ballads e scintillante folk-rock, una musica dark e celestiale allo stesso tempo.  Si camminava nelle sabbie mobili ma l'anima svolazzava nel cielo (se rendo l'idea). Bellissime Gold, The Loneliness of Magnets, Weightless Again, Frogs, My Sister's Tiny
Hands, la beatlesiana Octopus, il finale hillbilly di In the Air (con citazione di Viva Las Vegas di Elvis).
P.S. Complimenti e ringraziamenti al Raindogs di Savona che riesce a proporre concerti di questo livello. Consiglio a tutti di tenerne d'occhio la programmazione su Facebook o su raindogshouse.com (prossimamente Dan
Stuart, Nashville Pussy, Fleshtones...).
Franco Zaio | ottobre 22, 2018 

domenica 21 ottobre 2018

Gioventù (e arte) bruciata



Grazie ai miei figli ho scoperto in ritardo un artista straordinario, purtroppo già morto a 20 anni, in circostanze a dir poco burrascose. Ho un pregiudizio, lo ammetto, verso la trap e il gangsta-rap in genere: XXXTentacion me li ha tolti. Qui non ci sono coglionazzi con catenazze e macchinoni e "cannoni" che fanno i guasconi/guappi. Il disco 17 è un capolavoro, struggente, dall'inizio alla fine.

domenica 14 ottobre 2018

Sono anche io un Tom Tom Rock

Dal 10 ottobre collaboro anche io a TomTomRock, webzine musicale di ottima qualità. Il mio primo contributo è il concerto dei Low visto a Milano con Luana, Bianca e Bernie (si chiamano proprio così i miei amici, giuro).
Qui l'articolo completo: buona lettura ( e buona musica).

lunedì 8 ottobre 2018

Work in progress forever

Anche se è un post-it attaccato dal figlio 17enne sulla porta della sua cameretta, questa scritta dice molto di me. Ammesso e non concesso che ci sia qualcuno che ci voglia entrare, nel mio piccolo mondo antico.

martedì 2 ottobre 2018

How LOW can you get?



Il nuovo sorprendente/inquietante disco dei Low è un altro dei miei dischi dell'anno.
Forse riesco anche a vedermeli dal vivo a Milano venerdì prossimo.
Grande band, che seguo dagli anni 90.
Qui una recensione approfondita.
Sogni, pardon: incubi d'oro.

giovedì 27 settembre 2018

I am the cosmos

Giorni di viaggi, di facce e cose e persone diverse. Ieri Bologna, oggi Livorno, domani Varese.
Io dove sono, in tutto questo? Io chi sono? Sono Franco, Francesco, Zaio? Io sono ovunque.
I am the cosmos.

domenica 23 settembre 2018

I razzisti e i fascisti



intorno a noi sono sempre di più, o almeno non si vergognano più di esserlo, come facevano un tempo, anzi si sentono in diritto di sbandierare certe idee. D'altronde c'è la Lega al governo...Mi chiedo come facciano a sopportare certi discorsi i delusi della Sinistra che hanno votato M5S...

sabato 22 settembre 2018

Mostrami il significato



Negli anni 80 (ma anche ora, quando mi ricordo) stavo in fissa con Chrissie Hynde (vista di spalla agli U2 nel 1987) e soprattutto questa canzone, che mi sembra dire tante cose, sentite o meno, nascoste e manifeste.

venerdì 21 settembre 2018

La Signora dei libri

Ho lavorato alla Feltrinelli di Genova per 15 anni, e non posso non compiangere la scomparsa della signora Inge, che di quelle librerie era l'anima, principale ragione per cui le eravamo tutti affezionati. La ricordo all'inaugurazione del nuovo spazio in via XX settembre, alla cena nel centro storico, in birreria a Francoforte durante la Buchmesse, sempre frizzante e piena di entusiasmo. Mancherà molto, non solo nel campo dell'editoria ma anche più in generale al panorama culturale italiano. Qui si può vedere una bella intervista di Concita De Gregorio in cui attraversa tutta la sua straordinaria vita (e vitalità).

giovedì 20 settembre 2018

Il bivio (o no?)






































Andando avanti con gli anni, sempre più veloci, sembra che questo sia IL bivio: o ci si diverte, o si vive la vita reale. Come se la vita reale non sia nè possa essere divertente, godibile. Ma allora perchè invecchiare? No. Io penso che una mediazione, una confluenza delle due strade sia possibile, e vivibile.

Siamo fuochi d'artificio




lunedì 17 settembre 2018

Saluti dal pianeta Giappone


Uno dei film dell'anno, per me.
Di recente "ronzo" sul Giappone in molte occasioni: libri, mostre, arte, filosofia, cinema, il contatto-confronto con Mayumi (la vecchia amica di Luana). Certo, a volte sembrano extraterrestri. Il più delle volte però li ammiro incuriosito.

martedì 4 settembre 2018

E chi si ferma?




































A fine agosto ho ricominciato a viaggiare per le varie diverse librerie Ubik di Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana, Sardegna. Mi piace questo lavoro, e mi piace viaggiare il più possibile in treno: posso leggere, lavorare o dormire, a seconda dell'ora e della stanchezza, e andare a trovare librai, persone e posti eterogenei e sempre interessanti.
Settembre, poi, è sempre uno dei mesi più "belli" dell'anno.

giovedì 30 agosto 2018

Non lo senti bruciare?


But you can feel it in your heart
Feel it in your soul
Feel it go around until you lose control
And there's just a few things
That can't be told
Don't you feel it burn?
Don't you feel it burn?

mercoledì 29 agosto 2018

Il cemento senza "erre"

Al ritorno dalla Sardegna una Genova spettrale, dignitosa, composta, in attesa di risposte concrete e un futuro meno provvisorio e "tappullato". Genovesi non si diventa, lo so, ma amo sempre di più questa città, la città dei miei figli e di mia moglie, anche se, non essendo Genovese, riesco a essere più critico/autocritico di loro.
Dopo il disastro, è venuta fuori una filastrocca di Rodari del 1962: fa venire i brividi la sua profetica attualità.
C’è, chi dà la colpa
alle piene di primavera,
al peso di un grassone
che viaggiava in autocorriera:
io non mi meraviglio
che il ponte sia crollato,
perché l’avevano fatto
di cemento “amato”.
Invece doveva essere
“armato”, s’intende,
ma la erre c’è sempre
qualcuno che se la prende.
Il cemento senza erre
(oppure con l’erre moscia)
fa il pilone deboluccio
e l’arcata troppo floscia.
In conclusione, il ponte
è colato a picco,
e il ladro di “erre”
è diventato ricco:
passeggia per la città,
va al mare d’estate,
e in tasca gli tintinnano
le “erre” rubate.
(Gianni Rodari – 1962)

lunedì 27 agosto 2018

La coppia ai tempi dei social


Per quanto grottesco e tragicomico, questo video non è tanto lontano dal vero. La mia preoccupazione maggiore è verso le nuove generazioni under 20, che l'esperienza e l'educazione sentimentale la vivono con lo smartphone in mano, e senza connessione (e Google) sono perduti anche culturalmente.
Ma forse sono solo un vecchio sorpassato e incapace di capire la piega che hanno preso la società e i rapporti umani.

venerdì 24 agosto 2018

Togliere per aggiungere






































Non parlo di downgrading nè della ormai mitologica decrescita felice: togliere dalle proprie vite cose negative e superflue non è rinunciare, ma scegliere e avere più tempo ed energia per quelle positive e necessarie.
P.S. per chi non abbia visto Gomorra: la citazione è del personaggio Salvatore Conte.

giovedì 23 agosto 2018

A volte

A volte mi verrebbe voglia
di prendermi a sberle.
Perché ancora ci credo.
Io.
Perché ancora ci casco.
Perché credo alle bugie.
Ed anche a chi le dice.
Che chi mente
ha un bisogno interminabile
di essere ascoltato.
Di essere creduto.
E spesso mi dispiace.
Disattendere le attese.

A volte mi verrebbe voglia
di prendermi a baci.
Perché ancora lotto.
Io.
E ancora stringo i denti.
E ancora stringo i pugni.
Che chi lotta
ha un bisogno interminabile
di essere baciato.
Di notte.
Quando la paura
di non farcela a sognare
si infila dietro agli occhi.
E sono quelli
più forte delle labbra
che si dovrebbero baciare.

A volte mi verrebbe voglia
di pigliarmi a cuore.
Avere un po’ di dolcezza da parte
per tutti gli errori che faccio.
Io.
Per tutto quell’alcol che bevo.
Che un uomo che sbaglia
ha un bisogno interminabile
di essere solo.
E non solo per ciò che lo aspetta.
Ma solo e soltanto, per quel che ricorda.

A volte mi verrebbe voglia
di prendermi in braccio
e farmi una carezza
che solo io conosco.
Che non è vero un cazzo
che siamo tutti uguali.
E le paure son le stesse.
A volte mi verrebbe voglia
e giuro lo farei
se solo si potesse.

(A volte di Andrew Faber, vedi andrewfaber.it)

lunedì 20 agosto 2018

Il rito dell'Alba

"Ogni mattina andava a vedere l'alba, per non vedere il tramonto della sua vita. Vedere sorgere il sole, nutrirsi di quella luce, accecarsi con quei raggi, era diventato un rito pagano con cui combatteva l'ineluttabile malinconia della sua mezza età. Poteva anzi voleva illudersi che ogni giorno fosse nuovo, diverso, pieno di vita possibile, voleva pensare che era a un nuovo inizio, che si ricomincia sempre, nuovo giro nuovo regalo, punto e a capo, iniziale stampatello. Corsi e ricorsi, eterni ritorni, giri di boa." (scrivevo un anno fa).
Ogni estate rinnovo il mio piccolo rito spiritual-personale dell'Alba a Stintino: finchè ho gambe per camminare e occhi per vedere, è qui che voglio venire a sentirmi orgogliosamente vivo, e soprattutto fortunato, ripensando a quante volte ho percorso il ponte Morandi, da solo o coi miei figli.

mercoledì 15 agosto 2018

Il crollo del ponte di Genova



Questa testimonianza dice tutto.

Il ponte di Ferragosto

Ieri, mentre ero in Sardegna, è successa la tragedia del crollo del ponte di Genova che così tante volte ho percorso nella mia vita. Non trovo parole migliori ed esaurienti di quelle dello stato Whatsapp di un amico, qui a fianco. Il pensiero che poche ore prima ci fosse passato mio figlio al ritorno dalla Francia mi raggela. Per Genova è un colpo durissimo, forse ancora più duro dell'alluvione del 2014.

domenica 12 agosto 2018

Ogni coincidenza ha un'anima

"Sono convinto che non ci sia gesto più umano che leggere e che anche per errore un libro possa essere medicamentoso. Ma le parole degli altri non possono salvare nessuno se non diventano le tue" (pagina 28). Dopo La lettrice scomparsa torna l'adorabile Vince Corso di Fabio Stassi con un bellissimo romanzo che mi ha "toccato" in diversi punti, oltre ad averlo apprezzato moltissimo come scrittura. Per una vera "recensione" vi rimando a quella molto esauriente di Ermanno Paccagnini su La lettura del 29 luglio.
Di mio aggiungo che forse non è casuale (ogni coincidenza ha un'anima, dimenticavo) il parlare di Alzheimer e razzismo italiota recente: forse la nostra attuale società, e i politici che la guidano, è davvero malata di Alzheimer, nel senso che ha perso la memoria, non si ricorda cosa eravamo, cosa abbiamo passato, e neanche cosa siamo adesso, vivendo in un eterno liquido incosciente impaurito ignorante Presente senza Futuro.

mercoledì 8 agosto 2018

Guardando tutto, ma non vedendo più nulla



Su Instagram, il social per la condivisione di immagini via cellulare, si pubblicano 3600 foto al secondo, e i dati ufficiali parlano di 8500 “like”al secondo. La produzione massiccia di immagini e la loro circolazione ci mostra quindi un dato sconvolgente: si sono rivoluzionati i tempi di lettura di un'immagine per non dire che si sono azzerati. Il punctum Barthesiano è stato spedito a calci in culo nello spazio siderale in questo vivere&scorrere bulimico dove nessuno vede più nulla vedendo tutto (dal bellissimo blog di Alberto Terrile).
Sulla scia di questo post sono andato a leggermi La camera chiara di Roland Barthes (ed. Einaudi), un bellissimo libro che seppur scritto nel 1975 rimane di una attualità e profondità impressionante (aggettivo non casuale). Ho constatato inoltre che al momento ho 2.259 foto ammucchiate nel cellulare, alcune importanti e belle, moltissime superflue. Ho deciso che stamperò (ebbene sì, proprio sulla carta, quella che si consuma e scolora) le importanti-belle, e farò molte meno foto in futuro. Un tempo, quando si portava il rullino a sviluppare, le foto erano più importanti, erano davvero un "fissare" un momento, una cosa, una persona. E guarda caso quelle foto, ormai consumate dal tempo, sono rimaste impresse nella mia memoria da sempre, e hanno il famoso "punctum" (mi colpiscono, emozionano, feriscono).
Sul cellulare e sul web tutto è "liquido", fuggevole, provvisorio, superficiale, cancellabile, perdibile. Come anche i valori, i sentimenti, i pensieri.
Un altro mondo, un mondo VERO, è possibile. Se vogliamo. Ma lo vogliamo?

sabato 4 agosto 2018

mercoledì 1 agosto 2018

When I'm 54


I've come to wish you an unhappy birthday
I've come to wish you an unhappy birthday
'Cause you're evil
And you lie
And if you should die
I may feel slightly sad
(But I won't cry)
Loved and lost
And some may say
When usually it's Nothing
Surely you're happy
It should be this waY?
I say "No, I'm gonna kill my dog"
And : "May the lines sag, may the lines sag heavy and deep tonight"
I've come to wish you an unhappy birthday
I've come to wish you an unhappy birthday
'Cause you're evil
And you lie
And if you should die
I may feel slightly sad
(But I won't cry)
Loved and lost
And some may say
When usually it's Nothing
Surely you're happy
It should be this way?
I said "No"
And then I shot myself
So, drink, drink, drink
And be ill tonight
From the one you left behind
From the one you left behind
From the one you left behind
From the one you left behind
Behind
Behind
Behind
Behind
Behind
Behind
Oh, unhappy birthday
Behind
Behind
Behind

lunedì 30 luglio 2018

sabato 28 luglio 2018

Continuare a spingere via il cielo



Stavo andando, stavo andando a casa
Il sole, il sole...il sole si alzava dai campi
Ho una sensazione che non riesco a smuovere
Una sensazione che non vuole andar via
Devi solo continuare a spingere
Continuare a spingere
Spingere via il cielo
E se i tuoi amici pensano che dovresti fare diversamente
E se invece pensano che dovresti continuare allo stesso modo
Devi solo continuare a spingere
Continuare a spingere
Spingere via il cielo
E se senti di aver ottenuto che tutto ciò per cui sei venuto
Se hai ottenuto tutto e non vuoi più nulla
Devi solo continuare a spingere
Continuare a spingere
Spingere via il cielo
Alcune persone dicono che è solo rock n' roll
Oh, ma arriva dritto alla tua anima
Devi solo continuare a spingere
Continuare a spingere
Spingere via il cielo
Devi solo continuare a spingere
Continuare a spingere
Spingere via il cielo

mercoledì 25 luglio 2018

Franco o Francesco?



Il mio nome di battesimo è Francesco, per "rinnovare" il mio nonno paterno. I miei però da subito mi hanno chiamato Franco, forse per velocizzare il richiamo. Tutti mi conoscono come Franco, dall'infanzia fino al 2012, quando dovetti mandare decine di CV in giro col mio nome anagrafico. Da allora molti mi chiamano (o preferiscono chiamarmi) Francesco. Anche a me, sinceramente, forse piace di più Francesco: essere chiamato così dopo il 2012 significava per me essere ed essere considerato una nuova persona, una persona che ricomincia, si rialza con orgogliosa fatica e umiltà.
Spesso mi si chiede "Ma tu come ti chiami, Franco o Francesco?" e ogni volta a raccontare questo qui pro quo anagrafico (e quando firmo ho sempre un momento di indecisione).
Ora che ci penso, sono due nomi che si riferiscono a due persone piuttosto diverse: Franco è quello che ha fatto le scuole a Casale, Parma, Sassari, Biella, Genova, quello che a 18 anni si è fatto il mohicano e suonava punk-rock coi Crapping Dogs e punk-anarchico coi Contrattacco, che sapeva tutti i Joy Division, i Clash e i Ramones a memoria (beh, anche Francesco, a dire il vero), quello che ha lavorato 15 anni alla Feltrinelli...
Francesco è quello che ha dovuto rimboccarsi le maniche e ripartire da zero (o quasi) a 48 anni, è quello che ha due figli a università e liceo, guarda sempre il basket NBA e le albe alla Pelosa, ha viaggiato per Giunti, ora viaggia nelle Ubik di Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana, Sardegna, ha spesso la barba e un bel po' di pancia come suo padre...
Franco comunque è sempre dentro Francesco, e ogni tanto esce fuori, quasi sempre senza permesso...
In conclusione: chiamatemi come vi piace di più, o come vi siete abituati.

venerdì 20 luglio 2018

Un altro mondo era possibile



Sono già passati 17 anni, ma soprattutto da queste parti (a Genova) non dimentichiamo nè mai dimenticheremo quelle giornate da incubo sudamericano. Per molti quei giorni furono la fine dell'innocenza, e l'inizio di una nuova consapevolezza. Si diceva "un altro mondo è possibile", ma non è questo di oggi, quello che speravamo possibile. No, proprio no.

Potere del gatto



Da questa anticipazione il prossimo disco di Cat Power sarà uno dei top del 2018. Verrà anche in tourneè in Italia...Ma prima viviamoci questa estate da 54enne.

giovedì 19 luglio 2018

Nick Cave a Lucca



Quel tesoro di moglie che ho mi ha preso a sorpresa i biglietti per il concerto di Nick Cave a Lucca ieri. Sono ancora sotto shock, penso sia stato uno dei concerti più belli della mia vita. Dopo il lutto per la morte del figlio, elaborato struggentemente in Skeleton tree, pensavo che anche dal vivo il tono e la foga di Cave avessero subito una decisa "calmata" rispetto a quando lo vidi nel 1992, per non parlare dei tempi furiosi dei Birthday Party. Invece ieri Cave mi ha travolto con un mix di energia e poesia che non so quanti paragoni abbia. Dopo Jesus alone, One more time with feeling e Do you love me è arrivata una tempestosa From her to eternity che mi ha spettinato. Straordinario come NC sappia passare da momenti intimistici come la richiestissima Into my arms o Girl in amber (confesso che i lucciconi qui sono diventati lacrime) a momenti di furia come la apocalittica Tupelo o City of refugee. Il tutto tenuto insieme da un atteggiamento divertito ed estremamente disponibile verso il pubblico (adorante), in continuo contatto nelle prime file, fatto anche salire numeroso sul palco durante Stagger Lee. Aggiungo un Warren Ellis strepitoso nel suo multitasking e la cornice di una città come Lucca... cos'altro dire? Ah sì, per fans e curiosi la scaletta:
JESUS ALONE, ONE MORE TIME WITH FEELING, DO YOU LOVE ME, FROM HER TO ETERNITY, LOVERMAN, RED RIGHT HAND, THE SHIP SONG,INTO MY ARMS, SHOOT ME DOWN, GIRL IN AMBER, DISTANT SKY, TUPELO, DEANNA, JUBILEE STREET, THE WEEPING SONG, STAGGER LEE, PUSH THE SKY AWAY + CITY OF REFUGEE, RINGS OF SATURN.




venerdì 6 luglio 2018

Questa sì che è una canzone d'amore



"Ti amo, ti amo
infinitamente ti amo
e ti desidero segretamente
Segretamente sogno di te
ogni notte"

Sono fiero di aver partecipato alla realizzazione della più bella canzone di AMMORE di tutti i tempi (dopo The one I love dei REM).

Venti anni fa. NON sembra ieri, eh no.

domenica 1 luglio 2018

Leggere d'estate

Prima giornata 2018 al mare (o SUL mare, direbbero a Livorno), primo libro letto al mare (niente di indimenticabile, pur essendo Pavese). Poche cose sono più rilassanti e piacevoli della lettura in vacanza, che sia mare, monti o campagna, quando non si è presi da attività più o meno sportive nella natura, camminate, magnate, dormite... Non per nulla Luglio è uno dei primissimi mesi dell'anno come vendite di libri. 
Da qualche anno questa pratica è stata sostituita o almeno molto inficiata dagli smartphone: scrollare su Facebook o chattare su Whatsapp è ritenuto più "divertente" e meno impegnativo della lettura, ma cosa resterà di certe scrollate annoiate, di certe chat piene di faccine, tre parole e selfie? Nulla, se non tanto tempo sprecato e dati regalati al marketing del Grande Fratello.
Conservo sempre e ricordo sorridendo i libri che segnarono certe mie estati: rivedendoli (e a volte rileggendoli) ricordo come ero, come/dove stavo quella estate, cosa mi passava per la testa oltre alle parole e le immagini di quei libri. Potrei fare una autobiografia ricordando/rivedendo i libri che ho letto d'estate dall'adolescenza a oggi: da Oscar Wilde a Baudelaire, da Bukowski a Stephen King (TUTTI abbiamo avuto un periodo Bukowski e King), da Camus a Pavese, da Nietzsche a Recalcati, i classici greci e latini, le poesie, i gialli e i noir, la psicologia, le storie vere (esemplari o truci)...
E ora vediamo quali saranno i libri di questa estate. Parafrasando Renard direi che quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di poter essere ancora felice.

mercoledì 27 giugno 2018

Il futuro anteriore

E' piuttosto imbarazzante parlare di nostalgia, in questi tempi oscuri. Perchè subito si pensa a una nostalgia storica-politica. NO: questo prezioso librino di Borgna come altre volte analizza un sentimento, un Sentire che nulla ha di politico, revanscista, tradizionalista. Qui siamo nei territori dell'anima inquieta, che cerca di guardarsi dentro, che cerca nel suo passato remoto insabbiato e confuso un senso al futuro, "necessaria rielaborazione di ciò che è stato doloroso nel passato, per ridare dinamismo al presente e al futuro". "La nostalgia ci fa conoscere regioni nascoste e segrete del nostro passato, e, facendoci riconoscere i nostri errori e le nostre défaillances, ci consente di evitarli in futuro". Questo passando per Leopardi, Emily Dickinson, Rilke, Hillesum,Weil, Agostino, Thomas Mann...(amo i libri che fanno riscoprire o far venir voglia di leggere altri libri).
"Non c'è futuro, non ci sono orizzonti aperti alla speranza, che non si nutrano di passato, delle speranze sognate che hanno lasciato qualche traccia di sè nel presente e nel futuro. La nostalgia insomma come matrice di speranza."
Nel passato troveremo, speriamo, le radici del nostro futuro.
Colonna sonora ideale: Nostalgia di David Sylvian.

L'inizio di "Emily"



OK, lo annuncio ufficialmente così mi prendo un impegno con me stesso (e vediamo quando lo concretizzo: per Pavese ci vollero anni).
Lunedì sera ho iniziato il mio prossimo disco, registrando 10 tracce-guida dal fido Berna: musiche mie, parole di (nientemeno) Emily Dickinson. E' un esperimento già tentato (e negli anni molti mi hanno detto molto riuscito) con i Sybil nel 97. E per scaramantica continuità (ventennale) anche questo brano sarà presente nel disco. Stavolta alla voce ci sarà il sottoscritto, con qualche intervento di Francesca Pongiluppi (come già nel disco su Pavese). Agli strumenti invece cercherò di coinvolgere più amici possibile (già convocati diversi).
Niente...ormai la frittata è fatta, nel senso che ho buttato le uova in padella. Spero di riuscire a concretizzare entro Pasqua 2019. I miei tempi (la mia famiglia, il mio lavoro) non mi consentono velocità nè spazi maggiori.
Ma ce la farò.
A presto (sic).

giovedì 21 giugno 2018

Tutto è dentro me



A volte certe canzoni ti tornano in testa senza che le cerchi, senza che le vuoi neanche risentire. Perchè a volte dicono verità dolorose, oppure fanno male, riportano a galla brutti ricordi, o riflessioni sanguinose.
Io, soprattutto in campo musicale-creativo, spesso mi sono sentito dare dell'autistico, del solipsistico, del chiuso, dell'ermetico, del morto.
Questa canzone di 20 anni fa, riafforata oggi, è un pugno nello stomaco, per quanto al rallentatore.

Non esiste alba abbastanza chiara
non esiste notte abbastanza scura
non esiste luce che possa illuminarmi
non esiste sguardo che possa ferirmi
tutto è dentro me
tutto è dentro me...
e non esiste amore abbastanza grande
non esiste giorno abbastanza lungo
non esiste nulla che possa interessarmi
non esiste nulla, no
perché tutto è dentro me
tutto è dentro me
tutto è dentro me...
non esiste cibo che possa sfamarmi
non esiste amore abbastanza grande
ma quando io ti guardo
tutto quanto cambia
quando io ti guardo
il tempo si ferma
tu sei dentro me

lunedì 18 giugno 2018

Fatti, non parole



Non vedrete (nè qui, nè tantomeno su Facebook, dove mi attengo solo a tematiche relative alla mia professione) dei miei post di indignazione sul nuovo governo nè sarcasmi o insulti verso i politici del momento. Penso che non servano a niente, se non forse a perpetuare la propria vetrina virtuale, a farci sentire "migliori", più intelligenti, brillanti, tolleranti e umani. Penso che servano di più i gesti concreti, soprattutto nella quotidianità, non solo negli eventi occasionali. Se non andiamo neanche a votare il meno peggio (tanto sono tutti uguali: hai visto come sono tutti uguali?), se non siamo delle persone perbene (e intendo oneste e civili), se non insegniamo/trasmettiamo certi valori ai nostri figli e alle persone che ci circondano, se non facciamo tutto quello che possiamo per aiutare il prossimo in difficoltà (vedi i miei amici che distribuiscono pasti ai senzatetto, per esempio), se non reagiamo (gentilmente) ai mugugni al bar o sugli autobus, ...beh, allora non dobbiamo lamentarci sui social (che tra l'altro sono stati il terreno della vittoria dei populisti/fascisti), perchè così facendo non abbiamo fatto, nè stiamo facendo, niente di concreto per contrastare l'avanzata di un mondo sempre più cinico e crudele, spietato coi deboli, deferente con ricchi e potenti.
Facebook ci ha dato subdolamente la piacevole illusione di poter dire la nostra, quasi la sensazione di "fare politica". E invece i nostri post sono lacrime nella pioggia, o pisciatine nell'oceano.

Una inquieta passione



Non posso essere imparziale nell'esprimere il mio apprezzamento di questo film: da 20 anni ho una inquieta passione per la figura e le poesie di Emily Dickinson (usate anche per alcune mie canzoni, vedi questo video). Chi non ama o non conosce la Dickinson potrebbe trovare eccessivamente "poetico" il livello dei dialoghi (in cui in effetti spesso si inseriscono delle poesie, come quando culla un bambino con le parole di I am nobody). Il film però si fa apprezzare anche visivamente, eccome.

Sono anni e anni che devo realizzare un disco in cui musico le poesie di Emily Dickinson (come feci con Pavese): ero arrivato a un passo qualche mese fa, poi il mio "solipsismo musicale" (come lo chiama qualcuno, se non "autismo") ha preso il sopravvento. Chissà quando, e come, riuscirò a trovare il tempo e soprattutto la forza per realizzarlo.

venerdì 15 giugno 2018

Resilienza



What holds your hope together
Make sure it's strong enough
When you reach the end of your tether
It's because it wasn't strong enough
I was going to drown
Then I started swimming
I was going down
Then I started winning
Winning - winning
When you're on the bottom
Crawl back to the top
Something pulls you up
And a voice you can't stop
I was going to drown
Then I started swimming
I was going down
Then I started winning
Winning - winning

L'estate che torna



Eh sì, oggi, con questo sole, questo cielo (almeno a Genova), è davvero tornata l'estate. Era ora!