Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
giovedì 31 marzo 2022
Peter Milton Walsh a Genova
lunedì 28 marzo 2022
Tornare bambini? No, grazie
"La verità è come il sangue:
ci permette di vivere,
ma non dovrebbe mai venire alla luce" (pag. 15).
L'ennesimo bellissimo libro di Magrelli.
(Non mi venite a dire che l'infanzia è il periodo più felice della vita: va che faccia che avevo!)
giovedì 24 marzo 2022
lunedì 21 marzo 2022
Nowhere man
Dal 2017 passo dalle 4 alle 5 ore al giorno in treno. Non mi lamento, ma la sensazione di "nowhere man" è inevitabile.
venerdì 18 marzo 2022
Da che parte sto
Nella tragedia della guerra in corso in Ucraina, se proprio devo scegliere "da che parte stare", io sto dalla parte di questo bimbo disperato.
Non mi esprimo su Putin, Zelensky, la Nato, l'Europa, la Cina, il Donbass, no, certe disquisizioni le lascio agli opinionisti da salotto mediatico e social. Dico solo che non vorrei aver visto questa foto, nè vederne altre simili in futuro.
E provare così tanta rabbia, amarezza, impotenza.
domenica 13 marzo 2022
sabato 5 marzo 2022
venerdì 4 marzo 2022
D.O.A - World War 3
mercoledì 2 marzo 2022
A proposito di guerra e pace
"Quando uno sta male, il medico deve uccidere i batteri che ci sono in lui e non uccidere la persona. Quindi il nemico non è l’uomo, ma il vero nemico è la dimenticanza, il non essere presenti qui e ora. Non sappiamo cosa fare e cosa non fare, e questo causa il dolore e la rabbia. Così, la dimenticanza rafforza tutte le energie negative che sono dentro di noi, e, in particolare, l’ignoranza, la mancanza di comprensione e di compassione, la mancanza di responsabilità e di fratellanza.
La maggior parte di noi aspetta che una guerra sia scoppiata prima di mettersi a fare qualche sforzo per fermarla. Molti ignorano che le radici della guerra sono ovunque, anche nel nostro modo di pensare e di vivere.
Noi non siamo capaci di vedere la guerra quando è ancora nascosta. Cominciamo a concentrare l’attenzione su di essa solo quando esplode apertamente e se ne comincia a parlare in giro.
In una guerra non si soffre solo da una parte, ma da entrambe le parti. (...)
In ognuno di noi c’è violenza, c’è conflitto, c’è sofferenza, e praticare la pace è prima di tutto essere consapevoli degli elementi di guerra dentro di noi. E dobbiamo vivere nella vita quotidiana in modo da dare ai semi di pace che abbiamo dentro una possibilità di fiorire, e di rimuovere i semi di guerra che sono dentro di noi, cioè, ascoltare la nostra sofferenza.
Apprendere come abbracciare la nostra sofferenza per trasformarla è davvero fondamentale nella pratica della pace. (...)"
• Thích Nhất Hạnh
https://www.rainews.it/video/2022/01/intervista-minerva-a-thich-nhat-hanh-8bc2714e-7103-49ad-a0ec-6ada8e7ac1b8.html