Oggi sono 17 anni che sono sposato con Luana. 17 anni! Sono qui che penso a cosa ci tiene insieme, dopo tutto questo tempo, a parte i figli. Ho diviso un foglio in due parti, e ho scritto da una parte cosa mi piace di lei, quando mi rendo conto di amarla sempre, e dall'altra parte quello che non mi piace di lei, i suoi difetti. Stessa cosa ha fatto Luana. E mi rendo conto che amare una persona non è solo amarne gli aspetti belli e positivi ma implica imparare ad amarne anche i difetti, gli aspetti antipatici, perdonare, accettare, persino esserci affezionati, a questi lati negativi. Così come amare la vita, viversela bene, implica accettarne i momenti e i risvolti negativi e brutti. Non sto dicendo che le persone e le cose non debbano cambiare o migliorare, e neanche propugno il valore o la bellezza del sacrificio, del fatalismo e del perdono, per carità. Dico che per amare una persona e la vita in genere bisogna accettare che alcune cose non si possono proprio cambiare, anche se non ci piacciono. Farsene una ragione. Insomma, il senso della frase "I love you just the way you are". Credo fosse di Wilde la massima "Gli uomini sposano le donne sperando che non cambino mai, le donne sposano gli uomini sperando che cambino", grande verità, ma atteggiamento-dinamica che produce i disastri di coppia. Le donne cambiano tantissimo, quando diventano madri, e gli uomini, a parte un maggior senso di responsabilità, dentro restano uguali anche da genitori. Sto generalizzando, perchè conosco padri molto materni e madri irresponsabili e assenti, ma ragionando alla grossa è così.
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Mi scuso se le mie riflessioni sono andate a finire nel luogo comune e nella banalità. Io volevo solo scrivere cosa penso, cosa vedo e cosa provo, dopo 17 anni di matrimonio (e due figli).