Cosa ho pensato, fatto, visto, sentito, messaggi nella bottiglia, notizie, curiosità, cose inutili e necessarie, il mio piccolo mondo antico, dal 2005 al 2022. E soprattutto tanta musica, come colonna sonora ma anche come espressione di ciò che non sapevo, non volevo e soprattutto non potevo scrivere. Dal 2023 mi trovate su Facebook (sono un boomer!) come FRANCESCO ZAIO.
lunedì 24 settembre 2012
sabato 22 settembre 2012
venerdì 21 settembre 2012
Voglio bene
Voglio bene a Valerio, come voglio bene al comune amico Gianni Miraglia. Voglio bene al ricordo di una presentazione a Savona con zero partecipanti. Voglio bene a me stesso, che volevo organizzare cose del genere al Libraccio di Savona. Voglio bene al libro di Valerio, che ha commosso più di una persona a cui l'ho regalato o consigliato. Voglio bene, chè a volere male ce n'è fin troppa, di gente e gentaglia. Chissà se un giorno tutto questo bene tornerà indietro, come un venticello di primavera che rinfresca e consola.
giovedì 20 settembre 2012
Roba da Fenomeni
In attesa del long-playing a 33 giri (in stampa in questi giorni) riascoltiamo un filosofico pezzo dei Fenomeni dal microsolco di sette pollici uscito nel 2010. Sono fiero di essere un Fenomeno.
La gente non è mica tanto buona
Sarà la Crisi, sarà che tutto è così difficile da avere e anche da essere, saranno le delusioni e le batoste, personali ed economiche, ma vedo la gente in giro sempre più triste e soprattutto incazzata, cattiva o incattivita. Pochissimi sorrisi, mugugno in loop oppure silenzio nervoso, sguardi nel vuoto, parole di rabbia e atteggiamenti di aggressività. E lo noto in un periodo in cui ho ricevuto tante manifestazioni di empatia e gratificazioni umane e professionali, in un mio momento di difficoltà (però quelli sono amici, quelli che si palesano nelle difficoltà). Tira una brutta aria, e si ha la sensazione di dover stare attenti al prossimo come minaccia, perchè ti vuole o ti sta per fregare, appena gliene concedi l'occasione. Una guerra tra poveri sì, ma di spirito. E hai voglia a leggere libri come l'ultimo della bravissima Michela Marzano: l'esperienza poi ti mortifica, da quello che cerca di passarti davanti in coda a quello che fa "le torte" con le assicurazioni. Più che la bontà e la gentilezza quello che manca (di cui sento e vedo la mancanza io) è l'onestà: morale, sociale, intellettuale, politica, artistica, in qualunque campo. Un valore di altri tempi, un valore che non ci si vuole permettere, perchè ci si espone con sincerità, e la verità fa male, sia a dirla che a sentirsela dire. Abbiamo tutti qualche livido e non abbiamo più voglia nè tempo di prendere altri colpi, così ci incattiviamo e ci barrichiamo. Ma l'aria si fa viziata e poi irrespirabile, se non si aprono porte o almeno finestre.
martedì 18 settembre 2012
Non spiegare
Mi è difficile spiegare. Spiegare non significa giustificare, poi. E ci sono così tante cose ingiuste, persone disoneste e false, molta cattiveria gratuita, il gusto di fregare/superare il prossimo. Fa male spiegare l'esistenza e il succedere di tutto questo. Quindi lasciamo perdere, guardiamo avanti, senza dimenticare (nè perdonare).
PS Cat Power a Milano a dicembre.
sabato 15 settembre 2012
L'ultimo giorno d'estate
Lunedì ricominciano le scuole: domani è l'ultimo giorno d'estate. una estate indimenticabile. E Robert Smith dice tutto, parla per me.
mercoledì 12 settembre 2012
Pensavo fosse amore invece era un calexico
Se anche gli altri brani sono a questa altezza il nuovo disco dei Calexico entrerà nella mia top ten del 2012. E CHE VIDEO! Vengono a Milano a novembre: mi sa che ci vado.
L'estate sta finendo
e questa canzone (per quanto non mi piaccia la voce di Corgan) ne è una delle colonne sonore.
"Never let the summer catch you down
Never let your thoughts run free
Even when their numbers draw you out
Everything I want is free
'Til the end
'Til the end
'Til the end"
Dopo il fulmine
"Fu come se il pavimento mi franasse sotto ai piedi, colpito da un fulmine. E dopo il fulmine, cominciai ad aggirarmi fra le macerie della mia vita, cercando di rimetterle almeno in ordine, fare un po’ di pulizia, buttare quello che non serve più o non è mai servito (anzi ha fatto danni), per poi guardarmi intorno, ora che i muri erano franati.
E intorno a questa costruzione, queste macerie, cosa c’era? E cosa c’era stato, in tutti quegli anni? Cosa mi ero perso, cosa non avevo visto, cosa non avevo pensato ci fosse?" (cit.)
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