"Fu come se il pavimento mi franasse sotto ai piedi, colpito da un fulmine. E dopo il fulmine, cominciai ad aggirarmi fra le macerie della mia vita, cercando di rimetterle almeno in ordine, fare un po’ di pulizia, buttare quello che non serve più o non è mai servito (anzi ha fatto danni), per poi guardarmi intorno, ora che i muri erano franati.
E intorno a questa costruzione, queste macerie, cosa c’era? E cosa c’era stato, in tutti quegli anni? Cosa mi ero perso, cosa non avevo visto, cosa non avevo pensato ci fosse?" (cit.)
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